Faggio dei Tre Comuni – Monte Trevine – Monte Penna – Passo dell’Incisa – Faggio dei Tre Comuni

Caratteristiche

Difficoltà: EE la salita, E la discesa
Dislivello in salita: 450 m circa
Tempo: 2.50 – 3.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Settembre 2024

Questo percorso, che sale dal versante emiliano del Monte Penna, è una valida alternativa al classico anello con partenza dalle Casermette del Penna. Si scavalca l’allungato dorso del Monte Trevine, quindi si raggiunge la Forcella del Pennino e si risale la parete rocciosa del Penna mediante un’aerea cengia attrezzata con catene. La discesa si svolge per il contrafforte ovest della montagna fino al Passo dell’Incisa, quindi per una comoda strada forestale che passa per le Sorgenti del Taro.

Accesso

a) Dal casello di Lavagna (autostrada Genova-Livorno) si segue la strada per la Val d’Áveto fino a Mezzánego, quindi si gira a destra per scavalcare il Passo del Bocco. Poco prima di giungere a Pontestrambo, si gira a sinistra salendo ad Alpe e al Passo della Tabella. Si prosegue in direzione del Passo del Chiodo ma, dopo circa 3 km, si imbocca a sinistra la diramazione sterrata per il Faggio dei Tre Comuni.
b) Da Genova, si segue la strada per Piacenza fino alla frazione Eo di Bargagli, quindi si gira a destra per attraversare il tunnel che immette in Val Fontanabuona. Si scende fino a Monleone, dove si imbocca a sinistra la strada che scavalca il Passo della Scoglina ed entra in Val d’Áveto. Raggiunto Rezzoaglio, si gira a destra per Magnasco, Villanoce e Grámizza, quindi si svolta ancora a destra per Amborzasco, le Casermette del Penna e il Passo del Chiodo. Da qui si imbocca a destra la strada che scende sul versante emiliano e, dopo circa 3 km, si prende ancora a destra la diramazione sterrata per il Faggio dei Tre Comuni.
c) Da Piacenza, si segue la strada che rimonta la Val Nure, quindi sale al Passo dello Zovallo e al Passo del Tomarlo. Poco oltre, si svolta a sinistra sulla diramazione che guida al Passo del Chiodo, dove si gira a sinistra per scendere sul versante emiliano. Dopo 3 km si trova a destra la diramazione sterrata per il Faggio dei Tre Comuni.
d) Dal casello di Borgotaro dell’autostrada Parma-La Spezia, si imbocca la strada per Chiávari, che risale la Val di Taro. Superata la località Pontestrambo, si devia a destra salendo ad Alpe e al Passo della Tabella. Si prosegue verso il Passo del Chiodo ma, dopo circa 3 km, si devia a sinistra sulla sterrata per il Faggio dei Tre Comuni (1400 m).

Si tratta di un’ampia sella posta tra il Monte Trevine e il Monte Crociato. Sul valico sorge il rifugio omonimo che però attualmente (2024) è chiuso.

Salita

Sul lato nord del valico, si imbocca il sentiero con segnavia CAI 871. Subito si lascia a sinistra la diramazione CAI 871a, quindi si prosegue dritti in salita nella faggeta. L’ampio sentiero piega a sinistra e sale dolcemente a mezza costa, passando sotto ad alcuni suggestivi roccioni che emergono nel bosco. Con due tornanti più ripidi si guadagna un ripiano, dove si affianca un piccolo rio. Lo si attraversa, poi ci si innalza in diagonale tra i faggi fino al bivio in località Sella delle Trevine (1645 m).

La diramazione a destra (segnavia 871b) conduce, con dolci saliscendi, alla cima est del Monte Trevine (1651 m), particolarmente panoramica sulle valli Ceno e Taro.

Si continua a sinistra in salita tra boschetti e radure fino alla cima ovest del Monte Trevine (1661 m; 40 – 50 minuti dal Faggio dei Tre Comuni).

Lasciando a destra il punto culminante, si scende per un canalino roccioso, poi si taglia tra prati e rocce affioranti fino a rientrare nel bosco. Con alcuni saliscendi, si giunge in località Macchia del Penna (1605 m), dove si riceve da destra un sentiero che sale dalle Sorgenti del Ceno. Si prosegue a sinistra in piano e in breve si è alla Sella del Penna (1603 m), dove si incontra il segnavia “triangolo giallo pieno” che sale dalle Casermette del Penna. Si piega a sinistra, salendo prima tra i faggi, poi all’aperto, fino alla Forcella del Pennino (1655 m), stretta e aerea selletta posta tra i monti Penna e Pennino.

Il Monte Pennino (1680 m) può essere raggiunto salendo a destra prima per un sentierino, poi per un canalino roccioso (I; 15 m) che porta alla cupola erbosa che ne costituisce la vetta. Dal Pennino si gode un bel panorama, con viste aeree sulla foresta sottostante e una veduta ravvicinata del roccioso versante nord-est del Monte Penna.

Si imbocca l’aerea cengia ascendente che taglia in diagonale la parete nord del Monte Penna. La cengia, abbastanza larga, è interrotta da elementari gradini rocciosi, ed è attrezzata per quasi tutta la sua lunghezza con una catena. Al suo termine, si sale una balzetta rocciosa verticale, poi si taglia a sinistra su una cengetta un po’ scomoda (catene). Un ultimo breve tratto di sentiero porta in cima al Monte Penna (1736 m; 1.15 – 1.30 ore dal rifugio).

Discesa

Si scende lungo il costone occidentale della montagna, seguendo l’ampio sentiero segnalato con un quadrato ed una croce gialla. Il sentiero si infila velocemente nella bellissima faggeta, e perde quota con regolarità fino al Passo dell’Incisa (1471 m). Qui si imbocca a sinistra la strada sterrata per il Faggio dei Tre Comuni, che taglia il versante meridionale della montagna con alcuni saliscendi tra i faggi. Doppiato un costone, si scende con due tornanti per attraversare la valletta del neonato Fiume Taro (località Sorgenti del Taro; 1365 m), quindi si risale sul lato opposto. Ad un certo punto si trova sulla sinistra l’imbocco del sentiero CAI 871a; si abbandona la sterrata e si prende il sentiero, che attraversa un breve tratto aperto, poi rientra nel bosco. Tagliando verso destra con percorso comodo si ritorna al Rifugio Faggio dei Tre Comuni.

Il Rifugio Faggio dei Tre Comuni
Il Rifugio Faggio dei Tre Comuni (27 agosto 2018)
Panorama verso sud dal Monte Trevine
Panorama verso sud dal Monte Trevine (27 agosto 2018)
Il versante orientale del Monte Penna visto dal Monte Trevine
Il versante orientale del Monte Penna visto dal Monte Trevine (17 agosto 2009)
La cengia attrezzata per il Monte Penna
La cengia attrezzata per il Monte Penna (18 luglio 2017)

Torna a: Gruppo del Monte Maggiorasca