Sori – Sant’Uberto – Case Córnua

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 700 m circa
Dislivello in discesa: 100 m circa
Tempo: 2.45 – 3.10 ore
Ultima ricognizione: Settembre 2014

Percorso di crinale lungo e vario, che collega Sori al frequentato valico di Case Córnua. Dopo una ripida salita iniziale, che termina presso la cappelletta di Sant’Uberto, si segue l’ondulato crinale tra il vallone di Sori e il vallone di Recco, tra boschi, radure panoramiche e ruderi di antichi cascinali.

Accesso

In treno fino alla stazione ferroviaria di Sori (27 m).

Itinerario

Il percorso è indicato dal segnavia “due linee rosse verticali”. Dalla stazione ferroviaria ci si porta alla sovrastante via Aurelia, e la si attraversa per imboccare una creusa mattonata (via Dante Alighieri) che passa accanto ad una cappelletta. Si lascia a destra la via principale e si costeggia a valle una casa; subito oltre si piega a destra lungo una ripida scalinata compresa tra muretti. La scalinata guadagna rapidamente quota tra terrazze con ulivi, case isolate e boscaglia, poi incontra una stradetta cementata. Si continua dritti lungo lo stradello, che rimonta un ripido costone e porta alla chiesa di Sant’Apollinare (261 m), in bella posizione panoramica.

La chiesa di Sant’Apollinare ha origini molto antiche: viene nominata già in documenti risalenti al 1195. Fu ampliata nel corso del secolo successivo, secondo la tradizione per voto di tale Apollinare Cavassa.

Attraversato il piccolo parcheggio posto dietro alla chiesa, si prosegue dritti lungo la stradina, ora sterrata. Ad un bivio si va a destra, poi, subito prima di un cancello, si piega a sinistra lungo un sentiero fiancheggiato da un muro che sale nel bosco di lecci. Poco più avanti i segnavia portano ancora a sinistra, lungo ripide tracce nel bosco; quando la pendenza si addolcisce, si è nei pressi della cima poco marcata del Poggio Montone (434 m). Proseguendo in lieve salita sul dorso di un costone tra boschetti e radure, si raggiunge la cappelletta di Sant’Uberto (474 m).

La cappelletta si trova sullo spartiacque tra il vallone di Sori e il valloncello di Mulinetti, in bella posizione panoramica sul mare e sul Monte di Portofino. Davanti alla cappelletta si trova una statua del Redentore posta su un altissimo piedistallo, eretta nel 1966 a sostituire una precedente statua distrutta da un fulmine.

Il sentiero segnalato taglia in lieve salita lungo il costolone, poi raggiunge un panoramicissimo ripiano erboso. Si lascia a destra il sentiero segnalato con un cerchio rosso sbarrato, che scende a Recco, e si prosegue verso nord. In breve si giunge ad un altro bivio.

Proseguendo lungo lo spartiacque (segnavia: tre pallini rossi) si può scavalcare la panoramica vetta del Monte Castelletto (565 m), sormontata da una croce in legno, e ricongiungersi al percorso principale presso la sella successiva.

Il sentiero segnalato con le due linee rosse piega a sinistra, contornando ad occidente il Monte Castelletto. Si taglia in piano nella boscaglia, poi si guadagna lo spartiacque tra i valloni di Sori e Recco presso un’ampia sella erbosa dove si trova un altro rudere (525 m). Qui ci si ricongiunge con la variante di cresta proveniente dal Monte Castelletto. Il sentiero ritorna subito sul versante occidentale per contornare le gobbe successive. Spesso il tracciato della vecchia mulattiera è invaso da rovi e arbusti, e il nuovo sentiero segnalato lo costeggia; si superano altri ruderi, poi si tocca il crinale in corrispondenza di una sella erbosa e si ritorna sul versante ovest per aggirare il Monte Cassinea.
Si supera un’altra sella, poi, con una salita ripida, si scavalca il costolone e si scende brevemente sul versante opposto. Ritornati sul lato occidentale, si incontrano in rapida successione il segnavia “X rossa” proveniente anch’esso da Sori e il sentiero che sale da Testana. Con un ultimo traverso si raggiunge la strada asfaltata che collega il Colle Caprile al Monte Fasce nei pressi della Cappelletta degli Alpini (613 m). La cappelletta, posta su un dosso, è raggiungibile con una breve deviazione.

Se invece che raggiungere la rotabile si segue il crinale verso est, si può raggiungere in circa dieci minuti la cima del Monte Córnua (688 m); il percorso si svolge per comodi sentierini tra prati e boschetti. Bel panorama sulla riviera di levante, sul Promontorio di Portofino e sulla Val Fontanabuona.

Si segue la rotabile per alcune centinaia di metri  verso nord-ovest, raggiungendo le Case Córnua (621 m; 2.15 – 2.30 ore da Sori), dove si trova un bar-trattoria.

Da qui, proseguendo lungo la strada asfaltata per poco più di 1 km, si può raggiungere l’ex Osteria del Becco, da cui partono i sentieri per la Croce dei Fo e il Monte Possuolo.

La cappelletta di Sant'Uberto
La cappelletta di Sant’Uberto (10 maggio 2015)
La cima del Monte Córnua
La cima del Monte Córnua (20 gennaio 2019)
La cappelletta degli alpini presso Case Córnua
La cappelletta degli alpini presso Case Còrnua (5 settembre 2014)

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