Sant’Alberto – Croce dei Fo – Colle Speranza – Sant’Alberto

Caratteristiche

Difficoltà: E/EE la salita, E la discesa
Dislivello in salita: 300 m circa
Tempo: 1.30 – 2 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Dicembre 2014

Itinerario molto breve ma suggestivo: all’andata si segue fedelmente la cresta nord della Croce dei Fo, ripida e impervia; al ritorno invece si segue un percorso segnalato piuttosto comodo, lungo un’antica mulattiera al limitare del bosco.

Accesso

a) Si esce al casello autostradale di Genova Est e si risale la Val Bisagno lungo la SS45 fino al paese di Bargagli, da cui si imbocca a destra la ripida diramazione per Sant’Alberto.
b) Usciti dall’autostrada a Recco, si gira a sinistra per Avegno e Uscio, si scavalca il Colle Caprile e si scende in Val Fontanabuona. Si va a sinistra in direzione di Genova e si giunge a Ferriere; qui si trascura la superstrada per Genova e, subito dopo, si svolta a sinistra salendo a Sant’Alberto.
c) Dal casello autostradale di Chiavari o di Lavagna si sale a Carasco, da cui si prosegue rimontando tutta la Val Fontanabuona fino a Ferriere. Si trascura la superstrada per Genova e, subito dopo, si svolta a sinistra salendo a Sant’Alberto (o Sant’Oberto; 677 m).

La piccola frazione si trova su un’ampia sella dello spartiacque tra la Val Bisagno e la Val Fontanabuona, che divide il massiccio rilievo della Croce dei Fo dall’isolata Croce di Bragalla.

Salita

Dal punto di valico della strada provinciale si imbocca una mulattiera segnalata con un triangolo rosso pieno, che sale verso sud incassata tra muretti a secco. In breve si raggiunge un bivio, presso un cartello che indica i periodi delle battute di caccia al cinghiale; si abbandona il sentiero segnalato e si prende a sinistra una diramazione non segnalata che costeggia una recinzione e in breve si porta sul contrafforte settentrionale della Croce dei Fo, dove si perde. Si segue quindi il costolone, prima ripido e boscoso, poi più aperto, intervallato da piccole balze rocciose. Più in alto la cresta si fa più ampia e panoramica; seguendo un sentierino poco marcato la si rimonta alternando rampe molto ripide a tratti dolci, poi si aggira sulla destra un cocuzzolo e, con un’ultima salita, si raggiunge la vetta della Croce dei Fo (973 m; 0.50 – 1.15 ore da Sant’Alberto).

Discesa

Si scende lungo la cresta opposta, in direzione sud, superando un tratto ripido e giungendo ad un intaglio (località ‘e Scagge; 877 m) dove si trova un crocevia. Si piega a destra (segnavia: tre pallini rossi) lungo un comodo sentiero che taglia quasi in piano in direzione nord. Costeggiando un muretto a secco, si raggiunge l’ampia sella del Pian della Speranza (840 m), che divide la Croce dei Fo dal Monte di Traso. Si trascura la diramazione a sinistra per Vigànego e la Presa e si continua dritti, seguendo il segnavia “triangolo rosso pieno”. L’antica mulattiera taglia in dolce discesa verso nord, entrando gradualmente nel bosco e passando accanto ad una serie di ruderi (i Casoni). Piegando leggermente a destra si ritorna al bivio incontrato all’inizio del percorso, e da lì in breve a Sant’Alberto.

Le frazioni di Bargagli viste dalla cresta nord della Croce dei Fo
Le frazioni di Bargagli viste dalla cresta nord della Croce dei Fo (29 dicembre 2014)
Panorama dalla Croce dei Fo, con il Monte Fasce, il mare e le Alpi innevate sullo sfondo
Panorama dalla Croce dei Fo, con il Monte Fasce, il mare e le Alpi innevate sullo sfondo (29 dicembre 2014)
La mulattiera del ritorno, verso il Colle Speranza
La mulattiera del ritorno, verso il Colle Speranza (26 agosto 2018)

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