Lago delle Lame – Cascata della Ravezza
Caratteristiche
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 130 m circa
Dislivello in discesa: 100 m circa
Tempo: 30 – 45 minuti
Ultima ricognizione: Giugno 2023
La spettacolare Cascata della Ravezza si può raggiungere dal Lago delle Lame mediante una comoda mulattiera che scende nella valle del Torrente Rezzoaglio, poi la risale fino alla cascata.
Accesso
Da Genova (attraverso il Passo della Scoglina), da Chiavari (attraverso la Forcella) o da Piacenza (per Bobbio, Marsaglia e la bassa Val d’Àveto) si raggiunge Rezzoaglio. Qui si imbocca la SP654 in direzione di Magnasco e, subito oltre quest’ultimo paese, si trova a destra la deviazione per il Lago delle Lame (1048 m).
Il laghetto, dalle acque di un bel colore turchese, è situato in una conca parecchio incavata, la cui origine potrebbe essere legata all’interazione tra movimenti franosi e processi periglaciali e nivali. Sulla soglia che lo chiude a valle sorge l’omonimo albergo-ristorante. Il lago si estende per 3580 mq e raggiunge una profondità massima di circa 8 m. È alimentato da sorgenti sublacustri, da un piccolo rivoletto stagionale e da un canale artificiale che capta le acque di una vicina sorgente. Secondo una leggenda locale, si sarebbe originato per uno sprofondamento, avvenuto per punizione divina contro alcuni valligiani che avevano osato ingannare la Madonna. Il toponimo “lama”, comune a tutta la zona circostante, è abbastanza diffuso tra Liguria orientale, Emilia e Toscana settentrionale, e ha il significato di “conca” o “piccola valle”.
Dalla strada asfaltata, qualche decina di metri sotto il Lago delle Lame, guardando a valle si può scorgere la Moggia Lunga (o Lago delle Libellule), un altro laghetto con superficie di 3000 mq e profondità di 2,3 m, creato artificialmente negli anni ’70 allagando una preesistente zona umida.
Itinerario
Il percorso è stato segnalato con una linea gialla. Si costeggia il Lago delle Lame dalla parte dell’albergo e si inizia a scendere dolcemente nel bosco. Subito dopo si raggiunge un crocevia; si trascura il sentiero segnalato con un uguale giallo, che collega Magnasco al Monte Aiona, per proseguire dritti lungo una carrareccia che si abbassa dolcemente in una valletta.
Da qui il vecchio percorso segnalato si staccava a sinistra, seguendo una mulattiera più diretta, purtroppo oggi invasa dalla vegetazione.
Lasciata a sinistra la diramazione del vecchio percorso, la pista prosegue in dolce discesa tra boschetti e radure e attraversa alcuni piccoli ruscelli. Ad un bivio si lascia a destra la pista per piegare a sinistra lungo una bella mulattiera dal fondo acciottolato. La mulattiera passa accanto a due casoni e riceve da sinistra la poco evidente traccia del vecchio percorso. Si gira a destra e si attraversa il Torrente Rezzoaglio su un ponticello in cemento (quota 950 circa).
Sulla sponda opposta si incontra il segnavia “tre pallini gialli” proveniente da Cerisola. Piegando a destra, si imbocca una mulattiera acciottolata fiancheggiata da muretti a secco, che sale tra terrazze abbandonate, arbusti e boscaglia. Poco più in alto ci si congiunge con una carrareccia e la si segue dritti in salita. Si lascia a destra una diramazione inerbita, poi si abbandona la carrareccia per imboccare a destra un sentiero che sale tra gli arbusti. Giunti ad un bivio (paline) si lascia a sinistra il segnavia “A1 rosso“, diretto al Passo del Cerighetto, per prendere a destra la diramazione indicata dalla linea gialla.
Il sentiero si avvicina man mano al torrente. Lasciata a destra una cascatella, una ripida salita porta sul dosso di fronte alla Cascata della Ravezza (1080 m circa), dove sorge una panca in legno. Un breve sentierino scende alla base della cascata.
La cascata, alta quasi una trentina di metri, è formata dal Torrente Rezzoaglio, che precipita rumorosamente da una balza di basalti. Il termine “ravezza” è dialettale, diffuso in tutta la Liguria, e significa appunto “cascata”.


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