Prato – San Martino di Struppa – Monte Alpesisa – Gola di Sisa – Prato

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 900 m circa
Tempo: 5 – 6 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Gennaio 2017

Bel percorso ad anello per salire sul Monte Alpesisa partendo dalla Val Bisagno; in salita si segue integralmente il costolone meridionale della montagna, ripido e faticoso ma molto panoramico, mentre in discesa si effettua un giro più lungo passando per la Gola di Sisa. L’itinerario può essere notevolmente abbreviato arrivando a San Martino di Struppa in automobile o in bus.

Accesso

a) Dalla stazione di Genova Brignole ci si porta in Viale Duca d’Aosta, dove si prende l’autobus 13. Si scende alla prima fermata di Prato, davanti alla chiesa (89 m).

Per raggiungere San Martino di Struppa, si deve invece scendere a Molassana, da cui si prende l’autobus n. 479.

b) In automobile, dal casello di Genova Est si risale la Val Bisagno fino a Struppa, dove si imbocca a sinistra la diramazione che sale a San Martino.

Salita

Il sentiero è stato segnalato dalla FIE con due rombi rossi pieni. Poco a valle rispetto alla chiesa di Prato si imbocca Via Benedetto da Porto; poco dopo la si abbandona per continuare dritti su una creusa mattonata che sale dritta tra le case. Si trascura una strada asfaltata, poi si gira a sinistra; quando la creusa diventa asfaltata si imbocca a destra salita inferiore San Cosimo di Struppa. Ad un bivio si va dritti, poi si incontra una strada asfaltata, da seguire verso destra fino ad un tornante. Qui si imbocca a destra una diramazione, ma dopo poche decine di metri la si abbandona per girare a sinistra una creusa mattonata (salita San Cosimo di Struppa), che sale con vari gradini prima tra gli alberi, poi tra le case, sbucando sulla strada asfaltata poco sotto alla chiesa di San Cosimo di Struppa (215 m).

La frazione di San Cosimo era sede di un ospitale, cioè un punto di ricovero per chi percorreva l’antica mulattiera che collegava la Val Bisagno alla Valle Scrivia attraverso la Gola di Sisa.

Si attraversa la strada, poi si sale per mulattiera accanto alla chiesa riprendendo la strada poco sopra. La si attraversa nuovamente e, tagliando dritti, si imbocca una stradina asfaltata che poco sopra si congiunge con la rotabile principale, che si riattraversa. Oltre una breve scalinata si imbocca a destra una creusa che sale in diagonale tra case ed orti. Seguendo salita San Martino di Struppa si attraversa la strada principale altre due volte, poi si sale più direttamente in diagonale fino alla chiesa di San Martino di Struppa (357 m).
Si imbocca salita Gave, una stradina asfaltata che, oltrepassata una fonte, giunge ad un bivio. Lasciando a sinistra il segnavia “croce rossa”, si prende a destra via Borgano, che taglia verso est con brevi saliscendi tra case isolate e boscaglia. Superato un gruppetto di case (località la Croce), la stradina svolta bruscamente a sinistra; la si abbandona imboccando una mulattiera acciottolata che, con una svolta, si porta ad una selletta erbosa (quota 410). Qui si abbandona la mulattiera principale, indicata dal segnavia “cerchio rosso sbarrato” e diretta a Canate, e si devia a sinistra seguendo i due rombi rossi. Il sentierino piega a destra e sale in diagonale fino ad un bivio poco evidente; qui bisogna piegare bruscamente a sinistra, portandosi sul contrafforte meridionale del Monte Alpesisa.
Lo si risale direttamente sul filo, seguendo la traccia di un metanodotto che si innalza decisamente nel bosco passando accanto a due case diroccate. Con faticosa salita si superano alcune rampe molto ripide, mentre il panorama inizia ad aprirsi sulla Val Bisagno. Più in alto il contrafforte si addolcisce; bisogna seguirne fedelmente il filo, trascurando le tracce di bestiame che si staccano sui due versanti. Scavalcati alcuni dossi erbosi, si giunge sul panoramico Monte Pian di Croce (778 m).

Non è una vera e propria vetta, ma piuttosto un lungo tratto pianeggiante del contrafforte, che a monte si salda direttamente al pendio terminale del Monte Alpesisa.

Si percorre il lungo tratto di cresta pianeggiante, poi si attacca l’ultima salita, affrontando una ripida rampa che conduce su uno spallone erboso. Trascurando un sentiero che si stacca a sinistra, si prosegue lungo il ripidissimo contrafforte; superati alcuni gradini ed elementari roccette, si sbuca sulla cresta sommitale del Monte Alpesisa (984 m; 2.30 – 3 ore da Prato), che si percorre fino alla croce di vetta.

Discesa

Giunti all’estremità nord-occidentale della cresta sommitale, si inizia a scendere verso nord per un ripido sentiero non segnalato. Presto il sentierino entra nel bosco e raggiunge velocemente il tracciato dell’Alta Via dei Monti Liguri, proveniente dal Passo della Scoffera e diretto a Creto. Si segue verso sinistra l’AVML, scendendo dolcemente tra alberi e rocce, quindi si sbuca all’aperto presso lo stretto valico della Gola di Sisa (728 m).

È una marcata sella posta tra i monti Cornua e Alpesisa, in una zona di argilliti rossastre (“argilliti di Montoggio”). Queste argilliti sono più erodibili rispetto ai circostanti calcari marnosi, e a questo si deve la presenza di un valico così incavato.

Si abbandona l’AVML, che scende verso Creto, e si piega a sinistra lungo la mulattiera segnalata con una croce rossa. Nel primo tratto si costeggia una recinzione, quindi si attraversano due cancelli del pascolo e si prosegue in discesa, addentrandosi nel vallone del Rio Torbido; in alcuni tratti la mulattiera è sostituita da una stradetta cementata. Scendendo in diagonale sul lato sinistro idrografico del vallone, si passa accanto ad una casa isolata, quindi si raggiunge un’ampia sella erbosa (quota 440) posta tra il contrafforte sud del Monte Alpesisa e il piccolo rilievo del Monte Bastia.
Tralasciando le due stradine che si dipartono a sinistra e a destra, si continua dritti lungo la mulattiera segnalata, che si infila nella boscaglia e passa accanto ad una fonte. Presto si raggiunge una stradina asfaltata (salita Gave), che si segue verso destra in discesa oltrepassando un gruppetto di case (località Casa Vecchia; 408 m). Continuando lungo la stradina ci si ricongiunge al percorso dell’andata poche decine di metri a monte rispetto a San Martino di Struppa; si ritorna quindi al punto di partenza seguendo il percorso già effettuato in salita.

Panorama verso Genova e il mare dal Monte Pian di Croce
Panorama verso Genova e il mare dal Monte Pian di Croce (17 maggio 2014)
Percorrendo il Monte Pian di Croce, verso il Monte Alpesisa
Percorrendo il Monte Pian di Croce, verso il Monte Alpesisa (3 gennaio 2017)
Panorama dalla vetta verso il Monte Bano; sullo sfondo l'Ántola
Panorama dalla vetta verso il Monte Bano; sullo sfondo l’Ántola (3 gennaio 2017)
La croce di vetta del Monte Alpesisa
La croce di vetta del Monte Alpesisa (17 maggio 2014)
Il Lago di Val Noci visto dalla Gola di Sisa
Il Lago di Val Noci visto dalla Gola di Sisa (17 maggio 2014)

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