Ruta – Gaixella – Pietre Strette – Portofino

Caratteristiche

Difficoltà: T
Dislivello in salita: 210 m circa
Dislivello in discesa: 470 m circa
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2023

Seguendo un’ampia e comoda mulattiera si percorre l’antica via che collegava il valico della Ruta al borgo marinaro di Portofino, immersi in folti boschi che di tanto in tanto si aprono a bei panorami sul mare.

Accesso

a) In treno fino alla stazione ferroviaria di Recco, quindi con la corriera (www.atpesercizio.it) fino a Ruta. La corriera può essere presa anche dalla stazione di Santa Margherita Ligure-Portofino.
b) Si esce dall’autostrada a Recco e si gira a destra entrando nell’abitato. Si svolta a sinistra seguendo la via Aurelia in direzione di Rapallo e si sale al valico di Ruta.
c) Usciti dall’autostrada a Rapallo, si svolta a destra salendo a San Martino di Noceto e alla Chiesa Millenaria di Ruta. Con una breve discesa si raggiunge la via Aurelia subito a ovest rispetto alla galleria di valico di Ruta (256 m).

Il paese di Ruta, frazione di Camogli, si trova adagiato nell’ampia sella tra il Monte di Portofino e il Monte Ésoli, in splendida posizione panoramica. Il toponimo ha il significato di “strada”, e indica l’importanza del valico come luogo di passaggio e collegamento tra il Golfo Paradiso e il Golfo del Tigullio.

Itinerario

Il percorso è indicato dal segnavia “quadrato rosso pieno”. Dalla fermata della corriera, sul lato occidentale della galleria di valico di Ruta, s’imbocca la scalinata che sale alla sovrastante chiesa parrocchiale. Si confluisce in una stradina (via Romana), che si segue brevemente verso destra, poi si svolta ancora a destra lungo un viottolo scalinato che sale verso sud. Si esce dal paese e si prosegue lungo una comoda mulattiera, che rimonta un ampio costone boscoso.
Aggirato il dosso boscoso detto Monte di Ruta, la mulattiera transita nei pressi dell’albergo di Portofino Vetta (421 m), poi sorpassa due giganteschi ripetitori e si dirige verso il vicino crocevia di Gaixella (o Sella Donzina; 408 m). Trascurando il segnavia “cerchio rosso vuoto“, che scende a destra verso San Rocco di Camogli, si giunge in breve ad un trivio, dove si ignorano i “tre pallini rossi” per il Monte di Portofino e il “punto e linea rossi” per la Sella Toca. Lo stradello principale piega a sinistra e percorre il versante nord-est del monte in lievissima salita, fino al valico delle Pietre Strette (464 m).

Importantissimo valico tra i due versanti del Monte di Portofino, crocevia di numerosissime mulattiere. Il nome del valico deriva dalla sua conformazione: è costituito da uno stretto passaggio tra grossi massi di conglomerato affioranti nel fitto bosco. Sul valico si trovano tavoli, panche e una fontanella.

Si continua lungo la mulattiera principale, che giunge in breve ad un bivio in corrispondenza di una piccola area picnic (località Castelluccio).

Deviazione: Sentiero dei Conglomerati e Monte delle Bocche. Si segue la stradina in direzione di Portofino fino ad un’area picnic. Qui si trova un trivio: si imbocca il Sentiero dei Conglomerati, che prosegue lungo il crinale contornando alcuni caratteristici torrioni di conglomerato. Alcuni pannelli esplicativi illustrano le caratteristiche geologiche che si possono osservare sugli affioramenti. Il sentiero termina ai piedi del tozzo torrione che costituisce la cima del Monte delle Bocche (506 m); una breve salita facilitata da ringhiere e gradini porta sulla piatta cima, che offre un bel panorama sul Golfo del Tigullio e sull’Appennino Ligure (10-15 minuti dalle Pietre Strette).

Trascurando il Sentiero dei Conglomerati e il sentiero che scende verso la Base O e si va a sinistra, tagliando in lieve discesa il ripidissimo e boscoso versante nord del Monte delle Bocche. Oltrepassato un punto panoramico su Santa Margherita Ligure, si giunge al valico delle Bocche (o Bocche di San Lorenzo; 447 m), che dà accesso al lato marittimo del promontorio. Si taglia il versante meridionale del Monte Pollone, scendendo fino alla località Crocetta (365 m), dove si incrocia il sentiero che collega Nozárego a San Fruttuoso. La stradina prosegue in discesa, mentre il bosco lascia spazio ai primi scorci rurali. Fiancheggiando muretti a secco, si giunge in una zona di villette isolate e uliveti (località Olmi).

Sulla sinistra due diramazioni, la seconda delle quali segnalata da una croce rossa, portano in pochi minuti al Mulino del Gassetta, ex-mulino riadattato a bar-ristorante.

Percorrendo un panoramico costone si giunge ad un bivio (località Costa della Pineta; quota 224).

Andando dritti per pochi metri ci si allaccia al sentiero segnalato con due pallini rossi, che percorre tutta la costa da Portofino a Camogli.

Si gira a sinistra e ci si abbassa con vari tornanti in una valletta, quindi si gira a destra e si scende in diagonale fino alla Cappella di San Sebastiano (164 m). Si piega a sinistra e poi a destra, quindi si taglia in orizzontale con bella vista sulla baia di Paraggi; trascurata una stradina asfaltata che si allontana sulla sinistra, si gira a destra e si scende con altri tornanti, giungendo in breve all’ormai vicino borgo di Portofino.

Uno degli edifici di Portofino Vetta
Uno degli edifici di Portofino Vetta (10 dicembre 2024)
Torrioni di conglomerato nei pressi delle Pietre Strette
Torrioni di conglomerato nei pressi delle Pietre Strette (10 dicembre 2024)
Panorama verso nord dal Monte delle Bocche
Panorama verso nord dal Monte delle Bocche (10 dicembre 2024)
La cappella di San Sebastiano
La cappella di San Sebastiano (15 maggio 2016)
Panorama sulla baietta di Paraggi
Panorama sulla baietta di Paraggi (15 maggio 2016)
Le case di Portofino
Le case di Portofino (15 maggio 2016)

Escursioni sul Promontorio di Portofino
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