Albenga – Via Iulia Augusta – Santa Croce – Monte Bignone – Albenga

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 580 m circa
Tempo: 3.30 – 4.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Dicembre 2017

Bellissimo percorso ad anello lungo i panoramici crinali tra Albenga e Alassio. Nella prima parte si seguono le tracce della via Iulia Augusta, l’antica strada romana che percorreva la riviera ligure di ponente, incontrando interessanti resti archeologici. Con belle viste sull’Isola Gallinara si arriva al promontorio di Santa Croce, da cui inizia la ripida salita per il Monte Bignone. La discesa avviene lungo un percorso più diretto, che segue la cresta nord-est della montagna riportando ad Albenga.

Accesso

a) In treno fino alla stazione di Albenga. A piedi si imbocca a sinistra via 25 Aprile e poi a destra via Trieste. La si percorre integralmente fino ad una rotonda, dove si gira a sinistra attraversando il Fiume Centa su un ponte moderno. Si continua sempre dritti, prima lungo via Piave, poi in via Fratelli Ruffini; questa si immette ad angolo retto in via San Calocero, che si segue verso destra. Poco dopo si trova sulla sinistra l’imbocco della via Iulia Augusta.
b) In automobile si esce al casello autostradale di Albenga, da cui si seguono le indicazioni per il centro città. Costeggiato il centro storico si gira a destra (direzione Alassio), attraversando il Fiume Centa su un ponte moderno, quindi si arriva ad una rotonda dove si va ancora a destra. Poco più avanti, sulla sinistra, si trova l’imbocco della via Iulia Augusta; sono presenti varie possibilità di parcheggio nelle vicinanze (quota 5).

Itinerario

Si imbocca la stradina asfaltata con indicazioni per la via Iulia Augusta, che sale lasciando a sinistra una diramazione per l’anfiteatro romano e costeggiando la chiesetta di Nostra Signora di Fatima. Si effettuano due brevi tornanti e si giunge ad un bivio, indicato da vari cartelli. Qui a sinistra si imbocca il primo tratto lastricato della via Iulia Augusta, compreso tra due muri. In breve si è ad un secondo bivio (quota 49). Si lascia a destra il segnavia “due cerchi rossi pieni”, che si seguirà al ritorno, e si continua a sinistra lungo la via romana (segnavia: quadrato rosso vuoto).

Qui la via Iulia Augusta entra nella necropoli meridionale della città. Scavi archeologici, iniziati già negli anni ’30 dal professor Lamboglia e poi proseguiti con lunghi periodi di pausa, hanno portato alla luce resti di numerosi edifici. Numerosi pannelli esplicativi descrivono dettagliatamente questi monumenti man mano che li si incontra lungo il percorso.

Si segue l’ampio viale pianeggiante, ora dal fondo sterrato, che attraversa una piccola valletta passando accanto ai primi monumenti della necropoli e offrendo già belle viste sulla Gallinara. Giunti in una seconda valletta si costeggiano alcune case e si lascia a sinistra una stradina asfaltata, quindi si continua tra boscaglia, ulivi e villette isolate. Si arriva poi su un costone (quota 84) dove si incontra una strada asfaltata. La si segue verso destra per qualche decina di metri, quindi si va a sinistra per riprendere l’antica via sterrata. Passati accanto all’ultimo monumento della necropoli, si attraversa il Rio Casabianca, quindi si supera un tratto dove si è conservato il lastricato medievale. Un pezzo di sentiero pianeggiante guida su una stradina asfaltata, che presto si biforca.

Qui si trova un minaccioso cartello secondo cui la via sarebbe chiusa per frana 150 metri più avanti. In realtà la frana è stata ormai risistemata e la via è aperta e perfettamente percorribile.

Seguendo i segnavia, si continua dritti lungo la stradina sterrata, che presto va a tagliare sotto alcuni pericolanti speroni rocciosi (messi in sicurezza), quindi diventa asfaltata e passa accanto al B&B Oasi. Si lascia a destra via Byron, poi si taglia in piano e in lieve discesa con bellissima vista sul porticciolo di Alassio. Entrati in un’altra valletta, si passa accanto all’antichissima chiesetta di Sant’Anna ai Monti (88 m).

La chiesetta risale addirittura al IX secolo, ed è stata la prima parrocchia di Alassio fino al 1507. Restaurata a fine anni ’60, oggi è recintata, e versa purtroppo in uno stato di totale abbandono.

La stradina asfaltata attraversa un gruppetto di case, quindi sale brevemente fino alla Chiesa di Santa Croce (105 m; 1.10 – 1.20 ore), alta sull’omonimo promontorio.

Dal piazzale posto sotto alla chiesetta si ha una vista bellissima sulla Gallinara e su Alassio. Nei pressi si trovano i ruderi di una torre saracena.

Si continua dritti su asfalto per poche decine di metri, quindi si imbocca a destra il sentiero segnalato con un cerchio rosso pieno, indicato da un cartello per il Monte Bignone. Il sentierino sale decisamente tra terrazze abbandonate invase dalla macchia, alternando rampe ripide a brevi tratti in piano. Sorpassato un rudere, si risale un panoramicissimo costolone di lastroni rocciosi, su cui crescono alcuni pini marittimi isolati. Più in alto la salita si fa dolce e, dopo un tratto in piano, si giunge ad un importante crocevia (quota 337).

Il segnavia “cerchio rosso pieno” va a raggiungere con percorso abbastanza diretto una selletta sulla cresta orientale del Monte Bignone, ed è presente anche un altro sentiero ancora più breve che porta subito in vetta. Qui descrivo un altro percorso, un po’ più lungo ma più suggestivo e interessante.

Si imbocca a sinistra un sentiero segnalato con tacche bianco-rosse (indicazione: “raccordo AVBS”) che taglia in piano tra gli arbusti. Lasciata a sinistra una diramazione che guida ad un’area picnic, si sale lungamente in diagonale, con bella vista su Alassio. Ad un bivio si gira a destra e, seguendo un elettrodotto, si giunge all’ampia sella tra i monti Castellaro e Bignone (454 m). Qui si trova un altro crocevia.

Volendo allungare il percorso, si può effettuare una deviazione di mezz’ora fino alla Punta di Vegliasco. Si segue a sinistra il segnavia “due cerchi rossi pieni”, lungo un sentiero che taglia il versante meridionale del Monte Castellaro (eventualmente raggiungibile in pochi minuti). Si ritorna sul crinale alla sella (465 m) tra il Monte Castellaro e la Punta di Vegliasco. Il sentiero segnalato rimonta brevemente il crinale, poi aggira una gobba sul versante marittimo. Alla sella successiva si abbandona il segnavia, che evita la Punta di Vegliasco, per proseguire dritti lungo il ripido sentiero di crinale. Procedendo tra folti arbusti, si guadagna una spalla dove si incontra il sentiero segnalato proveniente da Alassio. Un’ultima breve salita porta in cima alla Punta di Vegliasco (596 m).

Si gira a destra (segnavia: due cerchi rossi pieni), salendo ripidamente verso i piccoli dirupi sommitali del Monte Bignone. Presto si giunge ad un bivio: il sentiero di destra giunge comunque in vetta effettuando un percorso un po’ più lungo e più agevole. I segnavia invece portano a sinistra per facili roccette gradinate, quindi seguono la panoramica cresta fino alla cima del Monte Bignone (520 m). Si scende brevemente, quindi si giunge ad un bivio presso un’edicola sacra. Qui si va a sinistra e, costeggiato un rudere, si giunge sullo spallone orientale della montagna, dove sorge la croce di vetta (518 m; 2.30 – 2.45 ore da Albenga).

Si scende lungo il crinale opposto fino ad una selletta, dove si lascia a destra il sentiero segnalato con un pallino rosso. Si devia a sinistra, aggirando una gobba sul versante nord-occidentale, quindi si ritorna sul filo di cresta e si perde quota ripidamente su un sentiero sassoso, mentre la macchia si tramuta lentamente in bosco. Trascurate alcune diramazioni laterali, si passa accanto al rudere di Ca’ Bianca (328 m). Poco più avanti si ricevono da destra il “Sentiero dell’Onda” e da sinistra il segnavia “due croci rosse”.
Il crinale poi si spiana; a due bivi in rapida successione si va prima a destra e poi a sinistra, confluendo in una comoda strada sterrata. Giunti ad una selletta la sterrata piega a destra e scende con due tornanti. Poco prima del tornante successivo si prende a destra un ripido sentiero dissestato che attraversa ancora una volta la sterrata e si abbassa decisamente lungo un contrafforte arbustivo poco marcato. Si costeggia un muro dove sono presenti strani segnali di pericolo, quindi si raggiunge una stradina asfaltata, che scende dritta tra boscaglia e case isolate. Quando la strada gira a sinistra si continua dritti, confluendo in un’altra stradina; si piega poi a destra e ci si ricongiunge alla via Iulia Augusta presso il bivio di quota 49. Si ritorna quindi al punto di partenza seguendo il percorso dell’andata.

Uno dei monumenti funebri lungo la via Iulia Augusta (17 dicembre 2017)
Panorama su Alassio, Laigueglia e Capo Mele (17 dicembre 2017)
Vista sulla Gallinara e sulla Riviera Ligure dal sentiero di salita (17 dicembre 2017)
Panorama sulle Alpi Liguri dal Monte Bignone (17 dicembre 2017)
Albenga e il mare dal Monte Bignone (17 dicembre 2017)

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