Dolcedo – Lécchiore – Laghetti di Lécchiore – Bellissimi – Dolcedo
Caratteristiche
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 350 m circa
Tempo: 2 – 2.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Gennaio 2023
Percorrendo comode mulattiere e stradine, tra uliveti e bellissimi borghi, si visita la valle del Rio dei Boschi, affluente del Torrente Prino. L’itinerario non presenta difficoltà, ma bisogna prestare attenzione a non perdere l’orientamento ai numerosi bivi, non sempre segnalati. Dal paese di Lécchiore è consigliabile effettuare la deviazione per gli omonimi laghetti, che in estate sono frequentati per fare il bagno.
Accesso
Usciti al casello autostradale di Imperia Ovest, si svolta a destra e si risale la valle del Torrente Prino fino a Dolcedo (80 m).
Si tratta di un suggestivo paese di origine medievale, situato alla confluenza tra il Torrente Prino e il Rio dei Boschi. È composto da varie borgate, di cui la principale è Piazza, sovrastata dalla chiesa parrocchiale di San Tommaso.
Itinerario
Il percorso ha inizio da piazza Doria nella borgata Piazza di Dolcedo. Giunti all’estremità della piazza, si attraversa il portone in legno sempre aperto che immette in piazza San Tommaso, davanti alla grande chiesa omonima. Si gira a sinistra e si sale una breve scalinata che guida ad un porticato. Girando a destra, il viottolo esce dal porticato e si porta sulla sponda destra idrografica del Rio dei Boschi. Dopo alcune decine di metri, si imbocca a destra un suggestivo ponte in pietra che scavalca il torrente, quindi si continua a sinistra su una mulattiera tra le case. Lasciata a destra una strada asfaltata, si prosegue su un viottolo cementato (via Ripalta) che sale lungo un costone. In breve si sbuca in uno spiazzo asfaltato all’inizio del borgo di Ripalta (127 m).
Si prende a sinistra via Colle della Valle, che taglia in piano ai piedi dell’abitato. Giunti sotto al campanile della chiesa, si passa sotto un archivolto oltre al quale l’asfalto termina. Si continua in salita su stradina cementata, entrando nel paese. Si gira a destra in salita, poi a sinistra in piano, quindi si esce dall’abitato su una bella mulattiera che taglia in orizzontale. Passati a monte di un gruppetto di case, si supera il Rio dei Boschi su un ponte (quota 123), quindi si sale sul versante opposto tra terrazze in abbandono. Si sbuca su una carrareccia e la si segue verso destra (segnavia bianco-rossi del Sentiero Balcone), quindi ad un bivio si continua a destra. La carrareccia sale dolcemente tra uliveti e lembi di boscaglia incolta. Più avanti la si lascia a destra per continuare in salita su una mulattiera che si addentra in un valloncello.
Subito prima di attraversare la vallecola, sulla sinistra si stacca una deviazione che porta alla chiesetta di San Cosimo (213 m), situata in un bel prato. Al di là della chiesetta, il sentiero prosegue alla volta della borgata Magliani, da cui si può salire per strada al paese di Bellissimi.
Attraversata la vallecola, si sbuca su una stradina in corrispondenza di un tornante (quota 217; edicola sacra). Si rimonta la stradina verso sinistra tra gli ulivi, fino a sbucare nel paese di Lécchiore (261 m; 0.45 – 1 ora da Dolcedo) in corrispondenza della chiesa parrocchiale di Sant’Agostino.
Volendo evitare la deviazione ai Laghetti di Lécchiore, subito oltre la chiesa, si può imboccare a sinistra il viottolo cementato per proseguire alla volta di Bellissimi.
Si piega a destra e, seguendo i segnavia, si passa tra le case; al limite del centro abitato, si incontra una stradina asfaltata. Si prosegue dritti in discesa sulla rotabile, tra case sparse e ulivi, poi si entra nel bosco. Dopo alcune centinaia di metri, bisogna trascurare i segnavia del Sentiero Balcone, che scendono a destra verso il Santuario dell’Acquasanta.
Il Santuario dell’Acquasanta (242 m) può essere raggiunto in circa 5 minuti. È stato edificato nel XVI secolo sulla sponda destra idrografica del Rio dei Boschi, in corrispondenza di una sorgente perenne; fu poi ristrutturato almeno due volte nel ‘600 e nel ‘700. Secondo la tradizione, in questo luogo la Madonna apparve più volte ai fedeli che vi si recavano in preghiera.
Si prosegue dritti lungo la stradina che, in corrispondenza di un gruppetto di case, diventa sterrata. Poco più avanti si giunge ad un trivio: sulla destra si trova una prima deviazione per scendere al Rio dei Boschi e visitare i laghetti più bassi. Se invece si gira a sinistra e si prosegue per alcune decine di metri, si trova sulla destra una seconda deviazione. La si imbocca e, dopo una breve salita, si prende a destra una mulattiera che taglia in piano nel bosco. In pochi minuti, si giunge al più ampio dei Laghetti di Lécchiore (300 m circa; 20 – 25 minuti da Lécchiore).
Si tratta di una serie di belle pozze e marmitte intervallate da cascatelle. Risalendo o scendendo il torrente (difficoltà: EE) se ne possono raggiungere altri, di varie forme e dimensioni.
Si ritorna indietro sullo stesso percorso fino alla chiesa parrocchiale di Sant’Agostino a Lécchiore. Subito prima della chiesa, si prende a destra un viottolo cementato che sale con due curve. Si attraversa una strada asfaltata, ma la si trascura per proseguire in salita sulla mulattiera cementata (via IV Novembre). Piegando a destra, si sale lungo la massima pendenza tra alcune case, quindi si piega a sinistra su una rotabile asfaltata che taglia in dolce discesa. Si passa sotto ad un altro gruppo di case, quindi si trova un crocevia dove si sale a destra su una strada cementata.
Tagliando tra terrazze con ulivi, la strada diventa sterrata. In corrispondenza di una curva, accanto ad una cisterna per l’acqua (quota 288), si abbandona la stradina per continuare dritti su una mulattiera (segnavia bianco-rossi). La traccia scende dolcemente a mezza costa fino al paese di Bellissimi (263 m; 15 – 20 minuti da Lécchiore), dove si ritrova l’asfalto.
Il paese di Bellissimi, situato in posizione panoramica su un ampio versante rivolto a nord-est, è noto per due curiosità: i numerosi murales, disseminati sulle facciate delle case, e i balui, che sono piccole mongolfiere di carta molto colorate. I balui vengono lanciati durante la festa della Madonna della Misericordia, che si svolge ogni anno durante la prima domenica di settembre.
Si percorre la strada asfaltata verso sinistra per pochi metri, poi, seguendo i segnavia, si imbocca a destra via Umberto I. La mulattiera scende tra le ultime case, quindi si abbassa verso destra tra gli ulivi. In pochi minuti si sbuca su una stretta strada asfaltata (via Boeri) e la si segue in discesa. Quando la stradina svolta a sinistra, si imbocca a destra una diramazione cementata. Scendendo con alcuni tornanti, si giunge sulla sponda destra idrografica del Rio dei Boschi, poco a monte dell’abitato di Dolcedo. Costeggiando il rio, si incontra il ponte percorso all’andata per andare a Ripalta; si prosegue dritti e in breve si è di ritorno a Dolcedo (20 – 25 minuti da Bellissimi).
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