Valico di Trensasco – Forte Diamante

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 268 m
Tempo: 0.50 – 1 ora
Ultima ricognizione: Maggio 2014

È la via più breve per raggiungere il Forte Diamante: si rimonta la ripida ma panoramica cresta nord dell’omonimo monte per frequentate tracce di sentiero.

Accesso

a) Dalla stazione ferroviaria di Genova Brignole ci si porta a Piazza Manin con l’autobus n. 36. Poco sopra c’è la stazione di partenza del “trenino” di Casella: lo si prende e si scende a Trensasco.
b) Si esce al casello di Genova Est, poi si risale la Val Bisagno. Giunti in località San Gottardo si imbocca a sinistra la strada che sale a Trensasco e al Valico di Trensasco (392 m).

Itinerario

Si segue il segnavia “tre pallini rossi”. Trascurando l’ampia mulattiera dell’acquedotto di Val Noci, si imbocca un sentierino sulla destra, che risale decisamente una costola boscosa, raggiungendo una radura pianeggiante. Si prosegue lungo la ripida cresta boscosa, che a tratti si apre offrendo bei panorami, poi si scavalca un dosso e si scende ad una selletta erbosa ai piedi della piramide terminale del Monte Diamante (quota 550 circa). Trascurando il sentiero che taglia in piano verso il Colle del Diamante, si prosegue lungo il filo di cresta, ora erboso e panoramicissimo; risalito l’ultimo ripidissimo spallone si raggiunge il Forte Diamante (660 m), posto in vetta al monte omonimo.

Il forte venne costruito tra il 1756 e il 1758, primo baluardo difensivo di Genova contro gli attacchi provenienti da nord; fu soggetto ad un noto assedio nel 1800, quando Genova era in mano ai francesi di Napoleone ed era attaccata dagli austriaci. Da fine Ottocento cessò l’importanza strategica del forte, che andò incontro ad un inesorabile declino a causa di abbandono, crolli e saccheggi.

Verso l'ultima salita per il Forte Diamante
Verso l’ultima salita per il Forte Diamante (17 maggio 2014)
Panorama dal Forte Diamante verso l'alta Val Bisagno
Panorama dal Forte Diamante verso l’alta Val Bisagno (15 gennaio 2012)

Torna a: Nodo della Scoffera