Rifugio Faggio dei Tre Comuni – Monte Trevine – Monte Penna – Passo dell’Incisa – Rifugio Faggio dei Tre Comuni
Caratteristiche
Difficoltà: EE la salita, E la discesa
Dislivello in salita: 450 m circa
Tempo: 2.45 – 3.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Agosto 2018
Percorso molto bello e relativamente poco frequentato, che sale dal versante emiliano del Monte Penna. Si scavalca per prima cosa l’allungato dorso del Monte Trevine, che offre un bellissimo panorama inconsueto, quindi si raggiunge la Forcella del Pennino e si risale la parete rocciosa del Penna mediante un’aerea cengia attrezzata con catene.
Accesso
a) Da Lavagna (attraverso il Passo della Forcella, Rezzoaglio, Gràmizza e Amborzasco), Genova (per la Val Fontanabuona, il Passo della Scoglina, Rezzoaglio eccetera) o Piacenza (per Bobbio, Santo Stefano d’Àveto e il Passo del Tomarlo) si raggiunge il Passo del Chiodo. Si scende sul versante emiliano e, al primo tornante verso sinistra, si imbocca a destra la strada sterrata per il Faggio dei Tre Comuni.
b) Da Borgotaro si risale integralmente la Val Taro, salendo al Passo della Tabella. Si prosegue in direzione del Passo del Chiodo fino a trovare sulla sinistra, l’imbocco della strada sterrata per il Rifugio Faggio dei Tre Comuni (1400 m).
Il rifugio si trova sull’ampia sella posta tra il Monte Trevine e il Monte Crociato, immerso tra le grandi faggete che ricoprono la zona. È aperto con servizio di alberghetto per tutta la stagione estiva, nei week-end di tutto l’anno e nei festivi. Conta di 16 posti letto. Il toponimo della zona non deve trarre in inganno: infatti qui faggio non è inteso come albero singolo, ma come faggeta, ad indicare le estese foreste circostanti.
Salita
Sul lato nord del valico si imbocca il percorso 871 del CAI, che si innalza nel bosco prima direttamente, raggiungendo una pista sterrata, che si segue verso sinistra. Tagliato un tornante della sterrata mediante un sentierino sulla destra, la si rimonta ancora fino a che non diventa un sentiero, che sale in diagonale. Si prosegue in costante ascesa tra faggi secolari, poi si efffettuano due svolte e si va ad affiancare un ruscelletto. Attraversato il rio, si prosegue in salita tra i faggi, poi tra l’erba fino sulla panoramica vetta del Monte Trevine (1661 m; 35 – 50 minuti dal Faggio dei Tre Comuni).
Si prosegue tra l’erba, poi si piega a sinistra infilandosi in un canalino roccioso. I segnavia guidano poi a destra in piano e poi nuovamente a sinistra. Si scende per roccette, poi si entra nel bosco e, con alcuni saliscendi, si giunge su una sella boscosa (quota 1603) dove si incontra il percorso segnalato dalla FIE con un triangolo giallo pieno. Si piega a sinistra, salendo prima tra i faggi, poi all’aperto, fino alla Forcella del Pennino (1655 m), stretta e aerea selletta posta tra i monti Penna e Pennino.
Il Monte Pennino (1680 m) può essere raggiunto salendo a destra prima per un sentierino, poi per un canalino roccioso (I; 15 m) che porta alla cupola erbosa che ne costituisce la vetta. Dal Pennino si gode un bel panorama, con viste aeree sulla foresta sottostante e una veduta ravvicinata del roccioso versante nord-est del Monte Penna.
Si imbocca un’aerea cengia che taglia in diagonale la parete nord del Monte Penna. La cengia, abbastanza larga, è interrotta da varie balze rocciose facili, ed è attrezzata per quasi tutta la sua lunghezza con una catena. La si percorre fino al suo termine ai piedi di una paretina rocciosa; la si supera direttamente per poi piegare a sinistra, prima lungo una scomoda cengetta, poi lungo un sentiero che sale tra erba e rocce fino alla vetta del Monte Penna (1736 m; 1.15 – 1.30 ore dal rifugio).
Discesa
Si scende lungo il costone occidentale della montagna, seguendo l’ampio sentiero segnalato con un quadrato ed una croce gialla. Il sentiero si infila velocemente nella bellissima faggeta, e perde quota con regolarità fino al Passo dell’Incisa (1471 m). Qui si imbocca a sinistra la strada sterrata per il Faggio dei Tre Comuni, che taglia il versante meridionale della montagna con alcuni saliscendi tra i faggi. Doppiato un costone, si scende con due tornanti per attraversare la valletta del neonato Fiume Taro (località Sorgenti del Taro; 1365 m), quindi si risale sul lato opposto. Ad un certo punto si trova sulla sinistra l’imbocco del sentiero CAI 871a; si abbandona la sterrata e si prende il sentiero, che attraversa un breve tratto aperto, poi rientra nel bosco. Tagliando verso destra con percorso comodo si ritorna al Rifugio Faggio dei Tre Comuni.





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