SP654 – Rocca del Prete – Monte Maggiorasca – Prato della Rocca – SP654
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 500 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Agosto 2010
Interessante percorso ad anello, che ruota intorno alla grande bastionata della Rocca del Prete. La salita si svolge sul ciglio della parete, e ne tocca la vetta; la discesa invece si svolge alla sua base, su un bel sentiero che serpeggia tra belle faggete e roccioni affioranti. È ovviamente descritta e consigliata la breve diramazione che porta sulla panoramicissima cima del Monte Maggiorasca. Gli escursionisti esperti possono percorrere una variante più “avventurosa” di questo giro: seguire all’andata il percorso di discesa fino al Prato della Rocca, poi salire al Maggiorasca per il Canale Martincano, quindi scendere per il percorso qui descritto in salita.
Accesso
a) Da Genova, Chiavari o Piacenza si raggiunge Rezzoaglio, da cui si prosegue per Santo Stefano d’Àveto. Poco dopo si lascia a sinistra la diramazione per Rocca d’Àveto e si sale a destra verso il Passo del Tomarlo. Sorpassata la deviazione per Gavadi, si continua ancora per 1 km, poi si parcheggia in una piazzola sulla destra.
b) Da Piacenza (salendo per la Val Nure e il Passo dello Zovallo) o da Fornovo di Taro (attraverso la Val Ceno) ci si porta al Passo del Tomarlo, da cui si scende sul versante ligure. Superato il ristorante “da Prevetto”, si va ancora avanti per alcune centinaia di metri, quindi si parcheggia in una piazzola sulla sinistra (quota 1367).
Salita
Fino alla Rocca del Prete si segue il segnavia CAI 194. Attraversata la strada si raggiunge l’inizio del sentiero segnalato, che procede in leggera salita nel bosco di faggi piegando lievemente a sinistra. Superata una recinzione si raggiunge la sterrata proveniente dal Passo della Lepre, ma la si trascura per proseguire dritti lungo il sentiero 194. Ad una radura si lascia a sinistra una diramazione segnalata con bolli gialli per salire ripidamente nella faggeta, poi si piega a sinistra e con una ripida rampa ci si porta sull’orlo della lunga parete della Rocca, che inizia più o meno in questo punto.
Si prosegue lungo il ciglio della parete in ripida salita superando un saltino di roccia, poi si prosegue tra l’erba per qualche decina di metri e si entra nel bosco. Il sentiero taglia in piano fino ad un bivio (quota 1660) dove si va a sinistra nel bosco giungendo in breve ad un altra biforcazione. Andando a sinistra pressochè in piano tra boschetti e radure si arriva in pochi minuti alla spianata sommitale della Rocca del Prete (1671 m; 1 – 1.15 ore dal parcheggio).
Ritornati al bivio subito prima della Rocca del Prete, si piega a sinistra e si raggiunge quasi subito un terzo bivio. Si va a destra lungo un ripido sentiero (segnavia 196) che si innalza in una valletta boscosa. Ci si congiunge quindi con il sentiero segnalato con una X gialla, proveniente da Allegrezze (quota 1677). Si sale a destra lungo un ripidissimo sentiero tra i faggi, poi si esce dal bosco ai piedi della parete meridionale del Maggiorasca. Si piega a destra, costeggiando la parete, poi si risale un pittoresco canalone erboso circondato da balze rocciose.
Quando la pendenza diminuisce, si sbuca sull’ampia sella tra le due cime del Monte Maggiorasca. Andando a sinistra si può raggiungere la statua della Madonna di Guadalupe posta sulla cima sud-ovest (1792 m), mentre a destra una traccia porta sulla cima principale del Monte Maggiorasca (1804 m) dove sorgono alcuni ripetitori.
Discesa
Si continua verso nord sull’ampia mulattiera segnalata con un rombo giallo pieno, che aggira la cima principale e scende ripidamente entrando nel bosco. Dopo un breve tratto in piano si è al valico della Colletta (1718 m), ai piedi del Monte Bue, e si piega a sinistra scendendo ripidamente lungo la pista da sci. Giunti presso alla stazione di arrivo di uno skilift si lascia a destra la pista principale che scende al vicino Prato della Cipolla e si gira a sinistra lungo la pista per Rocca d’Àveto (segnavia CAI 190).
La si rimonta in ripida discesa, trascurando alcune diramazioni laterali, fino a notare sulla sinistra l’imbocco del sentiero 196a (quota 1480 circa). Lo si segue in dolce salita, transitando poi presso una pietraia dove si lascia a sinistra una prima diramazione per il Canale Martincano; proseguendo dritti nel bosco con alcuni saliscendi, si sbuca nella radura detta Prato della Rocca (1465 m).
Questo pianoro è posto proprio ai piedi del settore più alto e imponente della Rocca del Prete; per questo offre una vista impareggiabile sulla grande parete rocciosa.
Lasciata a sinistra una seconda diramazione per il Canale Martincano, si continua dritti e si rientra nel bosco (segnavia 196). Il sentiero taglia lungamente in discesa, lasciando a sinistra varie diramazioni che guidano ai vari settori attrezzati della Rocca del Prete. Usciti dalla faggeta, si attraversa una zona arbustiva e si confluisce nella stradetta sterrata che collega Rocca d’Àveto alla strada del Tomarlo, e la si segue verso sinistra attraversando il poco marcato Passo della Lepre (1403 m). Dopo pochi minuti di cammino si ritrova il segnavia 194 seguito all’andata; lo si segue in discesa verso destra e si ritorna in breve all’automobile.
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