Cámpori – Temossi – Lago di Giacopiane – Monte Bregaceto

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 700 m circa
Tempo: 2 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Dicembre 2015

Con una ripida salita si guadagna la conca sospesa dove si trova il lago artificiale di Giacopiane, da cui una panoramicissima costiera erbosa guida alla vetta del Monte Bregaceto, poco conosciuta e poco frequentata. Bisogna prestare attenzione nella parte mediana del percorso, dove i segnavia sono vecchi, rari e sbiaditi. Al Lago di Giacopiane si può arrivare anche in automobile, e da lì la cima del Bregaceto dista circa 25 minuti di cammino.

Accesso

Dal casello di Lavagna si sale a Carasco, da cui si prosegue per Borzonasca. Superato quest’ultimo paese, si continua verso la Forcella fino a Cámpori; si parcheggia presso la chiesa di San Rocco (479 m).

Itinerario

Si continua lungo la strada statale, superando un tornante a sinistra e raggiungendo un’ampia curva verso destra dove si trovano alcune case. Subito oltre si diparte a destra una mulattiera scalinata, dove inizia il segnavia “quadrato rosso vuoto” diretto al Monte Bregaceto. Si imbocca la mulattiera, che sale tra boscaglia e fasce coltivate tagliando i tornanti della stradina asfaltata che sale a Temossi. Giunti allo spiazzo dove sorge la chiesa di Temossi (600 m), si scende a destra lungo la strada asfaltata per una cinquantina di metri, poi si sale a sinistra lungo un sentiero che, superate alcune case, sale tra boschetti di castagno e radure.
Presto si ritorna su asfalto, e lo si segue verso destra fino ad un bivio, dove si incontra il segnavia “cerchio rosso pieno”. Si va a destra e si raggiunge il piccolo nucleo di Montemozzo (665 m), dove la strada termina. Attraversando il gruppo di case, si passa a destra di un grosso masso e si giunge ad un bivio; si lascia a destra il cerchio rosso diretto a Borzonasca e si va a sinistra passando sotto ad un archivolto. Subito dopo si gira ancora a sinistra, costeggiando una casa; si evita un tratto invaso dai rovi salendo sulla destra per fasce abbandonate, quindi si sbuca su una strada sterrata che si segue verso destra, superando una sbarra e costeggiando una casa isolata. Si sorpassano due paletti e immediatamente dopo si abbandona la traccia principale per andare a sinistra lungo una mulattiera che sale tra i castagni.
Ad un bivio si va a sinistra innalzandosi con un tornante, poi si supera un tratto scalinato scavato nella roccia alla base di una vasta parete. Superati alcuni lastroni rocciosi si lascia a destra un sentiero per proseguire lungo una mulattiera resa malagevole dalle acque ruscellanti. Poco più avanti si devia a destra lungo un sentierino che si porta a guadare un rio, poi sale dritto tra fasce abbandonate (traccia poco evidente). Il sentierino passa accanto ad un rudere, poi attraversa un altro ruscello e, dopo averlo costeggiato per pochi metri, sale a destra lungo la massima pendenza, perdendosi tra gli arbusti.
Incrociata una mulattiera, si continua per vaghe tracce tra erba e arbusti (segnavia rari) lungo la massima pendenza. Più in alto i segnavia si fanno di nuovo evidenti, e risalgono una valletta fino a sbucare su una carrareccia. La si segue verso sinistra per pochi metri e si entra nella conca del Lago di Giacopiane a quota 1030 circa.

Si tratta di un bacino artificiale che, con i suoi 325000 mq di estensione, è il terzo più vasto della Liguria. È stato costruito tra il 1920 e il 1926, sbarrando con una diga alta 44 m l’alta valle del Rio Calandrino, che in quel punto formava un piccolo altopiano sospeso, e chiuso a sud dalla costiera del Monte Bregaceto. Le acque vengono utilizzate per la produzione di energia elettrica mediante le numerose centrali idroelettriche presenti nella sottostante Valle Sturla. Sulla sponda sud-ovest del lago, presso l’arrivo del segnavia “rombo rosso”, è stata costruita una diga secondaria lunga 200 m, per impedire che le acque tracimino verso la valle sottostante.

Trascurando la stradetta sterrata che costeggia il lago, si gira a destra (indicazione su masso per il Monte Bregaceto) e si risale un ampio spallone con erba, arbusti e rocce affioranti. Salendo direttamente, e trascurando alcuni sentierini che conducono a sinistra, si guadagna il filo del costone ondulato che fa capo al Monte Bregaceto. Lo si percorre verso sud, scavalcando due dossi, poi si arriva alla base del cono sommitale. Inerpicandosi in un boschetto di pini lungo la massima pendenza, si arriva in vetta al Monte Bregaceto (1173 m), dove si trova un ometto di pietre.

Le case di Montemozzo
Le case di Montemozzo (26 dicembre 2015)
Il Lago di Giacopiane e la catena del Monte Aiona
Il Lago di Giacopiane e la catena del Monte Aiona (26 dicembre 2015)
Panorama dalla vetta verso il Monte Agugiaia e la Val Penna
Panorama dalla vetta verso il Monte Agugiaia e la Val Penna (26 dicembre 2015)

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