Nodo della Scoffera

Nella mappa interattiva sono mostrati solamente cime e itinerari descritti nel sito. Cliccando sulle tracce dei sentieri si può visualizzare il link alla relazione dell’itinerario.

Si tratta di un gruppo montuoso vasto e articolato, figlio di un’orografia parecchio complicata, tuttavia ben individuato. Comprende tutte le montagne che circondano la Val Bisagno e la Val Fontanabuona, più il lungo spartiacque tra Trébbia e Àveto, esteso sul versante padano. Si divide abbastanza nettamente in tre piccoli sottogruppi, noti come “Monti di Genova”, “Catena Costiera” e “Nodo di Barbagelata”.
Con il nome “Monti di Genova” viene indicata quella parte di Appennino Ligure che si appoggia allo spartiacque principale tra il Passo dei Giovi ed il Passo della Scoffera. In realtà la denominazione è un po’ impropria, in quanto anche gran parte del massiccio della Scaggia, il versante orientale del Massiccio del Béigua e la porzione occidentale della Catena Costiera ricadono all’interno del comune di Genova. In questo sottogruppo, ad un settore occidentale poco elevato e dalla morfologia collinare, si contrappone un settore orientale impervio ed appartato, intagliato nella Formazione di Monte Àntola. Nonostante la vicinanza della città, questa zona si presenta piuttosto selvaggia. Entrando nella sperduta Val Canate, o anche nelle parti più nascoste della Val Noci, non si direbbe di essere ad un passo da Genova.
Tra i boschi foltissimi e i versanti a picco si nascondono numerosissime frazioni ormai abbandonate, che testimoniano quanto l’Appennino Ligure fosse popolato in passato. È incredibile vedere come ogni minimo pianoro o dosso che interrompe l’acclività della montagna potesse diventare luogo per abitare. Basti pensare a paesi letteralmente “appesi” come Canate e Caiasca, o i numerosi gruppi di case intorno alla cima del Monte Bano. Una certa importanza è rivestita dal lungo contrafforte secondario che divide la Val Bisagno dalla Val Polcévera, e gravita intorno alla cima piramidale del Monte Diamante. Su questi monti erbosi si trova un grande complesso di fortificazioni edificate tra il 1700 e il 1800 a difesa della città di Genova.
​La Catena Costiera è costituita dal contrafforte tra le valli Bisagno e Fontanabuona e dal costolone che, correndo parallelo alla costa tra Genova e Chiavari, le separa dal Mar Ligure. Si tratta di una vera e propria muraglia, alta tra i 700 e i 900 metri e direttamente incombente sul mare. Vista la notevole vicinanza tra il mare e i crinali montuosi, il versante marittimo della catena si presenta uniformemente ripido e selvaggio, e la costa è quasi sempre rocciosa, a piccole falesie.
Solo le insenature agli sbocchi delle piccole vallette dei torrenti hanno permesso all’uomo di insediarsi. In queste baie sono nati i noti borghi marinari di Nervi, Bogliasco, Sori, Recco, Camogli, Rapallo, Santa Margherita, Zoagli e, non ultimo, Portofino. Le parti più basse dei versanti sono state a fatica “addomesticate” con la costruzione di angusti terrazzamenti, ancora utilizzati, in genere ad uliveti, mentre più in alto si passa prima alle boscaglie di castagno e leccio, poi agli arbusteti e alle praterie di crinale.
Anche questo settore è completamente intagliato nei calcari marnosi di Monte Àntola. Fa eccezione il noto Promontorio di Portofino, forse il luogo più caratteristico di questo tratto di riviera ligure. Qui un cospicuo affioramento di conglomerati, rocce molto più resistenti dei calcari marnosi, ha protetto dall’erosione marina i terreni calcarei retrostanti, favorendo così la formazione del promontorio. L’intero promontorio, e l’area marina circostante, è inclusa nel Parco Naturale Regionale di Portofino che, istituito nel 1935, è l’area protetta più antica della Liguria. Viste le quote modeste e la vicinanza al mare, queste montagne sono ottime da percorrere durante le limpidissime giornate invernali.
Terzo e ultimo sottogruppo è il Nodo di Barbagelata, costituito dallo spartiacque tra i passi della Scoffera e della Forcella e dal costolone che divide la Val Trébbia dalla Val d’Àveto. La parte appoggiata sullo spartiacque è decisamente dominata da due colossi arenacei: il Monte Càucaso e il Monte Ramaceto. Si tratta di due montagne gigantesche e maestose, caratterizzate da una netta asimmetria dei versanti: il lato padano, che segue le superfici di strato, è dolce e coperto da bellissime faggete, mentre il lato marittimo, che taglia perpendicolarmente gli strati rocciosi, si presenta ripidissimo, roccioso e arido. Questa parte del massiccio, attraversata dall’Alta Via dei Monti Liguri e in parte inserita nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto, è molto frequentata in tutte le stagioni.
Il lungo contrafforte che si dirama sul lato padano è un mondo a sé stante. Subito a nord rispetto al Valico di Fregarolo, la catena viene movimentata da un cospicuo affioramento di rocce ofiolitiche, per lo più peridotiti e basalti. Queste rocce, dure e resistenti all’erosione, formano una bella serie di cime abbastanza elevate, che anticipano già le caratteristiche del vicino Gruppo del Monte Maggiorasca. I paesaggi sono generalmente meno grandiosi ma suggestivi. Aspre pareti rocciose, ardite creste e torrioni emergono da vaste faggete, tra cui si nascondono piccole zone umide. Essendo compresa tra due gruppi montuosi ben più noti e generalmente più elevati (Maggiorasca e Ántola), questa regione è poco frequentata, e offre lunghe camminate in ambiente solitario e selvaggio.

Scheda tecnica

Limiti geografici: Passo dei Giovi, Rio Brigneo, Fiume Scrivia, Torrente Laccio, Buffalora, Fiume Trebbia, Torrente Áveto, Passo della Forcella, Torrente Sturla, Fiume Entella, Mar Ligure, Torrente Polcévera, Torrente Riccò.
Catena montuosa di appartenenza: Appennino Ligure (Appennino).
Vetta più elevata: Monte Oramara (1522 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 830 kmq.

Vette principali

Galleria

Elenco completo degli itinerari

  1. Santuario della Vittoria – Monte Vittoria (T)
  2. Crocetta d’Orero – Piano delle Barche – Monte Vittoria (T/E)
  3. Crocetta d’Orero – Casale di Sella – Monte Carossino (E)
  4. Colle di Creto – Monte Alpe – Monte Carossino (E)
  5. Valico di Trensasco – Monte Alpe – Monte Carossino (E)
  6. Acquedotto Seicentesco della Val Geirato (E)
  7. Via Geirato – Prato Casarile – Cascate del Torrente Geirato – Cartagenova – Via Geirato (T/E)
  8. Molassana – Croce di San Siro – Colle di Creto – Castello di Pino – Molassana (anello AQ2) (E)
  9. Valico di Trensasco – Forte Diamante (E)
  10. San Gottardo – Monte Bastia – Valico di Trensasco – Forte Diamante – San Gottardo (Anello AQ1) (E)
  11. Preli – Colle del Diamante – Forte Diamante (E)
  12. Righi – Forte Puin – Forte Diamante (T/E)
  13. San Teodoro – Granarolo – Forte Begato – Forte Tenaglia – San Teodoro (E)
  14. Sampierdarena – Madonna del Garbo – Forte Diamante (E)
  15. Begato – Forte Fratello Minore – Forte Diamante – Forte Sperone – Forte Begato – Begato (E)
  16. Bolzaneto – Colle del Diamante – Forte Diamante (E/EE)
  17. Colle di Creto – Gola di Sisa – Monte Alpesisa (T/E)
  18. Lago di Val Noci – Gola di Sisa – Monte Alpesisa (E)
  19. Prato – San Martino di Struppa – Monte Alpesisa – Gola di Sisa – Prato (E)
  20. Prato – San Martino di Struppa – Canate – Monte Lago – Monte Alpesisa (E)
  21. Cavassolo – Canate – Monte Lago (Sentiero dei Mille Scalini) (E)
  22. Prato – Capenardo – Monte Candelozzo (E)
  23. Passo della Scoffera – Passo del Fuoco – Monte Candelozzo (E)
  24. Caiasca – Monte Bano (E)
  25. Montoggio – Monte Bano – Case Teitin – Montoggio (E)
  26. Capenardo – Campoveneroso – Case Teitin – Monte Bano (E/EE)
  27. Sottocolle – Colletta di Boasi – Croce di Bragalla (EE)
  28. Sant’Alberto – Croce di Bragalla (E)
  29. Marassi – Torre di Quezzi – Forte Ratti (E)
  30. Sturla – Forte Richelieu – Forte Ratti (E)
  31. Bàvari – Forte Ratti (T/E)
  32. Bàvari – Monte Proi – Monte Fasce (E)
  33. Apparizione – Monte Borriga – Monte Fasce (E)
  34. Quinto al Mare – Monte Moro – Monte Fasce (E)
  35. Nervi – Lago delle Oche – Laghetti del Rio Garega (E o EE, a seconda di dove si arriva)
  36. Sant’Ilario – Santa Maria Maddalena – Rio di Nervi (T o EE, a seconda di dove si arriva)
  37. Nervi – Passo la Crocetta – Monte Cordona (E)
  38. Bogliasco – San Bernardo – ex Osteria del Becco – Monte Bado (E)
  39. Sori – Monte di Santa Croce – San Bernardo – Sori (E)
  40. Teriasca – Cian da Cola – Monte Possuolo – Bocchin di Levà – Teriasca (E)
  41. Lago – Cànepa – ex Osteria del Becco – Monte dell’Uccellatore (E)
  42. Ex Osteria del Becco – Monte Bado – Croce dei Fo – ex Osteria del Becco (E)
  43. La Presa – Viganego – Colle Speranza – Croce dei Fo (E)
  44. La Presa – Viganego – Terrusso – Cisiano – Monte Cordona (E)
  45. Cisiano – Colle Speranza – Croce dei Fo (E)
  46. Sant’Alberto – Croce dei Fo – Colle Speranza – Sant’Alberto (E/EE)
  47. Sori – Sant’Uberto – Case Córnua (E)
  48. Colle Caprile – Passo Spinarola – Passo della Serra – Manico del Lume (EE)
  49. Recco – Passo del Gallo – Passo della Serra – Manico del Lume (EE)
  50. Ruta – Piani di Cruen – Monte Orsena (E)
  51. Santa Maria del Campo – Monte Orsena (E)
  52. Sant’Andrea di Foggia – Chignero – Manico del Lume (EE)
  53. Passo della Crocetta – Monte Pegge – Manico del Lume (E)
  54. Rapallo – Cerisola – Monte Pegge (E)
  55. Rapallo – Santuario di Montallegro (T)
  56. Zoagli – Sant’Ambrogio – Semorile – Rovereto – Zoagli (Anello dei Cinque Campanili) (T/E)
  57. Ruta – Gaixella – Pietre Strette – Portofino (T)
  58. Ruta – Gaixella – Monte di Portofino – Sella Toca – Ruta (E)
  59. Camogli – San Rocco di Camogli – Punta Chiappa (T)
  60. Camogli – San Rocco di Camogli – Gaixella – Pietre Strette – San Fruttuoso (T/E)
  61. Camogli – San Rocco di Camogli – Sella Toca – Semaforo Nuovo (E)
  62. Camogli – San Rocco di Camogli – le Batterie – Passo del Bacio – San Fruttuoso (EE) 
  63. San Rocco di Camogli – Batterie – Semaforo Nuovo – Monte di Portofino – San Rocco di Camogli (EE) ​
  64. San Rocco di Camogli – Pietre Strette – Via dei Tubi – San Rocco di Camogli (EE) 
  65. Santa Margherita Ligure – Pietre Strette – San Fruttuoso (E)
  66. Santa Margherita Ligure – Cappella delle Gave – Paraggi – Portofino (T)
  67. Paraggi – Valle dell’Acqua Viva – Mulino del Gassetta – Cappelletta delle Gave – Paraggi (E)
  68. Portofino – Base O – San Fruttuoso (E) 
  69. Portofino – Vitrale (EE)
  70. Portofino – Punta del Giasso (E)
  71. Portofino – Cala degli Inglesi (EE)
  72. Sottocolle – Colletta di Boasi – Colla dei Rossi – Monte Lavagnola (E)
  73. Torriglia – Cappelletta della Costa – Monte Lavagnola (T/E)
  74. Passo del Portello – Friciallo – Raspighè – Passo del Portello (T/E)
  75. Passo del Portello – Monte Lavagnola (T/E)
  76. Barbagelata – Cappella di Cardenosa – Monte Laghicciola – Passo di Fregarolo (E)
  77. Priosa – Salto – Lago della Nava – Monte Cóllere – Priosa (E)
  78. Passo di Fregarolo – Passo del Fante – Passo di Értola – Montarlone (E)
  79. Brignole – Passo del Fante – Monte Castello del Fante (EE)
  80. Fontanigorda – Monte Castello del Fante – Passo del Fante – Fontanigorda (EE)
  81. Fontanigorda – Monte Gifarco – Rocca Bruna – Passo di Ésola – Fontanigorda (E)
  82. Canfernasca – Passo di Vallersone – Montarlone (E)
  83. Értola – Lovari – Passo Prato di Foppiano – Montarlone – Passo di Értola – Értola (E)
  84. Vicosoprano – Bocca della Selva – Monte Oramara (T/E)
  85. Cónnio delle Cascine – Monte Oramara (E)
  86. Cerignale – Selvarezza – Monte delle Tane – Oneto – Cerignale (E)
  87. Barbagelata – Passo del Gabba – Monte Cáucaso (T)
  88. Neirone – Case Faggio Rotondo – Monte Cáucaso (E)
  89. Passo della Scoglina – Sorgenti dell’Áveto – Monte Cáucaso – Passo della Scoglina (E)
  90. Pian dei Ratti – Soglio – Costa di Soglio – Passo del Dente – Cappelletta del Ramaceto (E)
  91. Passo di Romaggi – Passo del Dente – Cappelletta del Ramaceto (E)
  92. Villagrande (Cichero) – Passo del Dente – Monte Ramaceto – Villagrande (Cichero) (E) 
  93. Vignolo (Mezzánego) – Monte Cucco – Monte Ramaceto – Cappelletta del Ramaceto (E/EE)

Curiosità e altri siti d’interesse

  1. Monastero di Valle Christi