Passo della Scoglina – Sorgenti dell’Áveto – Monte Cáucaso – Passo della Scoglina
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 350 m circa
Tempo: 2.45 – 3.20 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2012
Si tratta di un percorso facile, bello e molto frequentato che raggiunge il Monte Cáucaso passando dalle Sorgenti dell’Áveto, poste in località Prato Lungo. Il primo tratto si svolge nella valletta superiore del torrente, che si trova praticamente in bilico sullo spartiacque principale; sul lato opposto la cresta precipita con alte pareti sulla valle del Torrente Málvaro. L’unico tratto che può presentare qualche difficoltà è l’entrata nella valletta sospesa dell’Acquapendente, dove bisogna prestare attenzione per via di alcuni passaggi lievemente esposti.
Accesso
a) Da Genova o Piacenza ci si porta a Montebruno seguendo la SS45. Da qui si imbocca la diramazione che sale a Barbagelata, poi scende in breve al Passo della Scoglina.
b) Da Genova o Lavagna si raggiunge Monleone, posto a metà della Val Fontanabuona. Qui si imbocca verso nord la strada che giunge a Favale di Málvaro, poi sale con numerosi tornanti al Passo della Scoglina (920 m).
Il Passo della Scoglina è una depressione rocciosa lungo lo spartiacque, scavata artificialmente per permettere il passaggio della strada provinciale che collega Monleone a Barbagelata e alla Val d’Áveto. Prima della realizzazione della provinciale, il valico non veniva utilizzato: da Favale di Málvaro la vecchia mulattiera per Barbagelata passava più a occidente, attraverso il Passo Volta; la via per la Val d’Áveto invece valicava più a est, presso il Passo di Pozzarelli.
Itinerario
Dal passo si imbocca una stradina sterrata che sale verso sud-ovest, segnalata da due pallini blu e tre punti rossi. Poco dopo la stradina diventa un sentiero che segue la cresta spartiacque scavalcando alcuni dossi poco marcati, con viste aeree sulla sottostante valle del torrente Málvaro, e raggiungendo in poco tempo la poco marcata insellatura detta Passo Volta (972 m). Da qui si piega a destra andando a raggiungere in breve il Torrente Áveto, che scorre in una poco marcata valletta. Si attraversa il torrente tre volte, poi si guada anche un suo affluente. Proseguendo ancora lungo la valletta del neonato torrente, si sbuca nella bella conca del Prato Lungo, dove si trovano le Sorgenti dell’Áveto (1040 m circa).
Il sentiero risale in breve ad una selletta, da cui piega a destra. Si rimonta un costone di rocce e arbusti, con bella vista sul Monte Cáucaso e sulla cascata formata dal Rio dell’Acquapendente. Ad un bivio si lascia a destra il segnavia “due pallini blu” per scendere a sinistra nel vallone sospeso dell’Acquapendente (attenzione alla leggera esposizione). Si entra nel bosco e, con un tornante, si raggiunge il corso d’acqua.
Quello del Rio dell’Acquapendente è un tipico caso di cattura fluviale. Infatti il detto rio era in origine il tratto iniziale del Torrente Áveto, ma l’erosione sul versante della valle del Torrente Málvaro ha fatto sì che il rio venisse “catturato” dal Torrente Málvaro stesso, che ora ne riceve le acque.
Si guada il rio e, dall’altro lato si incontra il sentiero segnalato con un triangolo rosso pieno proveniente da Cicagna. Lo si segue verso destra, prima con un breve tratto in piano accanto al ruscello, poi in salita in diagonale. Salendo ripidamente tra pini e faggi, si rimonta un poco individuato contrafforte, quindi si esce all’aperto e si guadagna la vetta del Monte Cáucaso (1250 m; 1.30 – 1.45 ore dal Passo della Scoglina).
Per effettuare un anello, si può scendere lungo l’ampia mulattiera che segue il costone occidentale della montagna, (segnavia: triangolo rosso pieno) giungendo in breve alla sella tra la cima principale e l’anticima ovest. Si piega a destra e si entra nel bosco, scendendo dolcemente; ci si porta quindi sulla cresta nord del Monte Càucaso e la si percorre in ripida discesa. Si giunge quindi al Passo di Stre Biurche (1109 m), dove si trova un crocevia. Si scende a destra (segnavia: due pallini blu) e ci si ricongiunge con il percorso dell’andata nei pressi del Prato Lungo.
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