Santa Margherita Ligure – Pietre Strette – San Fruttuoso
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 480 m circa
Dislivello in discesa: 500 m circa
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Ottobre 2018
Rispetto all’accesso da Camogli o da San Rocco, la camminata da Santa Margherita a San Fruttuoso è meno nota e frequentata. Si cammina prima tra villette sparse e uliveti, quindi si entra nel castagneto e si sale all’importante crocevia delle Pietre Strette; da qui si scende lungo l’antica mulattiera a tornanti fino all’incantevole baia di San Fruttuoso.
Accesso
In treno fino alla stazione ferroviaria di Santa Margherita Ligure (18 m).
Itinerario
Usciti dalla stazione ferroviaria, si scende in breve al lungomare di Santa Margherita, e, senza attraversare la strada, la si percorre verso destra fino ad una rotonda (piazza Vittorio Veneto). Si imbocca la prima uscita a destra, ma subito la si attraversa, per prendere la breve stradina che porta in piazza Caprera; qui sorge la Basilica di Santa Margherita di Antiochia.
La chiesa odierna (dedicata a Nostra Signora delle Rose) è stata costruita nel 1658, al posto di un precedente edificio di culto risalente al XIII secolo. È diventata basilica nel 1951, durante il pontificato di Paolo VI.
Si prende a destra via Palestro e si sbuca in piazza Mazzini, di fronte al municipio; si gira a sinistra e si imbocca via Dogali, ma subito si svolta a destra entrando in via Costasecca. Poco più avanti, sulla destra rispetto al cancello di un parcheggio, iniziano finalmente i segnavia (due rombi rossi pieni) che portano alle Pietre Strette. Si continua lungo via Costasecca, che sale ripida tra le case; giunti ad un cancello, si imbocca sulla destra una stretta viuzza che taglia in piano, quindi piega a sinistra in dolce salita. Si effettua un traverso in piano costeggiando un muro a secco, quindi ci si porta su un costone. Lo si percorre prima in piano, contornando un breve tratto franato, poi in lieve salita, tra villette, orti e ulivi.
Si supera un tratto ripido, dove si lascia a sinistra una diramazione per Nozarego, quindi si confluisce in una stradina asfaltata (quota 140). La rotabile prosegue in salita lungo il costone; ad un bivio si va a sinistra e si giunge al suo termine, dove si trova un altro crocevia (quota 200). Tralasciando il segnavia “tre punti rossi” per Nozarego, si prosegue dritti lungo una ripida mulattiera che prende quota in un boschetto di pini. Con un tratto in piano si entra nel bosco misto di latifoglie e si scavalca un piccolo costone dove si trova un bivio (località Costa d’Aria).
La breve diramazione di destra porta alla Croce di San Siro (296 m), risalente al 1937, posta su uno spallone boscoso.
Si continua dritti lungo il sentiero segnalato, che taglia in diagonale nel bosco a prevalenza di castagni. Giunti ad un altro bivio, si lascia a destra il segnavia “croce rossa” che guida a Dolcina Alta e si continua a sinistra seguendo i due rombi rossi. Si supera ora una ripida salita a tratti scalinata, tra alberi e massi affioranti di conglomerato; tagliando verso ovest si confluisce nell’ampia mulattiera segnalata con un quadrato rosso pieno, che collega Portofino alle Pietre Strette (quota 480 circa). La si segue verso destra, tagliando in piano il ripido versante settentrionale del Monte delle Bocche. In breve si valica il crinale e, con una breve discesa, si giunge al valico delle Pietre Strette (464 m).
Importantissimo valico tra i due versanti del Monte di Portofino, crocevia di numerosissime mulattiere. Il nome del valico deriva dalla sua conformazione: è costituito da uno stretto passaggio tra grossi massi di conglomerato affioranti nel fitto bosco. Sul valico si trovano tavoli, panche e una fontanella.
Si gira a sinistra, e subito dopo ancora a sinistra, imboccando la bella mulattiera acciottolata per San Fruttuoso (segnavia: cerchio rosso vuoto). Si scende con una prima serie di tornanti nel bosco, poi si attraversa il piccolo Fosso di San Fruttuoso, in questo tratto di solito in secca. Scendendo sul lato opposto del vallone, si raggiunge la Sorgente Caselle (314 m), dove si trova un bivio.
È una copiosa sorgente perenne, che alimenta il tratto inferiore del Fosso di San Fruttuoso anche in estate. Qui si diparte a destra l’impervia Via dei Tubi; purtroppo l’accesso a questo sentiero è stato vietato dall’ente Parco.
Si va a sinistra e si attraversa il Fosso di San Fruttuoso su una passerella in legno, per poi scendere ancora a tornanti; si incontra il segnavia “T rossa” proveniente dalla località Ghidelli, poi si raggiunge l’Agririfugio Molini (218 m). La mulattiera scende ancora regolarmente, attraversa il Fosso di San Fruttuoso un’ultima volta, poi si porta sul terrazzino a monte della Torre Doria; scendendo brevemente a destra con alcuni scalini si raggiunge San Fruttuoso.
Probabilmente è la località più nota del promontorio di Portofino, insieme a Portofino stessa. San Fruttuoso è un minuscolo paesino sorto subito a monte dell’Abbazia omonima, che sorge proprio sulla riva del mare, in fondo ad un’accidentata insenatura intagliata nei conglomerati. Il paesino è in posizione isolatissima, ed ancora oggi è raggiungibile solo a piedi oppure via mare con i battelli in partenza da Camogli o Portofino. I luoghi di interesse del paese sono, oltre che la già citata Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte, anche la cinquecentesca Torre Doria, situata su un poggio a picco sul mare sovrastante il paese, e il noto Cristo degli Abissi, una grande statua posta sul fondale marino a 17 metri di profondità in fondo alla Baia di San Fruttuoso.
Escursioni sul Promontorio di Portofino
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