Gruppo del Piz Sesvenna
Nella mappa interattiva sono mostrati solamente cime e itinerari descritti nel sito. Cliccando sulle tracce dei sentieri si può visualizzare il link alla relazione dell’itinerario.
Il gruppo montuoso dominato dal Piz Sesvenna è delimitato a sud dalla Val dal Spöl e dalla Val Müstair, a nord-ovest dalla Bassa Engadina e a est dall’alta Val Venosta. Comprende lo spartiacque principale alpino tra il Pass dal Fuorn e il Passo di Resia, e una serie di contrafforti secondari che si allungano verso l’Engadina, racchiudendo l’appartata valle di S-charl e altri valloni meno importanti. Si tratta di uno dei gruppi montuosi più selvaggi e desolati delle Alpi: evitato dalle vie di comunicazione, percorso da pochi sentieri segnalati, costituito da montagne estremamente impervie e instabili. Il gruppo montuoso descritto in questa pagina comprende una parte delle Dolomiti dell’Engadina, la parte più cospicua ed estesa. Tuttavia, la cima più alta del gruppo, il Piz Sesvenna, non è una “dolomite”, ma è costituita da in gran parte da gneiss.
Le dolomie che formano l’ossatura di queste cime sono piuttosto diverse da quelle delle più note Dolomiti del Trentino e del Veneto: sono dolomie rotte, instabili, fratturate, quasi mai solide e affidabili. Ne consegue che le montagne di questo gruppo siano particolarmente propense al dissesto, e per questo siano da sempre evitate dagli alpinisti. Alcune vette notevoli, come l’elegante piramide del Piz Plavna Dadaint, contano pochissime ascensioni non per la difficoltà tecnica, ma per l’altissima probabilità di beccarsi un sasso in testa.
Percorrendo i sentieri segnalati, che sono pochi e si tengono lontani dalle zone più instabili, si entra in un mondo a parte: valloni deserti e desolati, mugheti, elevate pareti rocciose in sfacelo, ghiaioni di grandi dimensioni. Il vallone di S-charl, unico centro abitato di questa regione montuosa, è come una piccola isola felice (anche se spesso isolata dalle frane). A ovest si innalzano i crinali rotti del Piz Pisoc e del Piz Plavna Dadaint, a est l’immenso altopiano lunare costellato di laghetti tra il Piz Lischana, il Piz Madulain e il Piz Cristanas. Non mancano opere sentieristiche particolarmente ardite, come il noto sentiero scavato nella roccia a picco della Val d’Uina.
Nella porzione orientale del gruppo montuoso, affacciata sulla Val Venosta, le dolomie lasciano spazio agli gneiss, che formano cime più arrotondate e meno ardite. Tra queste, con l’eccezione del frequentato Piz Terza, l’unica con una vera personalità è il già citato Piz Sesvenna: sul suo versante nord si trova l’unico piccolo ghiacciaio della zona.
Per proteggere questi ambienti selvaggi e incontaminati, ricchi di fauna e flora particolare, gran parte del gruppo montuoso è compreso all’interno del Parco Nazionale Svizzero, istituito nel 1914.
Scheda tecnica
Limiti geografici: Pass dal Fuorn, Torrente Rom/Ram, Fiume Adige, Passo di Resia, Stiller Bach, Fiume Inn, Fiume Spöl, Ova dal Fuorn.
Catena montuosa di appartenenza: Alpi Retiche (Alpi).
Vetta più elevata: Piz Sesvenna (3204 m).
Estensione del gruppo montuoso: circa 620 kmq.
Vette principali
Galleria
Elenco completo degli itinerari
- Ova Spin – Ivraina – Ova Spin (T/E)
- Ova Spin – Champlonch – Alp Grimmels – Ova Spin (E)
- Il Fuorn – Fuorcla Val dal Botsch (E)
- Il Fuorn – Stabelchod – Margunet – il Fuorn (E)
- Pass dal Fuorn – Valbella – Fuorcla Funtana da S-charl – Pass dal Fuorn (E) ★
- Pass dal Fuorn – Fuorcla Funtana da S-charl – Minschuns (E)
- Lü – Alp Tabladatsch – Fuorcla Sassalba – Pass da Costainas – Lü (E) ★
- Lü – Alp Tabladatsch – Fuorcla Sassalba – Piz Terza (E)
- Lü – Alp Tabladatsch – Alp Terza – Terza Sura – Lai da Valpaschun – Lü (E)