Nodo del Monte Saccarello

Nella mappa interattiva sono mostrati solamente cime e itinerari descritti nel sito. Cliccando sulle tracce dei sentieri si può visualizzare il link alla relazione dell’itinerario.

Si tratta di un gruppo montuoso molto vasto, ma ben delimitato e abbastanza omogeneo. Comprende il breve tratto di spartiacque tra il Colle di Nava e il Passo di Tanarello, e i lunghi contrafforti secondari che delimitano le principali valli del ponente ligure: Arroscia, Impero, Argentina e Nervia. Sulla carta, quest’area montuosa ha una forma quasi perfettamente triangolare: la base del triangolo coincide con la costa ligure, e il vertice opposto si trova sul Monte Saccarello, massima vetta della Liguria.
Ad ovest del Colle di Nava, lo spartiacque si presenta ondulato e non particolarmente elevato, formando il piccolo sottogruppo dei Prati di Cosio. Queste montagne, poco note e poco frequentate, sporgono sulla Val Tànaro con imponenti pareti rocciose, che formano ambienti selvaggi, spettacolari e abbastanza appartati. Oltre il Colle San Bernardo di Mendàtica la catena alpina supera i 2000 metri di quota con il crinale della Cima Garlenda, del Monte Frontè e del Monte Saccarello. Da questo imponente anfiteatro montuoso prendono origine due contrafforti principali, che poi si diramano numerose volte delimitando le varie vallate del versante marittimo.
Il contrafforte più orientale si diparte dal Monte Frontè e si dirige verso sud-est, separando la Valle Arroscia dalla Valle Argentina; poi si divide ulteriormente per racchiudere la Valle Impero e le vallette di Cervo, Andora e Alassio. Si tratta di una catena montuosa abbastanza uniforme, intagliata in bianchissime rocce calcareo-marnose, che presenta lunghe file di cime in prevalenza erbose; la morfologia del territorio, più che le vicine aree alpine, ricorda molto alcune zone dell’Appennino Ligure dove affiorano analoghe formazioni rocciose.
​Grazie alle ampie praterie, queste montagne sono ancora oggi sfruttate come pascolo, in modo molto più massiccio rispetto ad altre aree della Liguria. Le zone coperte da boschi sono relativamente poche; tra queste si segnala la vallata di Rezzo, dove sorge una delle più belle faggete del ponente ligure. Purtroppo, nella zona più prossima alla costa, i frequenti incendi lasciano crescere solo una macchia un po’ disordinata e sacrificata, che in molti luoghi ha soppiantato le leccete, le pinete e le tipiche essenze della macchia mediterranea.
Il contrafforte occidentale prende origine proprio dal Monte Saccarello, e si dirige verso sud, separando la Valle Argentina dalla Val Roia. Nel primo tratto, si trova una serie di vette ancora superiori ai 2000 metri di quota; questa zona assume, nonostante la vicinanza del mare, caratteristiche veramente alpestri. I fianchi delle montagne sono ammantati da maestosi boschi di larici e abeti, da cui emergono impressionanti pareti rocciose calcaree; i monti Toraggio e Pietravecchia distano solo una ventina di chilometri dalla costa, ma ricordano davvero da vicino alcune aree delle Dolomiti o delle Alpi austriache. Presso il Monte Grai, anche questo contrafforte si sdoppia, per racchiudere la breve Val Nervia; le diramazioni che proseguono verso il mare formano massicci di una certa importanza, come il Monte Ceppo, il Monte Bignone (la montagna di Sanremo) e l’Arpetta.
Tutta l’area più elevata del gruppo montuoso  cioè i crinali che vanno dal Monte Mònega al Monte Toraggio, passando per il Saccarello  sono inclusi nel Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, previsto dalle leggi regionali già nel 1995, ma finalmente diventato realtà nel 2007.

Scheda tecnica

Limiti geografici: Colle di Nava, Torrente Arroscia, Fiume Centa, Mar Ligure, Fiume Roia, la Lévensa, Passo Tanarello, Torrente Tànarello, Fiume Tánaro, Rio di Nava.
Catena montuosa di appartenenza: Alpi Liguri (Alpi).
Vetta più elevata: Monte Saccarello (2201 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 1240 kmq.

Vette principali

Galleria

Elenco completo delle escursioni

  1. Nava – Colle di Nava – Colla dei Boschetti – Poggio dell’Allodola – Nava (E)
  2. Colla dei Boschetti – Madonna dei Cancelli – Cima dei Prati di Cosio – Poggio dell’Allodola – Colla dei Boschetti (E)
  3. Pian Laiardo – Ponte Schiarante – Tana Cornarea (EE)
  4. Albenga – Via Iulia Augusta – Santa Croce – Monte Bignone – Albenga (E)
  5. Alassio – Punta di Vegliasco – Vegliasco – Alassio (E)
  6. Andora – Castello – Colla Micheri – Capo Mele – San Damiano – Andora (T)
  7. San Giovanni (Andora) – Passo Chiappa – Passo del Merlo – Monte Ceresa – Pizzo d’Evigno (E)
  8. Imperia Oneglia – Costa d’Oneglia – Passo Grillarine – Pizzo d’Evigno (E)
  9. Passo del Ginestro – Passo di San Giacomo – Pizzo Montin – Pizzo d’Evigno (E)
  10. Imperia Oneglia – Colla Bassa – Monte Acquarone – Passo delle Ville – Passo Coppetti (E)
  11. Passo di Carpasio – Monte Moro – Passo delle Tavole – Passo di Vena – Monte Faudo (E)
  12. Passo Coppetti – Passo di Villatalla – Monte Moro (E)
  13. Dolcedo – Lécchiore – Laghetti di Lécchiore – Bellissimi – Dolcedo (T/E)
  14. Santa Brigida – Passo Bastia – Monte Faudo (E)
  15. Taggia – Castellaro – San Salvatore – Monte Faudo (E)
  16. Colla d’Oggia – Monte Grande – Monte Fenàira – Passo della Teglia – Colla d’Oggia (E)
  17. Mendàtica – Cascate dell’Arroscia – Poilarocca – Case Pian del Lago – Mendàtica (E) 
  18. Colle San Bernardo di Mendàtica – Cima Garlenda – Monte Frontè (E) 
  19. Mònesi di Triora – Passo di Garlenda – Monte Saccarello (E)
  20. Il Pin – Monte Collardente – Bassa di Sanson – il Pin (E)
  21. Colla Melosa – Rifugio Grai – Monte Grai (E) 
  22. Colla Melosa – Passo della Valletta – Monte Pietravecchia (T/E)
  23. Sanremo – Croce della Para – Monte Bignone (E)
  24. Seborga – Monte Caggio – Colle Termini di Baiardo – Monte Bignone (E)
  25. Bordighera – Sasso di Bordighera – Seborga (T)
  26. Margheria dei Boschi – Punta dell’Arpetta – Testa d’Alpe – Margheria dei Boschi (E)
  27. Terre Bianche – Monte Baraccone (E)