Difficoltà: E
Dislivello in salita: 500 m circa
Tempo: 3 – 3.45 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2024

Si tratta di un anello piacevole e poco faticoso, che si svolge per carrarecce e sentieri sul versante nord del Monte delle Tane. All’andata si ricalca in parte il “percorso delle zone umide”, che passa nei pressi di alcuni stagni e prati umidi. Al ritorno invece si scende per piste all’interno del bosco, passando per l’isolata frazione di Oneto.

a) Partendo da Genova, si segue la SS45 in direzione di Piacenza, percorrendo la Val Bisagno e successivamente la Val Trebbia. Lasciato a sinistra il paese di Ponte Organasco, si trova sulla destra la diramazione che sale a Carisasca e Cerignale.
b) Da Piacenza si segue la SS45 in direzione di Genova, entrando in Val Trebbia. Si superano Bobbio e Marsaglia, poi, poco prima di Ponte Organasco, si imbocca a sinistra la diramazione che sale a Carisasca e a Cerignale. Il parcheggio (720 m) si trova subito a monte del paese.

Il paese è situato in una bella conca erbosa circondata da alture boscose, sull’ampio e ondulato versante nord del Monte delle Tane. Passeggiando per il centro storico, dotato di numerose indicazioni in legno e pannelli esplicativi, si possono visitare gli antichi lavatoi, il forno comune e numerose graziose piazzette; sui muri delle case sono ancora esposte (2024) le immagini della mostra “A tu per tu” della fotografa Ada Anselmi. Poco a nord delle case sorge la chiesa di San Lorenzo Martire, risalente al XVII secolo.

Dal parcheggio si ritorna indietro lungo la strada provinciale verso il centro del paese. Presso le prime case, si imbocca a destra una viuzza acciottolata indicata da vari cartelli in legno e da segnavia bianco-rossi (CAI 179). Ad un incrocio si sale a destra, imboccando un viottolo che esce dal paese e porta al Pian dei Mulini (741 m), dove si trova un piccolo parco giochi. Subito a monte, presso il grande mulino che dà il nome alla località, si trova un bivio.

Il mulino, dotato di una grande ruota, è ancora funzionante. È dotato di macine per la lavorazione dei cereali, ed è alimentato da un beudo ben visibile accanto al percorso escursionistico a monte del mulino stesso.

Al bivio si va a sinistra, fiancheggiando l’edificio del mulino e giungendo in breve al punto sosta “la Nuvoletta”, dove si trova una tettoia con tavolo e panche. Lo stradello passa accanto alla presa di un acquedotto, gira a destra e sale fino ad incrociare la strada provinciale che collega Cerignale a Cariseto (quota 770). Si attraversa la rotabile e si imbocca un sentiero sassoso che sale tra gli arbusti ed entra nel bosco. Attraversato un rio, si incontra una sterrata e la si segue verso destra a fianco di un elettrodotto, fino al Camping “le Piane” (890 m).
Si gira a destra lungo un sentiero che costeggia la recinzione del campeggio, quindi si confluisce nella strada di accesso. Salendo su asfalto, si raggiunge nuovamente la provinciale per Cariseto in corrispondenza dello spartiacque tra Trebbia e Áveto (quota 907). Trascurando la provinciale, si piega a destra su una carrareccia che rimonta l’ampio e maldefinito spartiacque. Attraversato un boschetto, si attraversa una recinzione e si sbuca in una dolce area pascoliva invasa da arbusti. Davanti a noi compare l’ampia mole della cima nord-ovest del Monte delle Tane.

Da qui è possibile effettuare una deviazione al Lago Lungo; la deviazione è indicata su alcune cartine, ma in realtà sul terreno sono presenti solo vaghe tracce non segnalate. In ogni caso, procedendo in direzione ovest per circa 500 metri, prima in piano, poi in dolce discesa tra arbusti e rocce affioranti, si scende nella conca del lago, ormai praticamente estinto. Si tratta della zona umida posta a quota più bassa tra quelle originatesi sui grandi corpi di frana sul versante nord del Monte delle Tane.

Si continua dritti lungo la carrareccia, a tratti rovinata dall’erosione, che alterna tratti ripidi a tratti dolci tra radure, arbusti e boschetti. Piegando gradualmente a destra, si entra nella conca erbosa di Langhiscia (1026 m), sul cui fondo si trova un minuscolo laghetto temporaneo.

Lo specchio d’acqua, esteso per poche centinaia di metri quadri, è circondato da una staccionata in legno, per impedire l’accesso del bestiame.

Con un saliscendi si costeggia la conca, quindi si sale attraverso un boschetto di faggi. Scavalcato un dosso, si scende brevemente nell’ampio ripiano erboso di Selvarezza (1053 m), nella cui parte più bassa si trova un laghetto.

La conca di Selvarezza è la più ampia conca situata sul versante nord del Monte delle Tane. Analogamente alle altre, si è formata sull’enorme corpo di un’antica frana, ormai in gran parte inattiva; in particolare, Selvarezza è situata quasi a ridosso della scarpata sommitale del versante, al di sotto della rocciosa cima nord-est del Monte delle Tane. Il laghetto, poco profondo e invaso da alghe e erbe palustri, è in parte modificato artificialmente ed è circondato da una staccionata. Nei periodi piovosi, tuttavia, l’intero prato è assai umido e impregnato d’acqua.

Passato l’emissario del laghetto, si abbandona la pista principale per andare a sinistra, costeggiando la staccionata in legno. Tenendosi sul margine destro dell’ampia conca erbosa, si passa accanto ad un’area picnic con tavoli e panche. Si entra quindi nel bosco, seguendo un sentiero che sale ripido tra i faggi. Entrati in una macchia di abeti si piega a destra e, tagliando quasi in piano, oltre una recinzione, si raggiunge il Bivacco Monte delle Tane (1133 m).

Si tratta di una bella costruzione in pietra, in origine casermetta della forestale, riadattata a bivacco nel 2013. È dotato di 15 posti letto su tavolato, stufa a legna, stoviglie, fornello a gas e illuminazione. A fianco del bivacco si trova una fonte. In genere è chiuso, e le chiavi vanno richieste al comune di Cerignale.

Si prosegue dritti lungo una carrareccia quasi pianeggiante, che in pochi minuti porta sul contrafforte nord-ovest del Monte delle Tane. Seguendo il segnavia 179 si piega decisamente a sinistra per rimontare il contrafforte. Poche centinaia di metri più avanti si trova un secondo bivio: si lasciano a destra i segnavia per proseguire a sinistra sul dorso del costone, che porta in breve alla cima del Monte delle Tane (1197 m; 1.30-1.45 ore da Cerignale).

Si ritorna indietro lungo il crinale, lasciando a destra la carrareccia per il Bivacco Monte delle Tane percorsa in salita e continuando dritti in direzione nord-ovest (segnavia 177). Con un breve saliscendi si aggira a destra il Monte Bellocchio, quindi si ritorna sul crinale, che si percorre in lieve discesa. Percorso un tratto quasi pianeggiante dove si trovano alcuni trespoli in legno, si riprende a scendere più ripidamente nel bosco a prevalenza di querce.
La discesa porta ad una marcata sella (935 m), che precede il boscoso Monte Zucchero. Seguendo i segnavia, si piega a destra lungo un ampio sentiero sconnesso che scende nella boscaglia. Attraversati alcuni rii, si riceve da destra una pista di ruspa, che si segue in ripida discesa. Ad un bivio si gira a destra lungo una diramazione che in breve esce dal bosco. Procedendo tra i campi a fianco di un muretto, si raggiunge il paese di Oneto (810 m).

Oneto ha origini molto antiche: un castrum di Oneto (oggi non più esistente) viene citato già in un documento del 972. La chiesa di Sant’Anna, che sovrasta il paese, risale al XVII secolo.

Lasciando a destra la chiesa, si attraversa una stradina asfaltata e si prosegue in discesa per viottoli tra le case. Seguendo i segnavia, si appoggia leggermente a destra, quindi si esce dal paese. Il sentiero procede sul ciglio di un profondo solco percorso da un rio, quindi raggiunge la strada che collega Oneto a Cerignale (quota 770 circa). Si segue l’asfalto verso destra per circa 1 km, attraversando un ponte e poi procedendo a mezza costa in dolce salita.
Si riprende quindi a sinistra il sentiero segnalato che scende nel bosco, poi contorna dall’alto una conca dove si trova una sorgente. Con una breve salita si valica un costone roccioso, subito a monte di un curioso spuntone costituito da brecce. Il sentiero riprende a scendere e guida in breve ad un costone roccioso serpentinitico, presso il traliccio di un elettrodotto, da cui si ha una bella vista su Cerignale. Un ultimo tratto tra prati e boschetti guida su una strada asfaltata. Scendendo a sinistra, si raggiunge in breve la strada provinciale immediatamente a valle di Cerignale; rimontandola verso destra si attraversa il paese e si ritorna al parcheggio (1.30-2 ore dal Monte delle Tane).

Il mulino di Pian dei Mulini a Cerignale
Il mulino di Pian dei Mulini a Cerignale (21 aprile 2024)
Il prato umido di Selvarezza
Il prato umido di Selvarezza (21 aprile 2024)
Il Bivacco Monte delle Tane
Il Bivacco Monte delle Tane (21 aprile 2024)
Scendendo dal Monte delle Tane: vista sul Monte Alfeo (a sinistra) e il Monte Cavalmurone
Scendendo dal Monte delle Tane: vista sul Monte Alfeo (a sinistra) e il Monte Cavalmurone (21 aprile 2024)
L'isolato paese di Oneto
L’isolato paese di Oneto (21 aprile 2024)
Spuntoni rocciosi tornando a Cerignale
Spuntoni rocciosi tornando a Cerignale (21 aprile 2024)

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