Alpi del Chambeyron

Nella mappa interattiva sono mostrati solamente cime e itinerari descritti nel sito. Cliccando sulle tracce dei sentieri si può visualizzare il link alla relazione dell’itinerario.

Si tratta del massiccio più meridionale delle Alpi Cozie, e uno dei settori montuosi più suggestivi e pittoreschi dell’intero arco alpino occidentale. Ne fanno parte il cospicuo tratto di spartiacque che si trova tra il Colle della Maddalena e il Col Longet, e, non meno importanti, due grandi dorsali che si spingono sul lato italiano della catena. La prima dorsale si dirama dal nodo del Monte Vanclava: nel primo tratto divide la Val Màira dalla Valle Stura di Demonte; in seguito si divide in due tronconi che abbracciano la piccola Val Grana. La seconda dorsale prende origine dal Monte Maniglia, e corre verso est a separare la Val Màira dalla Val Varàita. Entrambe le dorsali ospitano alcune delle vette più caratteristiche del gruppo montuoso.
Il settore meridionale del massiccio, che confina con le adiacenti Alpi Marittime, è costituito da imponenti successioni di rocce sedimentarie, in particolare calcari e dolomie. Il paesaggio è modellato di conseguenza, e il contrasto tra i due settori alpini è particolarmente evidente: i valloni cupi e profondi delle Marittime lasciano spazio a versanti generalmente più aperti e più solari. Il carsismo si fa, insieme al glacialismo, il principale agente modellante del territorio: troviamo vasti altopiani, valli secche, doline anche di dimensioni enormi, che si alternano alle tipiche forme glaciali (morene, valloni a “U”, valli sospese e laghetti naturali).
Il settore più elevato del massiccio è costituito dal vero e proprio gruppo dello Chambeyron, che si allunga lungo lo spartiacque principale alpino. Le due vette più elevate del gruppo (il Brec e l’Aiguille de Chambeyron), imponenti castelli rocciosi, sovrastano giganteschi e desolati valloni sospesi, lontanissimi dalle ultime tracce di civiltà. Tra le pieghe delle montagne si nascondono pittoreschi laghetti naturali, e dalle grandi pareti precipitano spettacolari cascate. L’Aiguille de Chambeyron, con i suoi 3412 metri, è la cima più alta delle Alpi a sud del Monviso.
​Questa parte elevata si spinge verso sud fino al sottogruppo del Monte Oronaye, un altro imponente ed isolato castellaccio roccioso dall’aspetto dolomitico; dal Monte Feuillas, che si trova proprio accanto all’Oronaye, si diparte la grande dorsale spartiacque tra Màira e Stura di Demonte.
Lo spartiacque tra le due valli è costituito per lo più da grandi altopiani e dorsali erbose, da cui emergono le cime più importanti: il Monte Cassorso, il Monte Scaletta, il Monte Oserot e, la più importante, la gigantesca Rocca la Meja, che assomiglia ad un’enorme cattedrale di roccia. Gli altopiani si affacciano spesso direttamente sul solco principale della Valle Stura di Demonte con enormi bastionate di roccia: le Barricate, il Monte Bersaio e il Monte Nebiùs sono le più notevoli. Verso la Val Màira l’orografia si presenta più complicata, con un susseguirsi di profondi valloni boscosi che si inabissano verso l’asse principale. Procedendo verso est la dorsale si abbassa gradualmente, poi si divide in due contrafforti gemelli che racchiudono la Val Grana, la più piccola valle delle Alpi Cozie. Queste montagne si presentano meno selvagge e più arrotondate, dalla morfologia prealpina; le quote delle vette più alte si aggirano tra i 2000 e i 2500 metri. Per questo si tratta di luoghi perfetti per camminate autunnali o primaverili, quando le vette più alte sono inagibili ai normali escursionisti causa innevamento abbondante o presenza di pericolosi tratti ghiacciati.
La parte settentrionale del gruppo montuoso, comprendente la dorsale tra Màira e Varàita e il piccolo gruppo del Mongioia, è prevalentemente intagliata nei calcescisti ofiolitiferi: si tratta di rocce metamorfiche, originatesi a partire da sedimenti di mare profondo, che ospitano al loro interno piccoli brandelli di litosfera oceanica; queste rocce preludono al grande blocco ofiolitico del Monviso, posto sull’altro versante della Val Varàita. In questa zona si trovano altre vette caratteristiche, molto amate e frequentate da escursionisti ed alpinisti: il Pelvo d’Elva, il Monte Chersogno, la Rocca la Marchisa, il Mongioia e il Monte Salza solo per nominare i più conosciuti. Il grande contrafforte divisorio tra le due valli non perde interesse neanche nella sua parte prealpina, dove si trovano il panoramico Monte San Bernardo, affacciato sulla pianura, e i caratteristici funghi di roccia detti “Ciciu del Villar”.

Scheda tecnica

Limiti geografici: Colle della Maddalena, l’Ubayette, l’Ubaye, Col Longet, Torrente Varáita di Chianale, Torrente Varáita, Pianura Padana, Fiume Stura di Demonte.
Catena montuosa di appartenenza: Alpi Cozie (Alpi).
Vetta più elevata: Aiguille de Chambeyron (3412 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 1380 kmq.

Accessi ai rifugi

Bivacco Barenghi – dal Rifugio Campo-Base
Bivacco Boerio – da Pontechianale
Bivacco Bonelli – dalle Sorgenti della Màira
Bivacco Olivero – da Chianale
Rifugio Stroppia – dal Rifugio Campo-Base

Vette principali

Nome Quota Difficoltà
Monte Scaletta 2840 EE
Monte Viraysse 2838 EE
Tête de la Frema 3142 E/EE
Rocca la Marchisa 3074 EE
Monte San Bernardo 1625 E
Mongioia / Bric de Rubren 3340 EE
Monte Salza 3328 EE

Galleria

Elenco completo degli itinerari

  1. Vallone di Unerzio – Colle della Scaletta – Monte Scaletta – Bivacco Due Valli – Colletto Vittorio – Vallone di Unerzio (EE) 
  2. Sorgenti del Màira – Lago Visàisa – Bivacco Bonelli – Lago d’Apsoi (E) 
  3. Bivacco Bonelli – Colle delle Munie – Lac de la Reculaye – Monte Viraysse (EE)
  4. Rifugio Campo-Base – Rifugio Stroppia – Lago Niera – Bivacco Barenghi (E) 
  5. Bivacco Barenghi – Tete de la Frema (E/EE) 
  6. Sant’Anna di Bellino – Costa Sturana – Rocca la Marchisa – Colle di Vers – Sant’Anna di Bellino (EE)
  7. Santuario di Valmala – Colle di Valmala – Monte San Bernardo – Santuario di Valmala (E)
  8. Pontechianale – Passo di Fiutrusa – Bivacco Boerio (EE)
  9. Bivacco Boerio – Mongioia (E/EE) 
  10. Bivacco Boerio – Monte Salza (EE)
  11. Chianale – Lago Bleu – Bivacco Olivero – Laghi Bes (E)
  12. Bivacco Olivero – Col Longet – Passo di Salza – Bivacco Boerio (EE)

Curiosità e altri siti d’interesse

  1. Ciciu del Villar