Prato – Capenardo – Monte Candelozzo

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 950 m circa da Prato; 290 m da Capenardo
Tempo: 3 – 3.30 ore da Prato; 1 – 1.10 ore da Capenardo
Ultima ricognizione: Giugno 2016

Lungo percorso che risale il contrafforte sud del Monte Candelozzo, passando per alcuni piccoli paesi poco conosciuti; per abbreviare l’escursione in genere ci si porta in automobile fino al paese di Capenardo, da cui la vetta della montagna è raggiungibile in un’ora circa di cammino.

Accesso

a) Dalla stazione di Genova Brignole ci si porta in Viale Duca d’Aosta, dove si prende l’autobus 13. Si scende alla prima fermata di Prato, davanti alla chiesa (quota 89).
b) In automobile, dal casello di Genova Est si risale la Val Bisagno fino a Struppa. Per giungere a Capenardo bisogna proseguire lungo la strada statale fino a Cavassolo; qui si gira a sinistra per Davagna, e poi si va ancora a sinistra lungo la stretta rotabile che sale a tornanti a Capenardo.

Itinerario

Il percorso è stato segnalato con un quadrato rosso pieno. Poco a valle rispetto alla chiesa di Prato si imbocca via Benedetto da Porto, che presto si biforca; si va a destra (lasciando i segnavia “croce rossa”, “cerchio sbarrato rosso” e “due rombi rossi pieni” che salgono verso San Martino di Struppa) lungo una stradina asfaltata che procede in piano tra le case. Si continua poi su un’ampia creusa mattonata che sale con tratti scalinati (via al Castello di Struppa) tra case e orti, fino nei pressi del grande impianto di filtrazione dell’AMGA. Qui si incontra una stradetta sterrata che sale verso destra transitando accanto al semidiroccato Oratorio di San Rocco (142 m). Subito oltre, si abbandona la stradina per scendere a destra e congiungersi con la traccia pianeggiante dell’acquedotto della Val Bisagno.

L’antico acquedotto della Val Bisagno, si è oggi trasformato in un percorso escursionistico, interessante sia dal punto di vista delle infrastutture (su tutte i grandi ponti) sia dal punto di vista naturale nonostante la vicinanza della città.

Si percorre l’acquedotto, in questo tratto con copertura in cemento, passando accanto ad un caratteristico fienile e ad una casa isolata; si taglia un ripido versante boscoso e, dopo circa un chilometro di cammino, si raggiungono gli edifici dei Mulini Nuovi (142 m). Si lascia a sinistra il segnavia “cerchio rosso vuoto” per Canate e si attraversa il Torrente Canate sul ponte-canale di Cavassolo.

Il ponte è lungo 95 metri e composto da sei arcate dal diametro massimo di 11 metri. Venne ultimato nel 1630, con un costo ben superiore ai 100000 scudi d’oro previsti. Presso l’estremità nord-ovest del ponte si trovano gli edifici ottocenteschi dei Mulini Nuovi, costruiti per compensare in parte il danno economico che l’acquedotto causava ai contadini della valle, togliendo loro acqua.

Subito oltre si incontra un bivio e si va a sinistra, raggiungendo in breve la strada asfaltata che collega Cavassolo a Davagna. La si attraversa e si imbocca una mulattiera che sale tra boscaglia e case isolate, raggiungendola nuovamente poco sopra. Si segue la strada in discesa verso sinistra per poche decine di metri, poi si riprende la mulattiera sulla destra; salendo tra le case si piega bruscamente a sinistra e ci si riporta sulla strada asfaltata, che si segue verso sinistra per alcune decine di metri. Si riprende il sentiero in corrispondenza di un piccolo traliccio, e, attraversata la rotabile un’altra volta, si sale lungamente nella boscaglia con occasionali viste sulla valle del Torrente Canate con i monti Lago e Alpesisa.
Raggiunta nuovamente la strada asfaltata la si segue per poi imboccare a sinistra Via Calvari, una stradina secondaria che sale dolcemente nel bosco fino al paese di Calvari (451 m). Seguendo i segnavia attraverso i numerosi bivi nel centro del paese si raggiunge nuovamente la strada asfaltata che si segue in salita fino a riprendere sulla destra la mulattiera segnalata, che prende quota nel bosco. Lasciata a destra una diramazione indicata per il sovrastante Monte Calvari, si riattraversa la rotabile, sale ancora tra gli alberi e ci si riporta sulla strada asfaltata.
Si percorre la provinciale verso sinistra in lieve discesa per alcune centinaia di metri, poi si prende a destra la mulattiera acciottolata che passa accanto ad un tavolino per picnic e poi prosegue nel bosco, prendendo quota con due tornanti ed attraversando alcuni piccoli ruscelli. Più in alto ci si riporta sulla strada asfaltata, che si segue verso destra, salendo con due stretti tornanti. Si riprende poi la mulattiera che piega a sinistra (tratti un po’ infrascati) portando al paese di 
Capenardo (746 m).

Il paese si trova nell’ampia sella tra il Monte Candelozzo e il Monte Prati di Capenardo, in ottima posizione panoramica. Nel centro del paese si trova un’osteria, posto tappa dell’Alta Via dei Monti Liguri.

Passati accanto al posto tappa dell’Alta Via si piega a sinistra lungo una stradina che sale tra le villette e, uscita dal paese, diventa sentiero (al quadrato rosso si aggiungono i segnavia “due linee rosse” e “cerchio rosso sbarrato”). Superato un cancelletto, il sentiero sale lungo un panoramico crinale con alcuni tratti ripidi; il versante orientale è ampio e pascolivo, mentre il lato opposto è coperto dal bosco. Percorso un tratto di cresta orizzontale, si giunge ad una selletta ai piedi di un pannello ripetitore (quota 830 circa). Qui si lascia a sinistra il segnavia “cerchio rosso sbarrato”, che si raccorda all’Alta Via dei Monti Liguri, per proseguire a destra, aggirando il Monte Bastia di Struppa sul versante orientale.
Presso la selletta successiva (quota 868) si tocca un tornante della strada sterrata che collega Capenardo a Noci. La si trascura e si continua lungo il crinale, che ora diventa parecchio ripido. Con una faticosa salita al limite di una pineta, si guadagna uno spallone; la pendenza diminuisce e presto si giunge sulla cima sud del Monte Candelozzo (1034 m), dove si trova la croce di vetta. Proseguendo per cresta si scende ad una selletta e si raggiunge in breve la cima nord (1036 m), punto più elevato della montagna.

Il ponte-canale dell'acquedotto storico a Cavassolo
Il ponte-canale dell’acquedotto storico a Cavassolo (6 giugno 2016)
Salendo da Capenardo al Monte Candelozzo
Salendo da Capenardo al Monte Candelozzo (23 novembre 2013)
Percorrendo la cresta sommitale del Monte Candelozzo
Percorrendo la cresta sommitale del Monte Candelozzo (23 novembre 2013)

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