Gruppo del Monte Maggiorasca

Nella mappa interattiva sono mostrati solamente cime e itinerari descritti nel sito. Cliccando sulle tracce dei sentieri si può visualizzare il link alla relazione dell’itinerario.

È il gruppo montuoso più vasto dell’intero Appennino Ligure, e ne comprende le cime più elevate. Si appoggia allo spartiacque principale per un tratto abbastanza breve, tra il Passo della Forcella e il Passo del Bocco, delimitando a nord e a est la marittima Valle Sturla; dallo spartiacque, in corrispondenza del Monte Nero, si dirama sul lato padano un importantissimo contrafforte che si sdoppia varie volte, andando a delimitare le valli Áveto, Trebbia, Nure, Arda, Ceno e Taro, e costituendo l’ossatura di tutta l’area montuosa.
La parte più elevata del massiccio, che si estende più o meno dallo spartiacque principale a sud fino alla testata della Val Nure a nord, è una delle aree di montagna appenninica più belle in assoluto. Nonostante la vicinanza del mare (che dal Monte Aiona dista solo una ventina di chilometri in linea d’aria), il paesaggio assume caratteristiche quasi nordiche: i fianchi delle montagne sono ricoperti da vastissime foreste di faggi e abeti, tra cui si nascondono ​pittoreschi laghetti naturali; nelle zone più elevate si trovano belle praterie di altitudine in cui crescono fiori tipici delle Alpi; negli stagni e nelle zone umide vivono relitti glaciali il cui areale di distribuzione oggi si spinge fino alla Scandinavia. Grazie alla vicinanza del mare, che contribuisce alla formazione di nebbie orografiche, queste montagne godono di una grande ricchezza d’acqua, che alimenta torrenti e fiumi limpidissimi. Essendo isolata nel cuore dell’Appennino, tutta la zona gode di un’economia montana ancora fiorente: in particolare i versanti inferiori dei monti sono mantenuti a pascolo per l’allevamento bovino, e riportano alla mente alcuni angoli delle Alpi svizzere e austriache.
​Tutte le vette più elevate (monti Aiona e Penna, Monte Maggiorasca, Monte Roncalla, Monte Rágola…) sono formate da cospicui affioramenti di ofioliti, rocce magmatiche che provengono da un’antichissima litosfera oceanica, molto resistenti all’erosione. Le montagne ofiolitiche si presentano quindi imponenti, rocciose e impervie, dall’aspetto alpino: altissime pareti anche verticali, accidentati costoloni e vertiginosi canaloni interrompono la continuità dei versanti, emergendo direttamente dalle vaste distese boscose. Queste grandi masse ofiolitiche poggiano su una cospicua formazione di flysch calcareo-marnosi, rocce sedimentarie bianchissime più facilmente erodibili; si nota benissimo la differenza tra gli alpestri monti ofiolitici e le vette calcaree, che, pur mantenendo una certa acclività dei versanti (e anche qualche parete rocciosa), si presentano più arrotondate, con cime erbose a forma di cupola.
Procedendo verso la pianura, il massiccio si allarga a ventaglio, andando a formare una vastissima zona di media montagna dalle caratteristiche abbastanza eterogenee. Questa zona si caratterizza per il graduale passaggio dalle rocce più resistenti dell’area più elevata alle estese formazioni argillose che costituiscono l’area collinare: le valli si ampliano, i greti dei torrenti si fanno larghi e ghiaiosi, i versanti diventano ampi e arrotondati, a pendenze relativamente basse, ogni tanto interrotti da formazioni calanchive. Come dispersi nel mare di argille, si elevano molti massicci isolati formati da rocce più resistenti all’erosione, siano esse sedimentarie (arenarie, flysch calcareo-marnosi, anche più raramente diaspri) o magmatiche (le solite ofioliti, in prevalenza peridotiti e basalti).
I massicci sedimentari (Monte Pelpi, Monte Barigazzo, Monte Dosso, Monte Carameto, Monte Osero…) sono in genere molto ampi, ripidi ma arrotondati, ogni tanto caratterizzati da curiose creste e pareti di rocce fittamente stratificate; i massicci ofiolitici (Monte Menegosa, Groppi di Lavezzera, Roccia Cinque Dita, Monte Capra, Monte Armelio…) si presentano a volte come enormi roccioni brunastri, severi, brulli e impervi, a volte come catene montuose di una certa vastità, che colpiscono per le loro forme aspre e selvagge anche a quote relativamente basse. Quest’area sfuma poi in un complesso reticolo di colline, ancora fittamente coltivate, che a sua volta digrada lentamente verso la pianura.
Una buona fetta della parte ligure del gruppo montuoso è compresa nel Parco Naturale Regionale dell’Áveto, che si estende per poco più di 3000 ettari e sconfina anche negli adiacenti massicci del Monte Ramaceto e del Monte Zatta.

Scheda tecnica

Limiti geografici: Passo della Forcella, Torrente Áveto, Fiume Trebbia, Pianura Padana, Fiume Taro, Torrente Tarola, Passo del Bocco, Torrente Mogliana, Torrente Sturla.
Catena montuosa di appartenenza: Appennino Ligure (Appennino).
Vetta più elevata: Monte Maggiorasca (1804 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 2290 kmq.

Vette principali

Nome Quota Difficoltà
Monte Bregaceto 1173 E
Monte Aiona 1701 E
Monte Penna 1736 E
Monte Trevine 1661 E
Groppetto 1329 EE
Groppo 1347 E
Monte Orocco 1372 T
Monte Pelpi 1481 E
Monte Tomarlo 1602 EE
Monte Maggiorasca 1804 E
Monte Bue 1781 E
Monte Nero 1752 E
Monte Roncalla 1686 E
Groppo Rosso 1597 E
Monte di Mezzo 1325 T
Monte Crociglia 1578 T
Monte Carévolo 1552 E
Monte Capra 1308 E/EE
Monte Rágola 1712 E
Monte Menegosa 1360 EE
Monte Carameto 1318 T

Galleria

Elenco completo degli itinerari

  1. Passo della Forcella – Passo delle Lame – Passo Prè de Lame – Monte Aiona (E)
  2. Farfanosa – Villa Cella – Passo delle Rocche – Pietre Marce – Farfanosa (E)
  3. Campori – Temossi – Lago di Giacopiane – Monte Bregaceto (E)
  4. Bertigaro – Lago di Giacopiane – Passo Prè de Lame – Monte Aiona (E)
  5. Anello della Foresta delle Lame (E)
  6. Lago delle Lame – Cascata della Ravezza (E)
  7. Lago delle Lame – Passo Prè de Lame – Monte Aiona – Foresta delle Lame – Lago delle Lame (E)
  8. Cerisola – Passo del Cerighetto – Monte Aiona – Passo Prè de Lame – Cerisola (EE)
  9. Grámizza – Amborzasco – Passo della Spingarda – Monte Aiona (E)
  10. Passo dell’Incisa – Passo della Spingarda – Monte Aiona (E)
  11. Anello dei monti Cantomoro e Nero (E)
  12. Passo del Ghiffi – Passo dei Porcelletti – Passo dell’Incisa – Monte Penna (E)
  13. Rifugio Casermette del Penna – Monte Penna – Passo dell’Incisa – Rifugio Casermette del Penna (EE)
  14. Grámizza – Amborzasco – Rifugio Casermette del Penna – Monte Penna (EE)
  15. Passo del Chiodo – la Nave – Monte Penna (EE)
  16. Rifugio Faggio dei Tre Comuni – Monte Trevine – Monte Penna – Passo dell’Incisa – Rifugio Faggio dei Tre Comuni (EE)
  17. Mazzi – Torre Piezometrica – Passo dell’Incisa – Monte Penna (E)
  18. Santa Maria del Taro – Rifugio Faggio dei Tre Comuni – Monte Trevine – Monte Penna (EE)
  19. Passo della Tabella – il Groppo (E)
  20. Passo della Tabella – Monte Orocco (T)
  21. Montevaccà – Monte Pelpi (E)
  22. Anellino del Groppo della Rocca di Varsi (T o EE)
  23. Passo del Tomarlo – Monte Tomarlo (EE)
  24. Passo del Tomarlo – Monte Maggiorasca (E)
  25. Pian Pend​ini – Canale dell’Acquapendente – Croce Martincana – Pian Pendini (EE) 
  26. SP654 – Rocca del Prete – Monte Maggiorasca – Prato della Rocca – SP654 (E)
  27. Allegrezze – Passo della Lepre – Monte Maggiorasca (E)
  28. Rocca d’Áveto – Canale Martincano – Monte Maggiorasca (EE)
  29. Santo Stefano d’Áveto – Rocca d’Áveto – Prato della Cipolla – Monte Maggiorasca – Lago Riane – Santo Stefano d’Áveto (E)
  30. Rocca d’Áveto – Passo della Roncalla – Groppo delle Ali – Monte Bue – Rocca d’Áveto (E)
  31. Passo dello Zovallo – Monte Nero – Monte Bue – Lago Nero – Passo dello Zovallo (EE)
  32. Selva – Bivacco Sacchi – Monte Bue – Lago Nero – Rifugio Lago Nero – Selva (E)
  33. Selvola – Prato Grande di Monte Nero – Monte Bue (E)
  34. SP654 – Prato Grande – Monte Nero – Tana di Monte Nero – SP654  (EE) 
  35. Rocca d’Áveto – Groppo Rosso – Monte Roncalla – Rifugio Astass – Rocca d’Áveto (E)
  36. Santo Stefano d’Áveto – Groppo Rosso – Monte Roncalla – Passo del Bocco – Santo Stefano d’Áveto (E)
  37. Santo Stefano d’Áveto – Passo del Bocco – Valle Tribolata – Passo Crociglia (E)
  38. Sentiero attrezzato “A. Ferrari” al Monte Roncalla (EEA I 2)
  39. Passo Crociglia – Monte Roncalla – Groppo Rosso – Valle Tribolata – Passo Crociglia (E/EE)
  40. Torrio – Passo Crociglia – Monte Crociglia (T/E)
  41. Rifugio Stoto – Monte Crociglia – Passo Crociglia – Rifugio Stoto (T/E)
  42. Passo Crociglia – Passo Cantone – Monte Carévolo (T/E)
  43. Fontana di Coli – Monte Sant’Agostino – Monte Capra (E/EE)
  44. Gavi – Monte Sant’Agostino – Monte Capra – Poggio Vaccari – Gavi (E/EE) 
  45. Passo dello Zovallo – Monte Rágola – Prato Grande – Passo dello Zovallo (E/EE)
  46. Ferriere – Canadello – Lago Moo – Lago Bino – Prato Grande – Monte Rágola (E)
  47. Passo Pianazze – Roccia Cinque Dita (E)
  48. Passo Linguadà – Passo Menegosa – Monte Menegosa (EE)
  49. Passo del Pelizzone – Monte Carameto (T)