Preli – Colle del Diamante – Forte Diamante

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 640 m circa
Tempo: 2 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Aprile 2021

Dal fondovalle della Val Bisagno una buona mulattiera sale per costole prative al marcato intaglio del Colle del Diamante, da cui si sale in breve al monte sovrastante, dove si trova il forte omonimo.

Accesso

Dalla stazione ferroviaria di Genova Brignole si prende l’autobus n. 13 o n. 14. Si scende alla fermata Piacenza 7/San Sebastiano (35 m).

Itinerario

Si attraversa via Piacenza e la si segue verso monte per alcune decine di metri, fino a trovare sulla sinistra l’imbocco di salita Preli.

Il toponimo “preli”, secondo la tradizione, deriverebbe dal latino proelium, cioè battaglia, in riferimento forse ai combattimenti che si svolsero in questa zona circa 2000 anni fa, tra i Romani e gli antichi Liguri. In realtà è più probabile che “preli” significhi “piccoli prati”, di cui il versante sovrastante è ricco.

Si segue la bella creusa scalinata che sale decisamente incrociando varie volte via Lodi e superando un’edicola sacra dedicata a San Rocco. Più in alto le case lasciano spazio a villette e orti con ulivi, e la creusa va a confluire in una stradetta asfaltata (quota 195). La si segue verso destra, salendo in breve sulla cresta che separa le vallette dei rii Preli e Cicala. Si rimonta il panoramico costone, abbandonando l’asfalto e imboccando una mulattiera acciottolata che sale decisamente. Ad un bivio si va a destra, sempre sul crinale, poi, a quota 293, lo si abbandona per tagliare a sinistra. Si contorna il rilievo della Punta Carrega, scavalcando una cresta dove transita un metanodotto. Lo si incrocia e si prosegue a mezza costa fino ad una selletta (quota 350) che viene oltrepassata dalla ferrovia Genova-Casella con una galleria.
Si prosegue lungo il panoramico crinale, a tratti abbastanza ripido, incrociando l’ampio tracciato pianeggiante dell’acquedotto di Val Noci, che si trascura. Sempre salendo lungo il costone, il sentierino si immette in una mulattiera segnalata con una X rossa (quota 453). La si segue verso destra con un breve saliscendi fino al Passo Giandino (454 m), dove si incontra il sentiero AQ1. Si gira a sinistra lungo un sentierino che sale in diagonale tra boschetti e radure, poi si passa accanto ai ruderi di una neviera e di una piazzola per la contraerea; con percorso un po’ malagevole, si raggiunge il Colle del Diamante (555 m), dove si incrociano numerosi sentieri. Si gira a destra lungo l’ampia mulattiera che, con numerosi e regolari tornanti, sale al Forte Diamante (660 m), posto in cima al monte omonimo.

Il forte venne costruito tra il 1756 e il 1758, primo baluardo difensivo di Genova contro gli attacchi provenienti da nord; fu soggetto ad un noto assedio nel 1800, quando Genova era in mano ai francesi di Napoleone ed era attaccata dagli austriaci. Da fine Ottocento cessò l’importanza strategica del forte, che andò incontro ad un inesorabile declino a causa di abbandono, crolli e saccheggi.

Panorama sulla media Val Bisagno dai pressi di Preli
Panorama sulla media Val Bisagno dai pressi di Preli (17 aprile 2021)
Panorama dalla Punta Carrega verso il centro di Genova e il mare
Panorama dalla Punta Carrega verso il centro di Genova e il mare (17 aprile 2021)
Segnale escursionistico al Passo Giandino, con il Forte Diamante sullo sfondo
Segnale escursionistico al Passo Giandino, con il Forte Diamante sullo sfondo (17 aprile 2021)

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