1. Cos’è questo sito? E chi è questo sedicente Appenninista?
L’Appenninista è il soprannome escursionistico che mi sono dato quando ho iniziato a costruire questo sito. In realtà mi chiamo Andrea Ferrando, sono nato nel 1996 a Genova e sono laureato in Scienze Geologiche.
Questo sito è una specie di guida escursionistica online. Vi sono riportate numerose relazioni di itinerari, soprattutto su Appennino e Alpi Liguri (essendo nato a Genova, viene da sè che la maggior parte delle volte sono andato sui monti dietro casa), ma anche in altri settori di Alpi e Appennino, in Sardegna e nel Massiccio Centrale – insomma, ci sono (quasi) tutte le camminate che ho fatto nella mia esistenza.
Attenzione: questo sito raccoglie descrizioni di percorsi escursionistici, non alpinistici. Mi considero un escursionista “esperto” con grande propensione all’imbriccamento, ma non ho assolutamente esperienza alpinistica, e non credo che inizierò a farne nel prossimo futuro.L’utilizzo di tutte le informazioni contenute in questo sito è a rischio e pericolo del lettore: si declina ogni responsabilità diretta e indiretta per l’utilizzo di informazioni presenti sul sito.
Ogni escursionista o potenziale escursionista deve scegliere di effettuare una gita in base alle sue capacità, programmandola in tutti i dettagli senza prendere rischi. Il lettore deve saper valutare quando un percorso è troppo difficile e quando invece è abbordabile: ovviamente queste valutazioni sono completamente soggettive, e dipendono dall’allenamento e dalle condizioni fisiche della singola persona.Tutti i testi presenti nel sito sono stati scritti da me e tutte le foto sono state scattate da me. Tutti i diritti sono riservati.
Se mai qualcuno volesse utilizzare una foto presente nel sito, può contattarmi e chiedermelo. Qualsiasi sia l’utilizzo della foto, dovrà essere specificata la fonte (l’Appenninista) e il link al sito (www.appenninista.it).
Questo sito è una specie di guida escursionistica online. Vi sono riportate numerose relazioni di itinerari, soprattutto su Appennino e Alpi Liguri (essendo nato a Genova, viene da sè che la maggior parte delle volte sono andato sui monti dietro casa), ma anche in altri settori di Alpi e Appennino, in Sardegna e nel Massiccio Centrale – insomma, ci sono (quasi) tutte le camminate che ho fatto nella mia esistenza.
Attenzione: questo sito raccoglie descrizioni di percorsi escursionistici, non alpinistici. Mi considero un escursionista “esperto” con grande propensione all’imbriccamento, ma non ho assolutamente esperienza alpinistica, e non credo che inizierò a farne nel prossimo futuro.L’utilizzo di tutte le informazioni contenute in questo sito è a rischio e pericolo del lettore: si declina ogni responsabilità diretta e indiretta per l’utilizzo di informazioni presenti sul sito.
Ogni escursionista o potenziale escursionista deve scegliere di effettuare una gita in base alle sue capacità, programmandola in tutti i dettagli senza prendere rischi. Il lettore deve saper valutare quando un percorso è troppo difficile e quando invece è abbordabile: ovviamente queste valutazioni sono completamente soggettive, e dipendono dall’allenamento e dalle condizioni fisiche della singola persona.Tutti i testi presenti nel sito sono stati scritti da me e tutte le foto sono state scattate da me. Tutti i diritti sono riservati.
Se mai qualcuno volesse utilizzare una foto presente nel sito, può contattarmi e chiedermelo. Qualsiasi sia l’utilizzo della foto, dovrà essere specificata la fonte (l’Appenninista) e il link al sito (www.appenninista.it).
2. Come è organizzato il sito?
La prima suddivisione che si fa è in catene e settori. Le due catene montuose considerate sono ovviamente le Alpi e l’Appennino, più eventualmente alcune isole (Sardegna, Eolie…). Nella home page vedrete un menu a tendina in cui sono elencati i settori in cui le catene montuose sono suddivise (Appennino Tosco-Emiliano, Alpi Liguri ad esempio). All’interno di queste sezioni si trova un’ulteriore suddivisione nei gruppi montuosi principali che costituiscono il settore selezionato; per ogni gruppo o massiccio c’è una pagina a sé, con un minimo d’introduzione, l’elenco delle vette e delle escursioni.
3. Le descrizioni
Ho cercato di essere il più preciso possibile nelle descrizioni dei percorsi, in modo da non lasciare dubbi in chi voglia percorrerli. La descrizione è composta dalla “relazione” tecnica del sentiero e da alcuni paragrafetti scritti in corsivo che danno informazioni aggiuntive e piccole spiegazioni. In fondo alla descrizione viene indicata la data dell’ultima volta che ho percorso il sentiero; è importante in quanto i percorsi escursionistici possono cambiare nel volgere di pochi anni, ad esempio per mancata manutenzione, frane, nuovi sentieri realizzati, vecchi tracciati abbandonati…
La relazione, quindi, fa fede solamente alla data di ultima ripetizione indicata, e ovviamente non può tenere conto di modifiche che il percorso subisce in momenti successivi.
Se mi arrivano segnalazioni su eventuali modifiche posteriori alla data della mia visita, le aggiungo in testa alla pagina come nota bene. Questo senza però modificare la descrizione dell’itinerario, che rimane aggiornata alla data della mia ultima visita.
La relazione, quindi, fa fede solamente alla data di ultima ripetizione indicata, e ovviamente non può tenere conto di modifiche che il percorso subisce in momenti successivi.
Se mi arrivano segnalazioni su eventuali modifiche posteriori alla data della mia visita, le aggiungo in testa alla pagina come nota bene. Questo senza però modificare la descrizione dell’itinerario, che rimane aggiornata alla data della mia ultima visita.
4. Quote e dislivelli
Le quote altimetriche, ovviamente indicate in metri sul livello del mare (m) sono tratte dalle Carte Tecniche Regionali (CTR) delle singole regioni a scala 1:5000 o 1:10000 e, in subordine, dalle carte topografiche IGM a scala 1:25000.
Vengono indicati separatamente il dislivello in salita e in discesa della sola andata. In caso di percorsi ad anello viene indicato il solo dislivello in salita, e per ottenere quello totale basterà moltiplicare per 2.
5. Tempi di percorrenza
Il tempo indicato è quello della sola andata, calcolato tenendo conto di un passo medio (che corrisponde a circa 3 km/h di media). In caso di percorsi ad anello è indicato quello totale.
6. Destra e sinistra
Destra e sinistra sono sempre riferite al senso di marcia tranne nel caso di destra o sinistra idrografica. In questo caso sono la destra e la sinistra di un escursionista che volge le spalle alla sorgente di un corso d’acqua guardando verso la foce.
7. Cartine
Ogni descrizione di itinerario è accompagnata da una piccola cartina con indicato il percorso. Le carte sono sviluppate da me personalmente con software GIS. Per queste nuove carte utilizzo il DTM di Tinitaly (1), oltre che vari livelli informativi tratti da geoportali e OpenStreetMap.
È importante però, se si vuole camminare in montagna, avere con sé una vera cartina topografica con indicati i percorsi escursionistici, in modo da eliminare ogni rischio di perdersi: le cartine presenti sul sito servono solo per fare un po’ di chiarezza, e non possono in alcun modo sostituire una carta escursionistica. In Italia, per fortuna, c’è una buona disponibilità di cartine per escursionisti; sono in genere preferibili quelle a scala 1:25000. In molti casi è utile avere con sé anche un GPS.
È importante però, se si vuole camminare in montagna, avere con sé una vera cartina topografica con indicati i percorsi escursionistici, in modo da eliminare ogni rischio di perdersi: le cartine presenti sul sito servono solo per fare un po’ di chiarezza, e non possono in alcun modo sostituire una carta escursionistica. In Italia, per fortuna, c’è una buona disponibilità di cartine per escursionisti; sono in genere preferibili quelle a scala 1:25000. In molti casi è utile avere con sé anche un GPS.
(1) Tarquini S., Isola I., Favalli M., Battistini A. (2007) TINITALY, a digital elevation model of Italy with a 10 m-cell size (Version 1.0) [Data set]. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). https://doi.org/10.13127/TINITALY/1.0.
8. La segnaletica dei sentieri
In gran parte del territorio italiano opera il CAI, che segue il sistema di segnalazione standard internazionale (strisce bianco-rosse e sentieri numerati): in questo caso viene indicato il numero del percorso. Associazioni locali, che operano in alcune zone, utilizzano altri sistemi di segnalazione, come simboli colorati (ad esempio la FIE a Genova); nelle descrizioni vengono indicati il simbolo e il colore. Vaste zone, purtroppo, mancano ancora di segnaletica, e nel caso di sentiero non segnalato, la descrizione cercherà di essere più dettagliata possibile.
9. Alcune abbreviazioni
ANA = Associazione Nazionale Alpini
AVML = Alta Via dei Monti Liguri
CAAI = Club Alpino Accademico Italiano
CAI = Club Alpino Italiano
CAF = Club Alpin Français
CAS = Club Alpino Svizzero
CTR = Carta Tecnica Regionale
ed. = editore
FIE = Federazione Italiana Escursionismo
GAEP = Gruppo Alpinisti ed Escursionisti Piacentini
GEA = Grande Escursione Appenninica
GTA = Grande Traversata delle Alpi
IGM = Istituto Geografico Militare
n. = numero
pag. = pagina
pagg. = pagine
SAT = Società Alpinisti Tridentini
SIC = Sito d’Importanza Comunitaria
TCI = Touring Club Italiano
tel. = telefono
ZPS = Zona di Protezione Speciale
AVML = Alta Via dei Monti Liguri
CAAI = Club Alpino Accademico Italiano
CAI = Club Alpino Italiano
CAF = Club Alpin Français
CAS = Club Alpino Svizzero
CTR = Carta Tecnica Regionale
ed. = editore
FIE = Federazione Italiana Escursionismo
GAEP = Gruppo Alpinisti ed Escursionisti Piacentini
GEA = Grande Escursione Appenninica
GTA = Grande Traversata delle Alpi
IGM = Istituto Geografico Militare
n. = numero
pag. = pagina
pagg. = pagine
SAT = Società Alpinisti Tridentini
SIC = Sito d’Importanza Comunitaria
TCI = Touring Club Italiano
tel. = telefono
ZPS = Zona di Protezione Speciale