Vicosoprano – Bocca della Selva – Monte Oramara

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 431 m
Tempo: 1.30 – 1.45 ore
Ultima ricognizione: Marzo 2017

Si tratta dell’itinerario più breve e semplice per salire alla vetta del Monte Oramara; nonostante questo non è dotato di segnavia proprio. Per salire alla Bocca di Selva ci sono due possibilità: seguire un’antica mulattiera con percorso diretto, oppure percorrere la più recente strada sterrata, con un giro più lungo che passa nei pressi di alcuni laghetti naturali.

Accesso

a) Da Genova o da Chiavari ci si porta in Val d’Áveto, e la si percorre in discesa superando Rezzoaglio. Dopo avere lasciato a destra le diramazioni per Santo Stefano d’Áveto e Pievetta, si trova sulla sinistra la strada che attraversa l’Áveto, poi sale ad Alpepiana, Vicomezzano e Vicosoprano.
b) Da Piacenza si sale a Bobbio e si prosegue fino a Marsaglia, da cui si imbocca a sinistra la strada che percorre l’impervia gola del Torrente Áveto. Si sorpassa il lago artificiale di Boschi e si continua ancora fino a trovare a destra la deviazione per Vicosoprano. Si parcheggia subito a monte del paese, dove la strada supera un piccolo contrafforte (fontanella del Corpo Forestale dello Stato; 1091 m).

Itinerario

Subito prima del contrafforte, sul lato monte della provinciale, si diparte una stradina secondaria, che sale dolcemente verso nord-ovest, costeggiando dall’alto il paese. Giunti presso un torrentello si notano alcuni cartelli escursionistici in legno; qui si presentano due possibilità:

a) Si abbandona la stradina e si imbocca a destra una vecchia mulattiera fiancheggiata da un muro a secco, che sale costeggiando il rio. Presso un’edicola sacra si attraversa il corso d’acqua, quindi si sale tra boschetti e radure con bei panorami sui monti Roncalla e Maggiorasca. Giunti ad un bivio presso due case isolate (di cui una diroccata), si va a sinistra; si sale decisamente per un breve tratto, poi si traversa a sinistra e ci si ricongiunge alla stradina, ora sterrata, presso un tornante poco sotto alla Bocca della Selva.

b) Si continua lungo la stradina, che presto diventa sterrata ed effettua un largo tornante, entrando nell’ampia conca ondulata dei Piani, ai piedi dello scosceso versante sud-est del Monte Oramara. Presto si giunge ad un bivio (quota 1175).

Seguendo la diramazione di sinistra si giunge in pochi minuti alla Pozza di Vicosoprano, laghetto naturale posto in una conca erbosa poco incavata, esteso per circa 1500 mq e profondo poco più di un metro. Analogamente alla sovrastante Pozza delle Lamette, si tratta di un bell’esempio di specchio d’acqua posto in una conca creatasi su un corpo di frana: tutta la zona dei Piani è infatti un gigantesco accumulo detritico, ormai quiescente. Il laghetto è alimentato dalle acque che filtrano dal detrito sottostante, e in estate tende a prosciugarsi.

Si continua a destra in dolce salita, quindi si giunge ad un altro bivio presso la minuscola Pozza delle Lamette (1211 m); si va ancora a destra, tra faggi e radure, effettuando un tornante (qui si incontra il sentiero della variante “a”) e traversando fino all’ormai vicina Bocca della Selva (1294 m).

Valico sul crinale orientale del Monte Oramara, a poca distanza dalla vetta del Monte Pescino (la vetta, 1319 m, è raggiungibile con una breve deviazione a destra). Un tempo, prima dell’apertura della strada asfaltata, era il passaggio più frequentato per raggiungere la zona di Cònnio delle Cascine.

Si continua lungo la strada sterrata, che sale in diagonale lungo il boscoso versante nord del Monte Oramara. In breve ci si porta sul contrafforte settentrionale della montagna, dove si incontra il segnavia 131 proveniente da Cónnio delle Cascine (quota 1370 circa). La sterrata piega a sinistra seguendo il contrafforte per un breve tratto; quando poi gira a destra abbandonando la cresta, bisogna lasciarla (indicazioni) per risalire direttamente il ripido contrafforte a zigzag tra gli alberi. Si piega poi a sinistra lungo un sentiero che taglia in piano, ma che va abbandonato subito oltre una ripida rampa in discesa per salire a destra in diagonale (segnavia poco evidenti) e portarsi su un crestone pianeggiante. Lo si rimonta verso destra iniziando presto a salire ripidamente, superando piccole radure panoramiche e raggiungendo il dorso erboso sommitale del Monte Oramara (1522 m), dove si trova una croce di legno.

Il paese di Vicosoprano
Il paese di Vicosoprano (12 marzo 2017)
La Pozza di Vicosoprano
La Pozza di Vicosoprano (12 marzo 2017)
La sterrata nei pressi della Bocca della Selva; sullo sfondo il Monte Maggiorasca
La sterrata nei pressi della Bocca della Selva; sullo sfondo il Monte Maggiorasca (12 marzo 2017)
La Bocca della Selva e il versante nord-est del Monte Oramara
La Bocca della Selva e il versante nord-est del Monte Oramara (12 marzo 2017)

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