Selvola – SP654 – Prato Grande di Monte Nero – Monte Bue

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 810 m circa
Tempo: 2.45 – 3.15 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2011

Questo itinerario risale il versante sud del Monte Nero tra bei boschi di faggio. Superata la SP654, si sale in breve all’ampia torbiera del Prato Grande di Monte Nero, da cui la vetta del Monte Bue è ormai vicina.

Accesso

a) Da Genova (attraverso il Passo della Scoglina) o da Chiavari (attraverso il Passo della Forcella) si raggiunge Rezzoaglio. Poco a valle si trova a destra la deviazione per Santo Stefano d’Àveto, da cui si sale al Passo del Tomarlo. Poco dopo si gira a destra in direzione di Parma, e si scende in breve al paese di Casalporino; si gira a sinistra e si raggiunge Selvola.
b) Da Piacenza si risale la Val Nure (SP654) fino al Passo dello Zovallo, quindi si taglia verso il Passo del Tomarlo. Poco prima di arrivarci si scende a sinistra in direzione di Parma, portandosi a Casalporino. Si gira ancora a sinistra e si raggiunge Selvola.
c) Dal casello di Fornovo di Taro si risale integralmente la Val Ceno, quindi si sale a tornanti verso il Passo del Tomarlo. Giunti a Casalporino si devia a destra per arrivare a Selvola (992 m).

Itinerario

Si prosegue a piedi lungo la stradina che scende dolcemente, e dopo 1 km circa si imbocca a sinistra una carrareccia. La traccia taglia in lieve salita fino ad un bivio, dove si gira bruscamente a sinistra e si risale un costone poco marcato, tra boschetti e radure. Si lascia a sinistra un’altra diramazione e si continua a salire fino ad un ripiano dove la traccia si biforca di nuovo. Si va a sinistra, salendo direttamente verso il rilievo roccioso della Rocchetta. Si riceve poi da destra una pista proveniente da Drusco, indicata dal segnavia CAI 821. Piegando a sinistra, si entra in una piccola valletta boscosa. Con una breve salita ci si porta alla selletta a monte della Rocchetta (1173 m; punto panoramico), poi si prosegue in salita decisa tra macchie di bosco fitto e zone diradate.
Giunti nei pressi di un roccione che emerge dai boschi si gira a sinistra, poi si effettua un ampio tornante andando ad attraversare due volte il Rio di Pietra Forata. Attraversato un ripiano, si tocca la Fontana Bacin, poi si prosegue in lieve salita nella faggeta. Si riceve da sinistra un’altra pista sterrata, poi si curva verso destra e, attraversata una radura, si raggiunge la strada asfaltata che collega il Passo del Tomarlo al Passo dello Zovallo (SP654; quota 1500 circa). Si attraversa la strada e si prosegue ancora lungo la mulattiera, che, attraversato un cancello del pascolo, sale direttamente fino ad incontrare una sterrata. La si segue verso sinistra, poi si piega e si raggiunge un’ampia radura torbosa, che precede l’ampia conca del Prato Grande di Monte Nero.

È una grande torbiera alimentata da un ruscello che scende dal sovrastante Monte Bue. Viene definito “di Monte Nero” per distinguerlo dal ben più noto Prato Grande posto alle pendici nord del Monte Rágola. Da qui si può effettuare un’interessante deviazione per il Barbalbero e la Nave di Monte Nero.

Si passa accanto ad un casotto in pietra (quota 1627) e si incontra un bivio. Lasciando a destra il sentiero per la Tana di Monte Nero, si gira a sinistra passando nei pressi di un ex-skilift. Con una breve salita nella faggeta si guadagna l’ampia sella del Prato della Madonna (1677 m), posta tra il Monte Bue e il Monte Nero.

Andando a destra lungo il sentiero 003 si può raggiungere in un’oretta scarsa la vetta del Monte Nero (difficoltà: EE).

Si sale a sinistra (segnavia 001) lungo un’ampia mulattiera che entra in un bosco di faggi. Proseguendo con alcune svolte si esce in breve dal bosco, si trascurano i segnavia che tagliano verso destra e si sale dritti per prati fino alla vicina vetta del Monte Bue (1781 m).

Il Monte Maggiorasca visto dal Prato Grande
Il Monte Maggiorasca visto dal Prato Grande (17 agosto 2012)
Il nuovo Rifugio Monte Bue
Il nuovo Rifugio Monte Bue (30 ottobre 2016)

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