MONTE PENNA – 1736 m
MONTE TREVINE – 1661 m

Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Gruppo del Monte Maggiorasca

Descrizione

Il Monte Penna (1736 m) è una delle montagne più belle, note e frequentate dell’Appennino Ligure. Con la sua elegante e regolare sagoma piramidale, a cui si aggiunge il torrione roccioso del Monte Pennino (1680 m), è la montagna-simbolo della Val d’Áveto e, in un certo senso, anche di tutta la catena montuosa. Non si trova sullo spartiacque principale appenninico, ma lievemente sporgente sul versante padano, lungo lo stesso contrafforte che più a nord forma l’elevato massiccio dei monti Maggiorasca, Bue e Roncalla. Questo contrafforte prende origine in corrispondenza del cupolone boscoso del Monte Nero e, dopo essersi elevato nella massiccia bastionata rocciosa del Monte Cantomoro, scende al profondo Passo dell’Incisa e quindi si innalza di nuovo a formare i monti Penna e Trevine.
La montagna si presenta come una vera e propria rupe basaltica a forma di piramide triangolare: se il versante sud-ovest scende regolarmente, coperto da una bellissima faggeta, i versanti nord e est sono costituiti da vertiginose pareti rocciose, alte fino a 200 metri. La parete nord, in particolare, è la più conosciuta tra gli alpinisti perchè, in condizioni di buon innevamento, permette di effettuare un buon numero di salite su neve e su misto, anche di grande difficoltà; il canale che separa la parete nord dai verticali spigoli del Pennino è una delle vie invernali più note dell’Appennino Ligure. Ai piedi della parete si estende la Foresta Demaniale del Penna, costituita in parte dalla faggeta originaria, e in parte da rimboschimenti ad abete rosso e bianco; tra gli alberi si nasconde un minuscolo laghetto di origine glaciale, habitat di una ricca fauna di anfibi e insetti.
La ricchezza d’acqua della zona è confermata dal fatto che numerosi torrenti, anche di una certa importanza, prendono origine dai fianchi della montagna. Sul versante sud si trovano le sorgenti del Fiume Taro, uno dei maggiori fiumi emiliani; a poca distanza, a nord-est, sorge anche il Torrente Ceno, che è il suo principale affluente; sul versante nord-ovest, invece, nasce il Torrente Gràmizza, principale affluente dell’Áveto.
Sulla cima del Monte Penna, che non è troppo spaziosa, si trovano un parafulmine, una grande statua della Madonna e una cappelletta-rifugio, che reca anche il libro per le firme. Il panorama che si osserva nelle giornate limpide è assolutamente mozzafiato: a est l’Appennino Ligure orientale, con l’isolato Monte Gòttero; dietro di lui il crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano dal Monte Orsaro fino ai monti Prado e Cusna e le Alpi Apuane. A sud e sud-ovest si stende tutta la costa ligure, con il mare, le isole toscane e la Corsica; girando ancora in senso orario si riconoscono tutti i crinali dell’Appennino Ligure, delle Alpi Liguri, Marittime e anche Cozie, che poi scompaiono dietro alla vicina Catena dell’Àntola. A nord, oltre i vicini massicci dell’Oramara e del Maggiorasca, spuntano piccole parti della Pianura Padana, con dietro altri tratti della catena alpina.
Il toponimo penna indica in genere una vetta acuta e prominente, spesso rocciosa; con i suoi derivati, è molto comune in Liguria, come del resto in tutta Italia e non solo: basti pensare a tutti i vari monti Penna, Penello, Pennino e Pennone, o anche allo stesso nome dell’Appennino e delle Alpi Pennine, e, sconfinando nel resto d’Europa, anche ai Monti Pennini in Inghilterra. Secondo alcuni il toponimo sarebbe legato all’antichissimo culto del dio Pen, signore delle vette. Effettivamente, il Monte Penna era una montagna sacra per le antiche genti liguri, che di solito vi salivano utilizzando la via della Scaletta o anche la “strada megalitica” che attraversa i vicini monti Nero e Cantomoro.

Il Monte Penna visto dai pressi del Monte Cantomoro
Il Monte Penna visto dai pressi del Monte Cantomoro (21 giugno 2020)

Il Monte Trevine (1661 m) è una cima poco conosciuta, che si eleva immediatamente ad ovest rispetto al Monte Penna. Visto da sud appare come un allungato dossone boscoso, poco appariscente soprattutto se confrontato con la mole elegante del suo vicino; da settentrione, invece, il Monte Trevine mette in mostra la sua imponente parete nord, una vera e propria muraglia basaltica verticale, alta fino a 150 metri e lunga circa un chilometro.
L’area sommitale si presenta quindi come una lunga cresta orizzontale, dirupata sul versante nord e inclinata dolcemente sul versante sud. Essa culmina con due cime: quella occidentale è un panoramico dosso di erba e rocce, e costituisce il punto culminante della montagna; la cima est è di poco più bassa (1651 m), ed è completamente coperta dalla faggeta.
Dalla cima principale della montagna si ha un’ampia vista su tutto l’Appennino Ligure orientale fino al mare, sull’Appennino Tosco-Emiliano e sulle Alpi Apuane; la caratteristica più particolare è però la visuale inconsueta sul Monte Penna, che rivolge al Trevine il suo “nascosto” e dirupato versante est. Comunque, il Monte Trevine è raramente salito come meta a sé stante: vista la vicinanza delle due vette, spesso lo si accoppia alla salita del Penna per la cengia che parte dalla Forcella del Pennino.
Una nota curiosa è costituita dalla via ferrata “Grilla”, sconosciuta ai più. Sulla parete del Monte Trevine era presente un vecchio percorso attrezzato, ormai abbandonato e in stato precario. Nel 2014 alcuni volontari si sono prodigati per riaggiustarlo, e la ferrata è stata rimessa a nuovo: cavi, gradini, addirittura due “ponti tibetani”, il tutto inaugurato nel settembre di quell’anno. Ebbene, si vede che questi volontari non hanno richiesto i permessi presso l’ente competente: già nel maggio 2015 la ferrata è stata messa sotto sequestro dalla Provincia di Parma come abusiva. Visto che dal 2015 non si trovano più notizie riguardanti questa ferrata, immagino che la situazione sia rimasta tale e quale, e non ci siano progetti di ripristinarla (per la seconda volta); ulteriori informazioni penso si possano trovare presso il Rifugio Faggio dei Tre Comuni.

Vie d’accesso

  1. Anello dal Rifugio Casermette del Penna
  2. Da Grámizza
  3. Dal Passo del Chiodo
  4. Monte Trevine dalle Sorgenti del Ceno
  5. Anello dal Rifugio Faggio dei Tre Comuni per il Monte Trevine
  6. Da Santa Maria del Taro per il Monte Trevine
  7. Da Mazzi
  8. Dal Passo del Ghiffi
Il Monte Trevine visto dalle Rocce della Nave
Il Monte Trevine visto dalle Rocce della Nave (18 luglio 2021)

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