Passo Crociglia – Monte Roncalla – Groppo Rosso – Valle Tribolata – Passo Crociglia

Caratteristiche

Difficoltà: Variante “a”: E/EE. Variante “b”: E
Dislivello in salita: 400 m circa
Tempo: 3.15 – 3.45 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Ottobre 2016

Giro ad anello breve ma estremamente interessante, che sale al Monte Roncalla dal versante nord. Per la salita si possono scegliere due varianti: un percorso più impegnativo, che si svolge sul ciglio delle impressionanti pareti della Rocca Marsa e della Ciapa Liscia, oppure un percorso più tranquillo nel bosco. Toccata la cima del Groppo Rosso, si ritorna al Passo Crociglia attraversando la spettacolare Valle Tribolata, originata per impressionanti movimenti franosi.

Accesso

a) A piedi da Santo Stefano d’Áveto o da Tórrio.
b) Da Chiavari (attraverso il Passo della Forcella) o da Genova (attraverso la Scoglina) si giunge a Rezzoaglio, e si continua lungo la Val d’Áveto fino a trovare sulla destra la deviazione che sale a Santo Stefano d’Áveto. Qui si gira a sinistra e si va a Torrio, da cui l’ultima salita conduce al Passo Crociglia.
c) Da Piacenza si risale la Val Nure (SP654) fino a Selva, dove si gira a destra per il Passo Crociglia (1468 m).

Si tratta di un’ampia sella boscosa posta tra i monti Roncalla e Crociglia, attraversata dalla strada che collega Selva a Tórrio. Seguendo il segnavia CAI 015, prima lungo la strada, poi percorrendo una mulattiera, si raggiunge il Rifugio V. Stoto, di proprietà del GAEP, dotato di 40 posti letto. Per informazioni telefonare al numero 0523.929300 o al numero 0523.324285.

Itinerario

Si segue il percorso 001 del CAI che rimonta l’ampio spartiacque tra Áveto e Nure in direzione sud. Attraversando boschetti e radure, si giunge ad un bivio in località Crociglia Piccolo (1481 m). Si lascia a destra il sentiero 103 che scende verso la Valle Tribolata (lo si seguirà al ritorno) e si prosegue dritti lungo il sentiero 001. Dopo poche decine di metri si incontra un secondo bivio dove si hanno due possibilità:

a) Si imbocca a destra il sentiero CAI 197, che si innalza tra boschetti e radure a mirtillo, sbucando sul filo della cresta nord del Monte Roncalla. Si percorre il costone in direzione di alcuni spuntoni di roccia rossastra; sul lato destro il versante precipita ripido verso la Valle Tribolata, di cui si ha già un bel panorama. Lasciati a destra gli spuntoni rocciosi, il sentiero si sposta sul lato della Val Nure e rientra nel bosco. All’inizio si taglia in piano tra i faggi, poi si effettua un tornante e, con una ripidissima risalita (cavi metallici), si ritorna in cresta.
Il sentierino procede nei pressi del filo, evitandone i tratti impervi sulla sinistra, poi aggira l’esile sommità della Rocca Marsa e sbuca su una selletta ai piedi del versante nord della Ciapa Liscia (quota 1570 circa). Si risale il versante con percorso aereo, effettuando alcune svolte e salendo piccoli gradini rocciosi; più in alto si rientra nel bosco e, inerpicandosi tra piccoli faggi, si sbuca sulla cima nord del Monte Roncalla (Monte Ciapaliscia; 1684 m).

b) Si segue a sinistra il sentiero 001, che si sposta sul versante del Nure e taglia pressochè in piano fino ad un bivio.

​Una breve deviazione a destra porta alla piccola Grotta della Trovina. Si tratta di una curiosa cavità in rocce basaltiche, che si sviluppa per pochi metri, sede di una probabile necropoli neolitica.

Si continua dritti lungo il sentiero principale, che effettua alcuni saliscendi, poi piega a destra e si innalza con ripidi tornanti in un canalone boscoso. Al termine del canalone, si sbuca su un altopiano, e si taglia comodamente tra boschetti e radure fino ad un bivio. Si piega a destra, seguendo il poco evidente sentiero 197a, che attraversa un lembo di faggeta e guadagna la cima settentrionale del Monte Roncalla. Qui si ritrova il percorso della variante “a”.

Seguendo il segnavia 197 verso sud, si rientra nel bosco e si scende ad una selletta. Una breve risalita conduce di nuovo all’aperto, sulla cima principale del Monte Roncalla (Prato del Pero; 1686 m; 1.15 – 1.30 ore dal Passo Crociglia).

Si prosegue dritti seguendo il segnavia “triangolo giallo vuoto”, lungo un sentiero che scende decisamente tra boschetti e radure. Si lasciano a sinistra tre diramazioni, l’ultima delle quali guida al vicino Rifugio Astass, e si sbuca sull’erbosa selletta a monte del Groppo Rosso (1597 m; 10 – 15 minuti dal Monte Roncalla). Le tre cime della montagna sono raggiungibili con brevi deviazioni.

Si lasciano a sinistra le tre cime e, passando accanto ad un’edicola sacra, si ritorna nel bosco. Il sentiero scende in diagonale, attraversando un ripido canalone, poi sbuca in una piccola radura dove si trova un bivio. Si abbandona il triangolo giallo, diretto a Santo Stefano d’Áveto, e si svolta a destra riprendendo il segnavia CAI 197. Il sentiero perde quota tra pini e rocce affioranti fino ad incontrare l’ampia traccia con segnavia 103, anch’essa proveniente da Santo Stefano d’Áveto. La si segue verso destra in lieve salita nella faggeta, trascurando l’imbocco della via ferrata “Adolfo Ferrari”. Con una breve discesa si entra nella spettacolare Valle Tribolata (quota 1430 circa).

Si tratta di un vasto e caotico accumulo di massi e spuntoni rocciosi dalle forme e dimensioni più svariate, originatosi per un movimento franoso di vastissime proporzioni che coinvolge tutto il fianco occidentale del Monte Roncalla. L’enorme frana, attiva ancora oggi, ha messo a nudo l’impressionante parete rocciosa della Ciapa Liscia: un ripidissimo lastrone di basalto, quasi perfettamente liscio, che supera un dislivello di poco inferiore a 300 metri.

Con brevi saliscendi si attraversa la lunare distesa di massi e spuntoni, quindi si ritorna nel bosco e si perde quota con due tornanti. Attraversato un cancelletto, si raggiunge il fondo di una piatta conca, dove si trova un bivio (quota 1380).

Andando a destra si arriva in breve ai piedi dell’enorme parete della Ciapa Liscia; da alcune fratture poste alla base del gigantesco lastrone sgorga perennemente acqua freschissima (Sorgente dell’Acquapendente). Subito a sinistra del lastrone grigio scuro della Ciapa Liscia, si innalza invece la tormentata parete triangolare della Rocca Marsa, di colore bruno-rossastro, che sovrasta altri estesi ghiaioni.

Si prosegue a sinistra in piano, poi si inizia a scendere fino sul fondo di una valletta detritica ai piedi di un imponente torrione roccioso di colore rossastro. Si passa alla sua base, poi si piega a destra salendo con alcune svolte tra alberi e massi affioranti. Superata una breve fascia rocciosa, si entra in una fitta faggeta e si raggiunge un cancello del pascolo; subito oltre, si ritorna alla località Crociglia Piccolo, dove si ritrova il percorso dell’andata che riporta al Passo Crociglia.

Panorama dalla cresta verso la bassa Val d'Áveto
Panorama dalla cresta verso la bassa Val d’Áveto (30 ottobre 2016)
L'aguzza Rocca Marsa
L’aguzza Rocca Marsa (30 ottobre 2016)
I monti Nero, Bue e Maggiorasca visti dal Monte Ciapaliscia
I monti Nero, Bue e Maggiorasca visti dal Monte Ciapaliscia (30 ottobre 2016)
I tormentati spuntoni della Valle Tribolata; sullo sfondo il Monte Lésima
I tormentati spuntoni della Valle Tribolata; sullo sfondo il Monte Lésima (30 ottobre 2016)
Massi e detriti varicolori ai piedi della Rocca Marsa e della Ciapa Liscia
Massi e detriti varicolori ai piedi della Rocca Marsa e della Ciapa Liscia (30 ottobre 2016)

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