Fontana di Coli – Monte Sant’Agostino – Monte Capra

Caratteristiche

Difficoltà: E/EE
Dislivello in salita: 670 m circa
Dislivello in discesa 80 m circa
Tempo: 2.30 – 2.50 ore
Ultima ricognizione: Dicembre 2019

Tra i percorsi più frequentati per salire al Monte Capra, la salita da Coli permette di attraversare ambienti molto vari: dai dolci pendii coltivati intorno alle frazioni del paese alle vaste pinete dei versanti superiori, fino ad arrivare alle creste sommitali brulle e rocciose. La cresta del Monte Sant’Agostino non presenta particolari difficoltà; la cresta del Monte Capra è un po’ più aerea e richiede un minimo di attenzione. Con neve e ghiaccio questa cresta è adatta solamente ad alpinisti adeguatamente attrezzati.

Accesso

a) Da Piacenza ci si porta a Bobbio, da cui si devia a sinistra per Coli. Superato il centro del paese, si gira ancora a sinistra (indicazioni per il parco avventura) e si giunge alla frazione Fontana.
b) Da Genova si segue la SS45 che, attraverso la Val Bisagno e la Val Trebbia porta a Bobbio. Si sale a destra per Coli, poi si gira ancora a sinistra seguendo le indicazioni per il parco avventura. In pochi minuti si è alla frazione Fontana (722 m).

Itinerario

Il percorso è indicato dal segnavia CAI 159. Subito oltre le case di Fontana, sulla sinistra della strada asfaltata, ha origine una carrareccia che attraversa un fosso e sale dolcemente tra campi coltivati. Giunti ad un crocevia, si svolta a destra su una diramazione che poco dopo si biforca; si imbocca la pista di sinistra, che presto entra nel bosco. Doppiato un piccolo costone, si attraversa una vallecola con altri campi coltivati, quindi ci si addentra in una pineta. Si sbuca quindi sulla stradina asfaltata che collega Coli a Gavi, in corrispondenza del Parco Avventura Val Trebbia (845 m).

Il parco avventura è in genere aperto da aprile a ottobre, e conta di diversi percorsi sopraelevati tra i pini. Si estende intorno alla conca della Maiarda, un avvallamento chiuso in parte occupato da una zona umida stagionale.

Si attraversa la strada e si imbocca la breve sterrata che scende sul fondo della conca. Qui si svolta a destra e si contorna l’ampia radura sul lato occidentale, quindi si risale un piccolo avvallamento boscoso. La traccia procede a zigzag tra gli alberi (vari tronchi caduti), quindi sbuca su un ripiano dove si incontra un’ampia sterrata. Si gira a sinistra seguendo la stradetta, che prima corre in piano, poi si innalza in diagonale lungo un ripido versante di rocce e radi pini.
Con due brevi svolte si passa accanto ad un ghiaione (ciò che resta di una vecchia cava di serpentinite), quindi si raggiunge un bivio (quota 990 circa). Si abbandona la sterrata e si piega a destra lungo un sentiero che taglia verso sud con alcuni saliscendi. Ci si innesta quindi in una comoda mulattiera fiancheggiata da un muretto a secco, che prosegue lungamente quasi in piano tra i pini. Giunti su un costoncino si trova un crocevia e si gira bruscamente a sinistra, lungo un ripido sentiero sassoso che passa alla base dei ghiaioni e dei dirupi del Monte Sant’Agostino.
La brusca salita porta ad un piccolo intaglio sulla cresta nord-ovest della montagna (quota 1158); qui si abbandona il sentiero principale per prendere a destra il sentierino che rimonta il costone.
Dopo un traverso un po’ malagevole, il sentiero diventa comodo, e contorna i tratti più impervi della cresta sulla sinistra. Un tratto assai panoramico conduce su un piccolo dosso roccioso. Si piega a sinistra, rientrando nella pineta, poi, con un breve saliscendi, si raggiunge la cima boscosa del Monte Sant’Agostino (1254 m).

La vera e propria cima della montagna, costituita da un ripiano coperto dai pini, non offre panorama; la vista è invece molto ampia dal dosso appena superato e dall’anticima orientale. Il nome della montagna deriva dal Santuario di Sant’Agostino, chiesetta seicentesca posta alla base del versante meridionale, lungo la strada che collega Coli al Passo di Santa Barbara.

Si attraversa il ripiano sommitale, quindi si scende una breve rampa e si scavalca anche la panoramica anticima est (1241 m). Poco dopo, si confluisce in un sentiero più marcato, che va seguito in discesa verso destra. In questo tratto le tracce sono piuttosto contorte: il sentiero principale è ostruito da tronchi caduti e arbusti, e ci sono numerose traccette che lo aggirano in vari modi. In ogni caso, si raggiunge una comoda carrareccia e la si segue verso sinistra in dolce discesa per circa 200 metri. Si riprende quindi a sinistra il sentierino segnalato, che sorpassa una sella boscosa e giunge all’inizio della cresta del Monte Capra.
Si rimonta un primo dosso, poi si continua con brevi saliscendi tra rocce e pini, seguendo i segnavia che ogni tanto si discostano leggermente dal filo. La cresta all’inizio è comoda, con boschetti di pini, poi si fa man mano più aerea e rocciosa. Superando alcune roccette e qualche passaggio leggermente esposto, si sale gradualmente fino ad un’anticima (1297 m). Con un breve saliscendi, si guadagna la vetta del Monte Capra (1308 m).

I monti Alfèo e Lésima dai pressi del parco avventura
I monti Alfèo e Lésima dai pressi del parco avventura (23 dicembre 2019)
Il Monte Capra visto dalla cresta del Monte Sant'Agostino
Il Monte Capra visto dalla cresta del Monte Sant’Agostino (23 dicembre 2019)
Panorama su Coli dal Monte Sant'Agostino
Panorama su Coli dal Monte Sant’Agostino (23 dicembre 2019)
Verso la cresta del Monte Capra
Verso la cresta del Monte Capra (23 dicembre 2019)
La cima principale del Monte Capra
La cima principale del Monte Capra (23 dicembre 2019)
Panorama dalla vetta sulla Val Perino e il Monte Ósero
Panorama dalla vetta sulla Val Perino e il Monte Ósero (23 dicembre 2019)

Torna a: Gruppo del Monte Maggiorasca