Passo di Fregarolo – Passo del Fante – Passo di Értola – Montarlone

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 580 m circa
Dislivello in discesa: 280 m circa
Tempo: 2.45 – 3.15 ore
Ultima ricognizione: Dicembre 2016

Interessantissimo percorso di crinale tra le valli Trebbia e Áveto, tra ambienti rupestri e maestose faggete. Meta dell’escursione è la panoramicissima cima del Montarlone, che si eleva solitario a guardia di un’ampia zona pressochè disabitata. Con brevi deviazioni si possono raggiungere però anche le altre cime del crinale: il Monte Castello del Fante, il Monte Gifarco e la Rocca Bruna.

Accesso

a) A piedi da Barbagelata.
b) Da Genova o Piacenza si segue la SS45 fino a Loco, in val Trebbia, da cui si sale a Fontanigorda e si prosegue verso Cabanne, salendo al Passo di Fregarolo.
c) Da Chiavari si sale a Borzonasca e al Passo della Forcella scollinando in Val d’Áveto. Giunti a Cabanne si sale a sinistra per Fontanigorda fino al Passo di Fregarolo (1203 m).

Itinerario

Fino al Passo di Vallersone si segue il segnavia “cerchio giallo pieno”. Si imbocca un sentiero che sorpassa una cappelletta e inizia a salire sempre mantenendosi sul filo di cresta e sorpassando due dossi successivi. Con una rampa più ripida in un tratto di bosco diradato, si scavalca la poco pronunciata vetta del Monte Garba (1328 m), coperta dagli alberi. Si scende sempre in cresta, prima ripidamente poi dolcemente tra i faggi fino alla sella tra i monti Garba e Castello del Fante (quota 1268), dove si piega a destra lungo un sentiero che taglia in piano il versante sud-est di quest’ultimo. Superato un breve tratto dal fondo roccioso, il sentiero corre nel bosco con brevi saliscendi per superare alcune vallecole.
Lasciato a sinistra il sentiero segnalato con un punto ed una linea gialli, che sale al Monte Castello del Fante, si scende brevemente fino alla radura del Passo del Fante (1259 m), dove si incrociano vari sentieri.

Si tratta di un’ampia sella situata tra il Monte Castello del Fante e il Monte Gifarco, un tempo frequentata via di comunicazione tra la Val Trebbia e la Val d’Áveto. Sulla sinistra si diparte il segnavia “triangolo giallo vuoto” che scende a Fontanigorda, mentre a destra il segnavia “punto e linea gialli” prosegue alla volta di Brignole.

Si prosegue dritti su un sentiero che taglia pressochè in piano nel bosco portando in breve al Passo Gifarco (1268 m), dove sopraggiunge un altro sentiero proveniente da Fontanigorda. Da qui si piega a destra e si raggiunge un bivio, dove si va a sinistra su un sentiero rovinato dall’erosione. Si sale tra bosco e radure panoramiche passando sotto la parete est del Monte Gifarco, poi si raggiunge un secondo bivio.

Da qui, seguendo il segnavia “tre punti gialli”, prima tra faggi e arbusti, poi per un malagevole canalino roccioso, si può raggiungere in un quarto d’ora l’aerea vetta del Monte Gifarco (1381 m; difficoltà: EE).

Continuando lungo il sentiero principale, si giunge in breve ad un terzo bivio.

Il sentiero segnalato con un cerchio giallo vuoto sale a sinistra tra i faggi, poi sbuca su un ampio versante detritico e raggiunge in breve la cima della Rocca Bruna (1420 m).

Si va a destra, risalendo la valletta boscosa tra la Rocca Bruna e la Rocca dei Cani. Attraversato l’alveo di un piccolo rio, una ripida salita conduce ad una selletta (quota 1397), da cui il sentiero inizia a scendere, prima dolcemente, poi ripidamente. Si prosegue lungo l’ampio contrafforte in una bella faggeta, alternando tratti in piano a brevi discese, e aggirando alcune gobbe. Si giunge così al Passo di Ésola (1307 m), dove si incrocia il segnavia “croce gialla” che collega Rezzoaglio a Canfernasca.
L’ampio sentiero continua pressochè in piano, poi aggira la poco marcata altura del Groppo Seghere e scende in breve al Passo di Értola (1287 m), dove si incontrano una strada sterrata proveniente da Casanova e il segnavia “rombo giallo pieno” che sale da Rezzoaglio.
Si effettua una breve salita, poi si aggira una gobba sul lato sinistro e si perviene al vicino Passo di Vallersone (1305 m), dove da sinistra arriva il segnavia “quadrato giallo pieno” proveniente da Canfernasca.
Si segue il cerchio giallo pieno ancora per poche decine di metri, quindi lo si abbandona per prendere a sinistra la diramazione segnalata con il rombo e il quadrato gialli. La traccia lungo il crinale spartiacque, superando un primo tratto ripido e lasciando a destra alcuni dirupi basaltici. Oltre una seconda salita erta tra i faggi, si attraversa un boschetto di abeti e si sbuca su un ampio spallone prativo quasi pianeggiante. Qui si incontra un sentiero più marcato (attenzione a non sbagliare strada al ritorno); seguendolo a destra, si arriva in breve sulla piccola cupola sommitale del Montarlone (1501 m).

Il caratteristico Monte Gifarco visto dal Passo del Fante
Il caratteristico Monte Gifarco visto dal Passo del Fante (8 agosto 2011)
La Rocca dei Cani e i monti della Val d'Àveto dalla Rocca Bruna
La Rocca dei Cani e i monti della Val d’Áveto dalla Rocca Bruna (13 settembre 2019)
Nella faggeta tra la Rocca Bruna e il Passo di Ésola
Nella faggeta tra la Rocca Bruna e il Passo di Ésola (10 dicembre 2016)
Gli ultimi metri verso la cima del Montarlone
Gli ultimi metri verso la cima del Montarlone (10 dicembre 2016)
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Panorama dal Montarlone: i monti Roncalla, Bue, Maggiorasca e Tomarlo emergono da un mare di nuvole (10 dicembre 2016)

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