Olbicella – il Poggio – Cascina Tiole – Olbicella
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 500 m circa
Tempo: 3.30 – 4.10 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2024
Si tratta di un percorso ad anello parecchio suggestivo, tra i solitari contrafforti della bassa Valle Orba. Percorrendo buoni sentieri e stradine sterrate, si visitano panoramici crinali, desolati altopiani rocciosi, valloncelli boscosi e graziosi gruppi di cascine. Non vi sono difficoltà, ma bisogna fare attenzione a qualche bivio poco evidente sulla via del ritorno, tra la Cascina Tiole e le Cascine Bricco.
Accesso
a) Usciti dall’autostrada a Masone, si scende lungo la Valle Stura fino a Rossiglione, dove si svolta a sinistra per Tiglieto. Scesi al fondovalle dell’Orba, si svolta a destra passando nei pressi della Badia di Tiglieto, quindi si prosegue sulla strada principale (a tratti sterrata) fino a Olbicella.
b) Si esce dall’autostrada a Ovada, da cui si raggiunge Molare. Qui si imbocca a sinistra la diramazione con indicazioni per Olbicella e Cassinelle. Lasciata a destra la strada principale che sale a Cassinelle, si continua sulla tortuosa strada che risale la Valle Orba fino a Olbicella (371 m).
Olbicella è una piccola frazione del comune di Molare, situata in una selvaggia conca della Valle Orba, poco a nord del confine tra Liguria e Piemonte. È costituita da poche case, un grande albergo ormai in rovina e una chiesetta dedicata a San Lorenzo. Il 10 ottobre 1944 fu teatro di una cruenta battaglia tra un piccolo gruppo di partigiani e due colonne di nazifascisti provenienti da Molare e da Tiglieto. I nazifascisti ebbero la meglio e presero sette prigionieri, ricordati nella lapide posta di fronte alla chiesa: sei furono giustiziati direttamente a Olbicella, il settimo venne portato in prigione a Silvano d’Orba.
Itinerario
Da Olbicella si segue la strada provinciale verso nord (direzione Molare), passando accanto ad un mulino e giungendo ad un ponticello su un rio. Subito oltre il ponte, si imbocca a sinistra una carrareccia in salita, marcata dal segnavia CAI 556. Dopo pochi metri, si abbandona la pista principale, che entra in proprietà privata, e si imbocca a destra una diramazione inerbita. Procedendo in lieve salita nel bosco, si doppia un costone, quindi si taglia in piano fino ad un rio. Oltre il guado, si sale in diagonale lungo un sentiero in parte intralciato da tronchi caduti che taglia un ripido versante. In breve il cammino diventa agevole e si guadagna una spalla pianeggiante (quota 460 circa) dove si incontra una carrareccia.
Voltandosi a sinistra, si trova un bivio: si imbocca la pista a destra (segnavia 558), che taglia in dolcissima discesa, attraversa un valloncello e sbuca nell’amena radura poco sotto alla Cascina Nespolo. Lasciando in alto a sinistra gli edifici semidiroccati, si prosegue lungo la sterrata. Si attraversa un’altra vallecola e si incontra un bivio; si va a sinistra in salita e, con un tornante, si monta sul costone successivo (quota 470 circa). Dopo poche decine di metri, quando la pista volge a destra, si imbocca a sinistra un sentiero (non segnato ma evidente) che procede sul dorso del costone.
Il segnavia 558 prosegue invece lungo la strada sterrata, che effettua un giro molto più lungo. Prima si va a mezzacosta toccando le cascine Alberghino, Garonni e Ca’ Bruciata. Raggiunto lo spartiacque con il vallone del Rio Meri si trova un crocevia e si piega a sinistra, lungo la dissestata pista che lo risale in direzione del Poggio.
Il sentiero rimonta fedelmente il costone, tra radi pini, arbusti e rocce affioranti; man mano che si sale il panorama si apre sulla Valle Orba e sulla sua vasta testata. Più in alto, il sentiero si trasforma in mulattiera, sorretta da vecchi muretti a secco, che procede alternando tratti sul versante sud del crinale e tratti sul versante opposto. A quota 700 circa ci si congiunge con l’ampia e sconnessa pista marcata dal segnavia 558 e la si segue verso sinistra. Percorso un tratto pianeggiante a fianco del traliccio di un elettrodotto, si riprende a salire.
Aggirata una gobba a destra, si giunge in vista dell’arrotondata cima del Poggio. I segnavia abbandonano temporaneamente la pista per salire direttamente lungo il crinale. Si tocca nuovamente la pista poco più in alto ma la si trascura: rimontando l’ampio costone, si giunge in breve sulla cima del Poggio (816 m; 1.30-1.45 ore da Olbicella).
Scendendo per il crinale opposto, si giunge in breve ad una sella (780 m) dove si ritrova la strada sterrata. Proseguendo dritti lungo l’ampia dorsale, tra rada vegetazione e rocce affioranti, si scavalca una gobba poco pronunciata, poi si giunge ad una selletta dove si lascia a destra una diramazione per Bandita. La pista principale gira a sinistra e contorna il Monte Fonegrone in dolce salita. Si guadagna quindi la piatta sella erbosa (790 m circa) a ovest della vetta.
Con una breve deviazione a sinistra per il crinale di erba e cespugli, si può salire sulla panoramica cima del Monte Fonegrone (800 m). Si tratta di una gobba poco pronunciata, situata più o meno a metà strada tra il Poggio e il Bric dei Gorrei.
La pista prosegue verso ovest con dolci saliscendi. Dopo circa 300 metri, si giunge ad un bivio (quota 783).
Prendendo la diramazione di sinistra (segnavia 558 per Olbicella) si può iniziare direttamente la discesa: la sterrata conduce direttamente alle Cascine Bricco. Qui di seguito si propone un giro più lungo e interessante che passa per Cascina Tiole.
Si continua a destra, procedendo sul vasto dorso dell’altopiano con brevi saliscendi. In altri 400 metri circa si trova un altro bivio: si lascia a destra la pista di crinale, che prosegue alla volta del Bric dei Gorrei, e si scende a sinistra sulla sterrata principale. Con qualche curva tra radi pini e scure rocce peridotitiche, si raggiunge la Cascina Tiole (752 m; 40-45 minuti dal Poggio).
Si tratta di una grande casa forestale, in parte concessa ad un’azienda didattica con apicoltura. Di fronte alla casa si estende un vasto prato pianeggiante con tavoli e panche in legno per il picnic. Una parte del grande prato è recintata, e all’interno del recinto (accessibile attraverso un cancello sempre aperto) si trova un piccolo rifugio in pietra che può offrire riparo in caso di maltempo. Intorno alla Cascina Tiole e al prato si snoda un breve “Sentiero Botanico” che permette di riconoscere le diverse specie arboree che crescono nei dintorni.
Proseguendo lungo la sterrata per ancora un centinaio di metri, si giunge ad un bivio. Qui si abbandona la strada principale, diretta a Piancastagna, per girare bruscamente a sinistra lungo una diramazione pianeggiante che taglia verso est. Al bivio successivo si scende a destra e, con alcuni tratti ripidi, si raggiungono le Cascine Galli (685 m). Subito prima delle prime cascine, si scende a sinistra nel prato, seguendo i cartelli del Trail Gorrei (“TG”) appesi agli alberi. Dopo poche decine di metri si entra nel bosco e si imbocca a sinistra un sentiero pianeggiante, che diventa man mano più marcato.
Doppiato un costone, il sentiero si affaccia su un ripido vallone roccioso, coperto da radi arbusti. Si scende in diagonale, quindi si guadano i due piccoli rii che alimentano il vallone. Rientrati nel bosco, il sentiero sale dolcemente fino sulla spalla dove sorgono le Cascine Bricco Sottano (662 m). Girando a sinistra, si passa accanto ad una casa diroccata e si attraversa un prato, giungendo all’imbocco della carrareccia di accesso alle cascine. Immediatamente più avanti, si imbocca a destra un sentierino poco evidente, che taglia fino alle vicine Cascine Bricco (680 m).
Passati attraverso le case, ci si congiunge con una strada sterrata; seguendola verso sinistra si giunge in breve ad un bivio con cartelli stradali per Olbicella e Batresca. Si gira a destra e si imbocca la sterrata che scende verso Olbicella. La rotabile si abbassa nel bosco, passando sotto ai dirupi del Bric del Campo, poi percorre il fianco destro idrografico di un vallone; sul lato opposto, la valle è dominata dal dirupato versante sud del Poggio.
Lasciate a sinistra due diramazioni che raggiungono alcune cascine isolate, si giunge ad un terzo bivio con paline CAI (quota 470 circa). Si prosegue a destra (segnavia 531) in piano nel bosco, poi si raggiunge un costone pianeggiante. Trascurata la diramazione a destra per le Cascine Sottorocca, si procede in piano lungo il costone, poi si curva ancora a destra. Con un ampio tornante, la rotabile contorna la Cascina Gallotta e diventa asfaltata. L’ultimo tratto in discesa porta sulla strada provinciale poco a monte della chiesa di Olbicella: seguendo la provinciale verso sinistra si raggiunge il centro del paesello e il parcheggio (1.20-1.40 ore da Cascina Tiole).
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