Portofino – Punta del Giasso

Caratteristiche

Difficoltà: E/EE
Dislivello in salita: 180 m circa
Dislivello in discesa: 190 m circa
Tempo: 0.50 – 1.15 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2018

La Punta del Giasso è uno dei luoghi meno conosciuti e più selvaggi del Promontorio di Portofino: è un piccolo sperone roccioso che caratterizza l’impervia costa tra Portofino e Cala degli Inglesi. Nonostante sia tra le discese a mare più facili del promontorio, e che il paesaggio sia integro e davvero spettacolare, si tratta di un luogo pochissimo frequentato. Quando il mare è perfettamente calmo, ci si può sistemare sulla scogliera di enormi massi subito ad est rispetto alla punta e si può fare il bagno. Non ci sono difficoltà, ma se si effettua questa camminata in estate bisogna tenere conto del fatto che la risalita al ritorno è parecchio ripida, e con il caldo torrido può diventare molto faticosa.

Accesso

a) In treno fino alla stazione di Santa Margherita Ligure, poi con la corriera (ATP) fino a Portofino.
b) In automobile si esce al casello autostradale di Rapallo, poi si gira a destra per Santa Margherita Ligure e Portofino (sconsigliata perchè i parcheggi sono pochi e molto costosi).

Itinerario

Sul lato monte dell’ampio parcheggio di Portofino (piazza della Libertà; quota 10) si imbocca via del Fondaco, che sale ripidamente tra le case e termina in un piazzale. Sulla sinistra si diparte una mulattiera scalinata che risale la valle del Rio del Fondaco, lasciando a sinistra il “Sentiero degli Ulivi” e a destra due diramazioni per la chiesa di San Sebastiano. Si piega a sinistra e la salita si fa più dolce, portando alle due case della località Cappelletta, poste su un costone (186 m). Qui, subito dopo aver attraversato un cancelletto in legno, si trova a sinistra la deviazione per la Punta del Giasso.
Si abbandona quindi il segnavia “due cerchi rossi pieni“, diretto a San Fruttuoso, e si imbocca la diramazione, indicata dalla palina del parco ma priva di segnavia. Si scende dolcemente lungo un tratto di mulattiera a fianco ad un muro; quando la mulattiera inizia a salire ripida la si abbandona e si devia a destra lungo un sentierino, prima poco evidente, poi più marcato. Il sentiero, a tratti scalinato, scende con ripide svolte tra pini e lecci; man mano che si va avanti iniziano a prevalere gli arbusti della macchia mediterranea, e a tratti si aprono bellissime viste sulle impervie falesie circostanti. Gli ultimi tornanti portano quindi ad un panoramico ripianetto poco sopra alla falesia di Punta del Giasso (37 m).
Per scendere al mare bisogna piegare a sinistra infilandosi in una fessura tra le rocce, quindi scendere una ripidissima rampa scalinata (passaggio che richiede un minimo di attenzione); si approda così su una scogliera di enormi massi, da cui, senza via obbligata, si arriva in breve al mare.

Per effettuare un breve anello si può seguire il percorso dell’andata fino a ritrovare il segnavia “due cerchi rossi pieni”, e seguirlo verso destra in direzione di Portofino. Ad un certo punto si trova a sinistra la diramazione per la chiesa di San Sebastiano: la si imbocca e si raggiunge la chiesetta, dove transita il segnavia “quadrato rosso pieno“. Lo si segue verso destra e in breve si scende a Portofino.

Panorama su Portofino dalla salita iniziale
Panorama su Portofino dalla salita iniziale (20 maggio 2018)
Le scogliere di Vitrale viste da Punta del Giasso
Le scogliere di Vitrale viste da Punta del Giasso (20 maggio 2018)

Escursioni sul Promontorio di Portofino
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