Passo Linguadà – Passo Menegosa – Monte Menegosa
Caratteristiche
Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 450 m circa
Dislivello in discesa: 60 m circa
Tempo: 1.30 – 1.45 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2011
Il Monte Menegosa è un tipico affioramento ofiolitico di media quota, che sorge in mezzo ad ampi versanti argillosi con forme aspre e rocciose. L’itinerario non presenta difficoltà fino al Passo Menegosa. La salita finale invece si svolge su terreni ripidi e impervi consigliabili solo ad escursionisti esperti.
Accesso
a) Da Piacenza si sale in val Nure. Superato Farini d’Olmo si prosegue ancora lungo la SP654 per circa 4 km, per poi girare a sinistra per il Passo Pianazze. Dopo 6 km si devia a sinistra sulla SP61, che guida, dopo un’ulteriore deviazione a destra (SP51) al Passo Linguadà.
b) Da Fornovo di Taro si risale la val Ceno e, superato Bardi si prosegue ancora per circa 12 km per poi salire a destra (SP25) al Passo Pianazze. Si scende fino poco dopo Cà dei Ratti, dove si devia a destra sulla SP61, che guida ad un altro bivio, che si prende a destra (SP51) e si sale al Passo Linguadà (934 m).
Si tratta di un’ampia sella posta tra le valli del Nure e del Ceno, in una zona di flysch argillosi. Nei pressi della strada asfaltata si trova il piccolo paesino di Linguadà.
Itinerario
Si imbocca una carrareccia che si innalza tra prati a sfalcio verso nord-est (segnavia CAI 901), poi spiana, continuando dolcemente lungo un’ampia cresta, incrociando una pista e lasciando a sinistra una diramazione. Ad un bivio si va a destra lungo un sentiero sassoso che sale abbastanza ripido tra boschetti e radure, poi entra nella faggeta e prosegue più dolcemente accanto ad una recinzione. Giunti ad una radura si incontra una carrareccia proveniente da sinistra e la si segue in dolce salita nel bosco, lasciando a destra un gruppetto di bei faggi secolari e iniziando a scendere dolcemente.
Lasciata a destra una diramazione sbarrata dalla recinzione, il sentiero prosegue con alcuni saliscendi, a tratti rovinato dall’erosione, fino ad un bivio posto al margine di una zona di bosco diradato. Si lascia a destra la diramazione per il Monte di Lama per scendere a sinistra e rientrare nel bosco, in cui si prosegue con vari saliscendi fino alla sella detta Passo Menegosa (1220 m), dove da destra arriva il sentiero 903 proveniente da Teruzzi.
La salita diretta al Monte Menegosa dal passo omonimo è piuttosto impervia. Per evitarla si può continuare lungo il percorso 901, che taglia nel bosco fino al Passo Guttarello. Qui si devia a destra seguendo il segnavia 903, che sale più tranquillamente al Menegosa percorrendo il boscoso versante settentrionale.
Poco più avanti si lascia a sinistra il percorso 901, per deviare a destra lungo il percorso 903, che procede per un breve tratto nel bosco, poi sbuca all’aperto iniziando a salire molto ripido in vista della rocciosa anticima sud del Monte Menegosa. Il sentierino, pietroso e sdrucciolevole, si inerpica tra le rocce affioranti in diagonale, poi piega a sinistra per un breve tratto sulla linea di massima pendenza (è il tratto più difficile per la ripidità e il terreno scivoloso) che porta sull’anticima sud del Monte Menegosa (1311 m), da cui è ben visibile la cima principale. Si scende brevemente, poi si prosegue lungo un sentierino per un’aerea cresta pietrosa. Scavalcato un dosso, si sale verso sinistra per roccette, ma all’ultimo si piega a destra raggiungendo l’accumulo di massi dove è posta la croce di vetta del Monte Menegosa (1360 m).
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