Brignole – Passo del Fante – Monte Castello del Fante

Caratteristiche

Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 650 m circa
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2011

È un itinerario non molto lungo che risale la valle formata dal Rio Libbietto. Arrivati al Passo del Fante si risale una cresta fino in vetta, che presenta però alcuni passaggi su roccia aerei. Bisogna prestare attenzione ai segnavia a volte poco evidenti.

Accesso

a) Da Genova si raggiunge la val Fontanabuona. Giunti a Monleone si sale a sinistra a Favale di Malvaro e al Passo della Scoglina, da dove si scende in val d’Àveto fino a Molini, da cui si sale a sinistra per Brignole.
b) Da Chiavari si sale a Borzonasca e al Passo della Forcella, poi si scende il val d’Àveto superando Parazzuolo e andando verso Rezzoaglio. Giunti a Molini si sale a sinistra per Brignole.
c) Da Piacenza si va a Bobbio e si continua per Marsaglia, da dove si sale in val d’Àveto fino a Rezzoaglio. Si continua raggiungendo Molini e girando a destra per Brignole (749 m).

Brignole è un piccolo paese posto poco sopra il fondovalle dell’Àveto. È formato da un gruppo di case addossate su un crinale boscoso sovrastato dalla piccola chiesa.

Itinerario

Si segue il segnavia punto e linea gialli. Dal piazzale davanti alla chiesa di Brignole si imbocca la stradina più a destra, che in seguito piega a sinistra e diventa sterrata. Si esce dal paese e si entra in un castagneto, dove i segnavia scompaiono temporaneamente, per poi riprendere nei pressi di uno spiazzo con case abbandonate. Si prosegue in piano e a quota 1060 circa ci si porta accanto al Rio Libbieto, dove si lascia la sterrata per girare a sinistra lungo un sentiero che costeggia il corso d’acqua. Si prosegue sul sentiero che attraversa tre volte il Rio Libbieto, poi se ne allontana salendo sul versante nord della valletta.
Si scavalca un contrafforte, si supera un manufatto in pietra e si raggiunge la Fontana dei Preti (1135 m), posta sul fondo di una valletta. Si attraversa un affluente del Rio Libbieto, poi si procede in leggera salita avvicinandosi pian piano al corso d’acqua, che poi viene attraversato due volte. Il sentiero prosegue poi in una delle due vallette secondarie che formano il Rio Libbieto (quella di destra rispetto al senso di marcia) e si attraversa il ruscelletto sul fondo per tre volte, per poi piegare a sinistra e salire decisamente. Si raggiunge un ripiano e si piega a destra andando a raggiungere una cresta poco marcata. La si segue in dolce salita fino a sbucare sulla radura erbosa del Passo del Fante (1259 m).

Si tratta di una marcata e ampia insellatura che si apre tra i rocciosi Monte Gifarco e Monte Castello del Fante.

Sul passo si trova un crocevia. Si va a sinistra sul sentiero principale (segnavia: cerchio giallo pieno) che entra nel bosco iniziando a salire. Dopo una rampa abbastanza ripida si trova un bivio poco evidente, dove il segnavia punto e linea gialli si stacca a destra su un sentierino poco marcato, che sale in diagonale. Si traversa con lunghi tratti in piano tra boschetti e radure sul sentierino che ogni tanto tende a perdersi (prestare molta attenzione ai segnavia, vecchi e sbiaditi), poi si inizia a salire su una costola boscosa. Usciti dal bosco si prosegue sempre in cresta, superando vari saltini rocciosi; poco dopo la cresta si spiana ma si fa più aerea e leggermente esposta. Superato un ultimo gradino roccioso si raggiunge l’arrugginita croce di vetta del Monte Castello del Fante (o Monte Ripa; 1391 m).

Il Castello del Fante visto dal Passo del Fante
Il Castello del Fante visto dal Passo del Fante (8 agosto 2011)
La malandata croce di vetta
La malandata croce di vetta (8 agosto 2011)
Panorama verso nord dalla vetta
Panorama verso nord dalla vetta (13 settembre 2019)

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