MONTE CARAMETO – 1318 m
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Gruppo del Monte Maggiorasca
Descrizione
Il Monte Carameto (1318 m) sorge sullo spartiacque tra la Val d’Arda e la Val Ceno, e ne rappresenta l’ultima vetta più alta di 1000 metri prima che questo digradi lentamente verso la pianura. Verso est dirama un contrafforte secondario, che delimita la valle del Torrente Cenedola, affluente di sinistra del Ceno.
Si tratta di una montagna ampia, poco appariscente e poco imponente, dai fianchi dolci in gran parte coperti da boschi di castagni e faggi. Solo il versante sud-est, che si affaccia su Varsi e culmina nella piccola anticima detta Monte Pratobello (1179 m) è ripido, interrotto qua e là da qualche piccola parete di rocce stratificate. L’area sommitale è costituita da un’ampio dosso in gran parte prativo, il cui punto culminante è segnalato da un grande cippo in cemento dell’IGM, riportante la targhetta metallica di punto trigonometrico. Le praterie sommitali, cosparse di piccoli boschetti di faggi, si ricoprono di bellissime fioriture durante la stagione primaverile, e sono terreno perfetto per facili ciaspolate con innevamento buono durante l’inverno.
Dalla cima del Monte Carameto si osserva un panorama vastissimo, a 360 gradi. È ben visibile buona parte dell’Appennino Ligure, in particolare i vicini monti Menegosa, Lama e Croce dei Segni, ma anche i gruppi del Ràgola, del Maggiorasca, del Penna, la Catena dell’Àntola al completo, i monti Barigazzo e Dosso e il Monte Gòttero, col mare sullo sfondo. Più lontano si riconoscono i crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano: la lunga e ondulata costiera del Monte Cervellino, il seghettato Crinale dei Laghi, i Groppi di Camporàghena e l’imponente Alpe di Succiso; ancora più lontano, a forma di aguzza piramide, svetta il Monte Cusna. La Pianura Padana è vicinissima, e spesso avvolta nella foschia; al di là di essa si osserva gran parte dell’arco alpino, dal Monte Rosa ai Monti Lessini.
Si tratta di una montagna ampia, poco appariscente e poco imponente, dai fianchi dolci in gran parte coperti da boschi di castagni e faggi. Solo il versante sud-est, che si affaccia su Varsi e culmina nella piccola anticima detta Monte Pratobello (1179 m) è ripido, interrotto qua e là da qualche piccola parete di rocce stratificate. L’area sommitale è costituita da un’ampio dosso in gran parte prativo, il cui punto culminante è segnalato da un grande cippo in cemento dell’IGM, riportante la targhetta metallica di punto trigonometrico. Le praterie sommitali, cosparse di piccoli boschetti di faggi, si ricoprono di bellissime fioriture durante la stagione primaverile, e sono terreno perfetto per facili ciaspolate con innevamento buono durante l’inverno.
Dalla cima del Monte Carameto si osserva un panorama vastissimo, a 360 gradi. È ben visibile buona parte dell’Appennino Ligure, in particolare i vicini monti Menegosa, Lama e Croce dei Segni, ma anche i gruppi del Ràgola, del Maggiorasca, del Penna, la Catena dell’Àntola al completo, i monti Barigazzo e Dosso e il Monte Gòttero, col mare sullo sfondo. Più lontano si riconoscono i crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano: la lunga e ondulata costiera del Monte Cervellino, il seghettato Crinale dei Laghi, i Groppi di Camporàghena e l’imponente Alpe di Succiso; ancora più lontano, a forma di aguzza piramide, svetta il Monte Cusna. La Pianura Padana è vicinissima, e spesso avvolta nella foschia; al di là di essa si osserva gran parte dell’arco alpino, dal Monte Rosa ai Monti Lessini.
Vie d’accesso
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