Sori – Monte di Santa Croce – San Bernardo – Sori

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 550 m circa
Tempo: 4 – 4.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Ottobre 2020

Percorso ad anello classico e frequentatissimo: il Monte di Santa Croce, sormontato da una chiesetta e da un piccolo rifugio non gestito, è meta abituale di scampagnate nella riviera genovese di levante.

Accesso

In treno fino alla stazione ferroviaria di Sori (27 m).

Itinerario

Dalla stazione ferroviaria ha origine il segnavia “due quadrati rossi pieni”, che andrà seguito fino al Monte di Santa Croce. Si sale brevemente a raggiungere la via Aurelia, che si segue verso sinistra superando il lungo ponte sul vallone di Sori. Qualche decina di metri più ad ovest inizia, sul lato a monte, via Manin, una stradina asfaltata che sale tra le case. Si incrocia una strada più larga (via Solimano) e, sul lato opposto, si imbocca a sinistra via San Gaetano, che sale in diagonale tra villette e ulivi. Ad un bivio si piega a destra, poi, giunti ad un gruppo di case, si gira a sinistra. Il viottolo mattonato passa accanto ad alcuni campi sportivi. Quando la stradina diventa asfaltata, la si lascia a sinistra per continuare dritti lungo una creusa scalinata. In breve si sbuca su un viottolo pianeggiante (via Chiossa; quota 164).
Si segue via Chiossa verso destra per alcune decine di metri, poi si imbocca a sinistra via Chiossa Superiore, che si innalza in diagonale. La creusa gira a sinistra e confluisce in una stradina nei pressi di un gruppo di case; salendo ancora a sinistra, si sbuca in via Teriasca, una rotabile asfaltata più ampia. La si rimonta verso destra, effettuando un lungo tornante.

In corrispondenza del tornante si stacca a destra una bella mulattiera che taglia lungamente a mezza costa fino al paese di Teriasca (1-1.15 ore dal tornante).

Poco dopo si abbandona la strada per imboccare a destra una larga mulattiera indicata da un cartello per “S. Croce”. La mulattiera risale un ripido costone, prima nel bosco, poi tra terrazze con ulivi, fiancheggiata da alti muri. Ad un bivio si va a destra e in breve si giunge in località Cisternone Costa (327 m), dove si incontra un altro bivio: si gira a destra e subito si trova una terza biforcazione. Si gira ancora a sinistra per imboccare il “Sentiero dei Misteri” diretto alla chiesetta di Santa Croce. Fiancheggiato da alcune edicole sacre rappresentanti i Misteri della vita di Cristo, l’ampio sentiero si innalza su un largo costolone coperto da lecci e macchia mediterranea. Più in alto la vista si apre sui monti circostanti; salendo in un bosco di radi pini, si guadagna la cima del Monte di Santa Croce (518 m; 1.40 – 2 ore da Sori), dove si trovano l’omonima chiesetta e un piccolo rifugio sempre aperto.

Si scende brevemente sul crinale opposto, in direzione nord-ovest, fino ad una selletta dove si trova un bivio. Si gira a sinistra e, dopo un tratto in diagonale, ci si innesta sul costone occidentale del Monte di Santa Croce. Il sentiero scende ripidamente, attraversando un boschetto di pini dove si trova una casetta. Poco dopo si riceve da destra il segnavia “punto e linea rossi“, che collega Bogliasco con il Monte Bado. Si continua lungo una mulattiera fiancheggiata da muretti a secco, che poi si trasforma in stradina cementata. Si sorpassa un crocevia in località Costa e, proseguendo dritti, si scende tra le villette fino alla chiesa di San Bernardo (268 m).

La chiesetta venne edificata dalla popolazione di Bogliasco nel secolo XVI, per poi venire ampliata nel 1780. Ospita un quadro della Madonna addolorata risalente al secolo XVI.

Presso l’estremità inferiore della chiesa si svolta a sinistra di quasi 180 gradi, lungo un viottolo pianeggiante (via San Bernardo) indicato dai segnavia del Sentiero Liguria. La viuzza cementata scende tra villette sparse e ulivi, poi si trasforma in mulattiera e attraversa un vallone in parte boscoso. Lasciata a sinistra una diramazione segnalata con una croce rossa, diretta al Monte di Santa Croce, si trova un gruppo di case (località Casa Banchero; 211 m).

Si tratta di una piccola borgata della frazione Corsanico di Pieve Ligure. Il nome deriva dal fatto che in una di queste case visse e morì Emanuele Banchero, uno dei Mille partiti con Garibaldi alla volta della Sicilia.

Si passa sotto ad un caratteristico archivolto, poi si lascia a destra la diramazione che scende alla casa di Emanuele Banchero per proseguire dritti. In breve si trova una stradina asfaltata (sempre via San Bernardo) che scende dolcemente fino alla chiesa di Pieve Alta (166 m).

La chiesa di San Michele Arcangelo è una delle più antiche pievi liguri, in quanto risale più o meno all’epoca longobarda. È l’unica in Liguria ad avere dato il nome al paese che la ospita.

Di fronte alla chiesa si imbocca a destra via Roma, quindi si devia ulteriormente a destra su una scorciatoia che ne taglia un tornante. Riattraversata via Roma, si imbocca via Gaetano e in breve si incontrano i segnavia “due quadrati rossi pieni” seguiti all’andata. Con il percorso già noto, si ritorna a Sori.

Vista di Sori
Vista di Sori (1° giugno 2014)
La pineta salendo al Monte di Santa Croce
La pineta salendo al Monte di Santa Croce (8 ottobre 2020)
La chiesetta sul Monte di Santa Croce
La chiesetta sul Monte di Santa Croce (8 ottobre 2020)
La chiesa di San Bernardo
La chiesa di San Bernardo (8 ottobre 2020)
La chiesa di Pieve Alta e il Promontorio di Portofino
La chiesa di Pieve Alta e il Promontorio di Portofino (8 ottobre 2020)

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