Teriasca – Cian da Cola – Monte Possuolo – Bocchin di Levà – Teriasca

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 520 m circa
Tempo: 2.20 – 2.50 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Maggio 2021

Si tratta di un percorso molto breve, effettuabile in mezza giornata. Seguendo antiche mulattiere ancora ben conservate, dal paese di Teriasca si sale attraverso fasce terrazzate abbandonate, ormai invase dalla boscaglia, incontrando numerosi casoni. Meta dell’escursione è il panoramico crinale del Monte Possuolo, che nella stagione primaverile si colora di bellissime fioriture.

Accesso

a) In treno fino alla stazione ferroviaria di Sori, poi con la corriera (www.atpesercizio.it) fino a Teriasca.
b) In automobile, si esce al casello di Recco dell’autostrada Genova-Livorno, si gira a destra entrando in paese e si svolta ancora a destra imboccando la via Aurelia verso Genova. Giunti a Sori, si piega a sinistra scendendo nel centro abitato, dove si gira ancora a sinistra per imboccare la rotabile che sale a Teriasca (292 m).

Teriasca, frazione di Sori, è ben visibile percorrendo l’autostrada tra Recco e Genova Nervi, appena passato il grande viadotto sul Torrente Sori. Nonostante sia vicinissimo a Sori e al mare, il paese si trova in un luogo alpestre e appartato: è appeso ad un ripido versante alla testata del vallone del Rio di Cortino, ed è sovrastato dall’imponente versante sud del Monte Possuolo (noto localmente come “l’Alpe”). Il paese è dominato dalla chiesa parrocchiale di San Lorenzo, edificata tra il 1654 e il 1657 e poi ampliata nel XIX secolo.

Itinerario

Dal piazzale dove termina la strada asfaltata, s’imbocca una rampa scalinata che porta alla sovrastante chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Si contorna la chiesa a valle e, giunti sul piazzale dal lato opposto, si prende a destra via al Cimitero di Teriasca, un viottolo che sale in diagonale. Dopo poche decine di metri si abbandona la via principale per girare ancora a destra lungo una mulattiera che sale più ripida; superate le ultime case, si entra nel bosco e si giunge ad un bivio (quota 336) dove si va a sinistra. La bella mulattiera acciottolata taglia in dolce salita nel bosco, incontrando i ruderi di alcuni casoni in pietra e superando due piccoli ruscelli.
La salita si fa poi più decisa; superato un altro gruppetto di casoni, si lascia a destra una diramazione e si guada un rio nei pressi di una presa d’acqua. Poco più avanti, nei pressi di un rudere, si svolta a destra lungo un sentiero scalinato in ripida salita. Dopo un tratto in diagonale nella boscaglia, il sentierino s’inerpica con numerosi tornanti tra erba e arbusti e guadagna il valico di Cian da Cola (563 m), sullo spartiacque tra i valloni di Sori e di Bogliasco.

Il valico è un importante crocevia di sentieri e mulattiere. Girando a sinistra, si può risalire il crinale che in pochi guida all’aerea vetta del Monte Castelletti (605 m), sormontata da una piccola croce.
Voltandosi verso monte, si notano gli imbocchi di quattro sentieri. Sulla sinistra la mulattiera segnalata con due quadrati rossi pieni guida al Bocchin di Possuolo (739 m), dove transita la “strada panoramica” del Monte Fasce. Sulla destra si staccano: il sentiero segnalato con un punto ed una linea rossi, che taglia il versante meridionale del Monte Possuolo guidando al Bocchin di Levà; una bella mulattiera recentemente ripristinata con indicazioni per Teriasca, che permette di chiudere velocemente l’anello raccordandosi al percorso di discesa. Al centro prosegue il sentiero per il Monte Possuolo descritto di seguito.

Trascurando i sentieri segnalati, si sale dritti per tracce evidenti sul contrafforte sud del Monte Possuolo. La salita, a tratti assai ripida, porta direttamente sulla spalla occidentale della montagna (775 m), sormontata da un’antenna con anemometro. Girando a destra si raggiunge in breve la sommità del Monte Possuolo (791 m; 1.15 – 1.30 ore da Teriasca).

Si scende lungo la cresta verso nord-est, si contorna una piccola anticima sul versante settentrionale e si giunge al Bocchin di Levà (754 m), posto tra il Monte Possuolo e il Monte dell’Uccellatore. Qui si gira a destra di quasi 180 gradi, si scende per un lastrone roccioso inclinato e s’imbocca un sentiero segnalato da un punto e una linea rossi. Il sentiero taglia scende in diagonale fino ad un costone percorso da un metanodotto (quota 640 circa). Qui si abbandonano i segnavia, che ritornano al Cian da Cola, e si piega a sinistra seguendo il metanodotto.
Dopo alcune rampe ripide, si percorre un tratto quasi pianeggiante e s’incontra un bivio indicato da cartelli in legno. Si scende a destra entrando nel bosco, lungo una bella mulattiera fiancheggiata da muretti a secco. Con un breve tratto scalinato si confluisce in un’altra mulattiera più importante, proveniente dal paese di Levà; la si segue verso destra tra boschetti e radure, prima in piano, poi in discesa lungo un crinale. Dopo alcune centinaia di metri si giunge al Passo Croce (468 m), dove si abbandona la traccia principale per svoltare bruscamente a destra (indicazioni), su un viottolo che taglia nel bosco con brevi saliscendi, incontrando altri casoni in rovina.
Si riprende a scendere, superando un cancelletto ed una casa in pietra, quindi si giunge ad un bivio dove si gira a sinistra. La mulattiera acciottolata effettua un lungo tornante, poi, lasciata a destra una diramazione assai rovinata, riporta al bivio di quota 336 già incontrato all’andata. Da qui, girando a sinistra, si ritorna in breve a Teriasca (1.10-1.20 ore dal Monte Possuolo).

La chiesa di Teriasca
La chiesa di Teriasca (8 maggio 2021)
Rudere lungo il sentiero di salita
Rudere lungo il sentiero di salita (8 maggio 2021)
Vista sul mare salendo al Monte Possuolo
Vista sul mare salendo al Monte Possuolo (8 maggio 2021)
Scendendo verso il Bocchin di Levà; sullo sfondo Croce dei Fo, Monte Bado e Monte Becco
Scendendo verso il Bocchin di Levà; sullo sfondo Croce dei Fo, Monte Bado e Monte Becco (8 maggio 2021)

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