Rapallo – Pian dei Merli – Monte Pegge

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 790 m circa
Tempo: 2.15 – 2.45 ore
Ultima ricognizione: Dicembre 2016

Percorso logico ed elegante, che rimonta integralmente il contrafforte meridionale del Monte Pegge, partendo dal centro di Rapallo.

Accesso

In treno fino alla stazione ferroviaria di Rapallo (2 m).

L’origine del toponimo è ancora incerta. Alcuni dicono che si riferisca alla coltura delle rape, altri lo fanno derivare dal latino rea palus, cioè “palude malsana”, termine che indicava il terreno paludoso alla foce del Torrente Boate, dove ora sorge la città. Un’ultima interpretazione fa risalire il toponimo al termine gotico rappa, cioè “ruga”, in riferimento alle morfologie accidentate dei monti retrostanti.

Itinerario

Il percorso è segnalato con un cerchio rosso sbarrato. Utilizzando il sottopasso della stazione ferroviaria, si esce sul lato monte dei binari, in via Bolzano. Subito a sinistra dell’uscita del sottopasso s’imbocca salita Sant’Agostino, che sale ripida tra condomini, poi piega a sinistra e si restringe trasformandosi in creusa e affacciandosi sulla conca dove sorge il cimitero di Rapallo. Saliti alcuni gradini, si gira a sinistra e si effettua una breve discesa, poi ci si innalza in diagonale fino a guadagnare un costone. Il viottolo, prima cementato e poi asfaltato, rimonta il crinale tra case e orti; ad un crocevia si va dritti e, con una rampa ripida, si raggiunge la Cappella di Sant’Agostino (110 m).
Sulla destra della cappelletta, s’imbocca una stradina che presto si trasforma nuovamente in mulattiera. Alternando tratti cementati, asfaltati e scalinati, si sale lungamente tra terrazze con ulivi, sul versante orientale del costone. Ritornati sul crinale, s’incrocia una stradina asfaltata, quindi si riprende la mulattiera che sale con alcune svolte tra case isolate. Aggirato un dosso sul lato occidentale, si guadagna nuovamente il filo del contrafforte e lo si rimonta fiancheggiando un muro.

Con una brevissima deviazione a destra si può raggiungere la cappella della Madonna Nera (256 m), posta sul culmine del dosso appena aggirato.

Si passa accanto ad una casa, poi si effettua una ripida rampa superando un traliccio e si confluisce in un’altra stradina asfaltata (località Ca’ Vecchia; 289 m). Si segue la rotabile per alcune decine di metri, poi si riprende sulla destra il sentiero segnalato. S’incontra presto un bivio, dove si va a sinistra: il sentiero tocca un serbatoio dell’acqua e prosegue lungo il contrafforte, alternando salite ripide a tratti quasi pianeggianti. A quota 400 circa il costone si esaurisce e il sentiero piega a sinistra, tagliando lungamente in diagonale a mezza costa.
Scavalcato un altro costone si gira a destra e, subito oltre un lastrone inclinato, si trova un bivio poco evidente. Si va a sinistra e si procede con lievi saliscendi in un castagneto, aggirando ad ovest il Monte delle Pozze e la Punta di Serrato. Lasciata a sinistra una diramazione segnalata con tre punti rossi, che scende a San Quirico d’Assereto, si contorna una radura e si ritorna sul crinale presso il Pian dei Merli (o Passo di San Quirico; 548 m).

Sulla destra si stacca una bella mulattiera segnalata con tre punti rossi, che taglia in piano il versante sud-est del Monte Pegge guidando in 20-25 minuti al Passo della Crocetta.

Il sentiero segnalato con il cerchio rosso sbarrato prosegue dritto lungo il crinale, tra boscaglia e arbusti. Scavalcato un dosso con un breve saliscendi, ci si sposta sul versante occidentale e si doppia un contrafforte secondario. Con una ripida rampa in diagonale ci si riporta sul filo di cresta e lo si segue, tra erba, alberi e rocce affioranti. Si risale un lastrone roccioso che richiede l’uso delle mani, poi si effettuano le ultime ripide svolte tra arbusti invadenti e si raggiunge il Rifugio Margherita. Sulla sinistra del rifugio, una breve rampa scalinata porta infine in vetta al Monte Pegge (773 m).

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