ANTIAPPENNINO

Con la denominazione di “Antiappennino” non si intende una catena montuosa unica e dai limiti geografici ben definiti: si tratta semplicemente di una serie di gruppi montuosi che fanno parte dell’Appennino, ma rimangono periferici rispetto alla catena principale, in genere separati da essa mediante ampie depressioni tettoniche. La maggior parte dei rilievi antiappenninici sorge sul versante tirrenico della catena montuosa; sul lato adriatico solo il Gargano e le Murge possono essere considerati massicci antiappenninici.
Si tratta quindi di un insieme estremamente eterogeneo di massicci isolati; si passa dai paesaggi morbidi della Toscana centrale (ad esempio Colline Metallifere e Monti del Chianti) alle vette aride e rocciose dei Monti Lepini e dei Monti Aurunci; dai giganteschi edifici vulcanici laziali, toscani e campani (l’Amiata, i Monti Volsini, i Monti Cimini, i Colli Albani, il Vulcano di Roccamonfina e il Vesuvio solo per nominare i più importanti) agli sconfinati tavolati calcarei pugliesi (Murge e Gargano, appunto). Le quote si mantengono sempre piuttosto modeste, con qualche eccezione: il Monte Amiata supera i 1700 metri ed è la vetta più alta dell’intero Antiappennino, e i monti Lepini e Aurunci vanno oltre i 1500 metri di quota.
Insomma, si tratta di gruppi periferici dal punto di vista geografico ma non dal punto di vista turistico: i nomi che ho appena elencato sono ben più noti e frequentati di molte montagne appartenenti all’Appennino propriamente detto.

Elenco dei gruppi montuosi