MONTE AIONA – 1701 m
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Gruppo del Monte Maggiorasca
Descrizione
Il Monte Aiona (1701 m) è una gigantesca montagna composta da scure rocce peridotitiche che si innalza sullo spartiacque principale dell’Appennino Ligure; è una delle vette più belle e caratteristiche dell’intera catena montuosa. Rappresenta il punto più alto dello spartiacque appenninico tra il Colle di Cadibona e il Passo della Cisa: tutte le vette più alte (Penna, Lésima, Maggiorasca…) si trovano su costoloni protesi verso la Pianura Padana.
L’area sommitale è costituita da un gigantesco altopiano detritico, cosparso di massi e rocce rotte scabrose, su cui crescono solo magre erbe. Più o meno al centro dell’altopiano si trova il punto culminante della montagna, che sarebbe di difficile discernimento non fosse per una grande croce metallica e una piramide di pietre.
La seconda elevazione importante è la cima nord (1692 m), che si affaccia sulla Val d’Àveto dominando vastissime faggete, e che dirama verso nord una dirupata e aerea cresta rocciosa. Vista dalla sottostante valletta del Torrente Gràmizza, affluente dell’Àveto, la cima nord appare come un elegante piramide rocciosa. I suoi versanti sono ripidissimi, costituiti da pareti di rocce rotte e vasti ghiaioni. Sui fianchi della cima nord si trovano tre scarpate a forma di circo, che potrebbero essere di origine glaciale. Dal circo più vasto, situato sul versante nord-ovest, prende origine il Torrente Rezzoaglio. Nel suo tratto iniziale, il torrente ha scavato una profonda forra rocciosa, nota tra gli escursionisti come “Canyon dell’Aiona”.
La cresta nord della montagna, invece, si abbassa velocemente al Passo del Cerighetto, per poi innalzarsi ancora nella cupola boscosa del Monte Cerighetto (1528 m), una piccola cima basaltica che offre una bella vista sui circhi glaciali dell’Aiona. La terza elevazione dell’altopiano sommitale è la cima sud (1688 m), sormontata da una statuetta della Madonna; essa è un ampio dosso, decisamente meno individuato rispetto alla cima nord, anche se i suoi versanti sono altrettanto grandiosi. Infatti, la cima sud sovrasta la “marittima” Val Penna, tributaria del Torrente Sturla, abbassandosi di 1200 metri verso il fondovalle, tra ripide praterie cosparse di massi, faggete, castagneti e, ormai quasi in fondo, fasce terrazzate e coltivi.
Nonostante non sia una montagna difficile da salire, il Monte Aiona non deve essere sottovalutato, specialmente per il pericolo della nebbia, molto frequente vista la vicinanza del mare e la quota relativamente elevata. L’altopiano sommitale, completamente privo di punti di riferimento, può diventare una vera trappola quando scende la nebbia, senza contare che le rocce peridotitiche, ricche di magnesio, deviano l’ago della bussola rendendola inutilizzabile: per questo i segnavia sono frequentissimi, dipinti ogni pochi metri sui massi affioranti. In inverno l’Aiona diventa invece una montagna molto severa, affrontabile solo con la giusta attrezzatura e le dovute precauzioni.
Nelle giornate limpide, l’altopiano sommitale offre un panorama vastissimo, che ha pochi eguali: a sud il mare, con le isole toscane e la Corsica, poi tutta la costa ligure, gran parte dell’arco alpino, tutto l’Appennino Ligure, dal Colle di Cadibona fino al Monte Gottero e alle Cinque Terre; dietro alla piramide del Monte Penna spunta la grande bastionata del crinale Tosco-Emiliano, e più a destra si scorgono le cime dentellate delle Alpi Apuane.
Il toponimo potrebbe essere semplicemente un accrescitivo del termine “aia”, con riferimento all’ampia area sommitale; secondo altri, invece, deriverebbe dal ligure prelatino, e indicherebbe una zona ricca d’acqua (effettivamente, numerosissime sorgenti sgorgano dalla montagna, su tutti i versanti).
Vie d’accesso
- Dal Passo dell’Incisa
- Da Bertigaro
- Dal Passo della Forcella
- Dal Lago delle Lame
- Da Cerisola per la cresta nord
- Da Grámizza o Amborzasco
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