Nava – Colle di Nava – Colla dei Boschetti – Poggio dell’Allodola – Nava
Caratteristiche
Difficoltà: E
Difficoltà invernale: WT3
Dislivello in salita: 650 m circa
Tempo: 4 – 4.40 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Gennaio 2021
Percorso ad anello di ampio respiro che si svolge intorno al vallone del Rio dei Boschetti, subito a ovest rispetto al paese di Nava. La salita, piuttosto lunga, segue il percorso dell’Alta Via dei Monti Liguri fino alla Colla dei Boschetti, poi effettua un ampio semicerchio fino al panoramico crinale del Poggio dell’Allodola. Da lì, un sentiero diretto e a tratti piuttosto ripido riporta velocemente al paese di Nava.
Accesso
a) Dal casello autostradale di Albenga si seguono le indicazioni per Alassio, girando a sinistra alla prima rotonda e poi ancora a sinistra per imboccare la superstrada. Si imbocca la prima uscita (indicazioni per Pieve di Teco) e si risale la Valle Arroscia incontrando la superstrada proveniente da Imperia. Si prosegue lungo la SS28 scavalcando il Colle di Nava e giungendo a Nava; si parcheggia poco dopo il bivio per Mònesi.
b) Si esce dall’autostrada al casello di Imperia Est e si segue la superstrada in direzione di Torino. Giunti in Valle Arroscia la superstrada termina e si prosegue sulla SS28 scavalcando il Colle di Nava e giungendo a Nava; si parcheggia poco dopo il bivio per Mònesi.
c) Si esce dall’autostrada a Ceva e si risale tutta la Val Tànaro superando Garessio e Ormea. Giunti a Ponte Nava si gira a sinistra e si sale a Nava (896 m).
Itinerario
Da Nava si segue la SS28 in direzione di Imperia per circa 1,2 km, fino al Colle di Nava (933 m).
Si tratta di un’ampia sella pianeggiante, posta sullo spartiacque principale alpino; partendo dal Colle di Cadibona è l’ultimo punto in cui la displuviale della catena montuosa si abbassa sotto i 1000 metri di quota. Sulle alture circostanti sorgono numerose fortificazioni, edificate tra il 1880 e il 1888 per difendere il valico da un’eventuale avanzata francese proveniente dalla costa. Lo sbarramento di Nava conta di cinque forti (Centrale, Richermo, Bellarasco, Possanghi e Montescio) e da altre batterie di appoggio, che avrebbero dovuto essere armate al momento del bisogno (Monte Ariolo, San Lorenzo e Poggio Possanghi). Il toponimo “nava” è abbastanza frequente in Liguria, e indica generalmente un avvallamento o una conca tra i monti.
È possibile parcheggiare l’auto e intraprendere il percorso anche dal Colle di Nava; in tal caso, bisognerà percorrere il chilometro abbondante di asfalto alla fine dell’escursione.
Sul lato destro della strada si imbocca la stradina marcata dai segnavia dell’AVML. Dopo alcune decine di metri, sorpassate alcune case, la stradina si trasforma in ampia mulattiera e sale in diagonale nel bosco. Si incontra una stradina sterrata, che si segue verso sinistra fino ad un grosso serbatoio in cemento. Qui si piega a destra su un ampio sentiero che si innalza con alcuni tornanti nel bosco, fino a sbucare sulla panoramica spalla su cui sorge il Forte Possanghi (o Pozzanghi; 1125 m).
Si tratta di una bella costruzione a pianta cilindrica, circondata da un profondo fossato. Realizzata tra il 1880 e il 1888 come parte della piazzaforte del Colle di Nava, era armato con due cannoni posizionabili in sei casematte e due mitragliatrici. La struttura è gemella del Forte Richermo, che si trova sull’altura a oriente del valico. L’ingresso è murato, quindi la visita all’interno non è possibile.
L’AVML contorna il forte sul lato meridionale, quindi rientra nel bosco e prosegue quasi in piano nei pressi del crinale. Con alcuni dolci saliscendi si aggira a nord il Poggio Possanghi, quindi si giunge ad un bivio dove si va a sinistra. Si supera un’area picnic con tavoli e panche, poi si trova un secondo bivio dove si va di nuovo a sinistra. Il comodo sentiero procede parallelamente alla sottostante strada provinciale, e riprende a salire dolcemente. Passati accanto ad una piccola cava abbandonata, si contorna il Poggio delle Forche e si ritorna sul crinale presso un crocevia (quota 1186).
Con una breve diramazione a sinistra si può raggiungere il Poggio delle Forche (1197 m), sulla cui vetta si trovava una batteria di protezione facente parte della piazzaforte di Nava.
Si prosegue dritti sul crinale in dolce salita, poi si scavalcano alcuni dossi boscosi. Con una breve discesa, si raggiunge la strada provinciale presso la Colla dei Boschetti (1225 m; 1.40 – 2 ore da Nava). La si attraversa e si imbocca la diramazione sterrata con indicazioni per Montescio. Dopo pochi metri si abbandona la sterrata per imboccare a sinistra una diramazione (Alta Via dei Monti Liguri; cartello in legno per San Bernardo di Mendàtica). Salendo dolcemente nel bosco, si giunge in breve ad un secondo bivio: si abbandona l’AVML e si gira a destra seguendo le indicazioni per il Forte Montescio e la Madonna dei Cancelli.
Il sentiero si innalza tra gli alberi con alcuni tratti ripidi, quindi si ricongiunge alla strada sterrata presso un tornante (quota 1370). Si segue ora la stradina, che sale dolcemente fino ad un bivio. Si continua dritti e si giunge ad un’ampia sella dove si trova un crocevia (quota 1424). Trascurando la strada principale, che prosegue verso la Madonna dei Cancelli, si devia a destra. La comoda carrareccia taglia il versante meridionale della Cima dei Prati di Cosio, poi raggiunge un’ampia sella erbosa (1437 m), da cui il panorama si apre verso oriente e sulla catena del Pizzo d’Ormea. Rimontando il panoramicissimo crinale prativo, si effettua la breve salita che porta alla tondeggiante cima sud-ovest del Poggio dell’Allodola (1491 m; 1 – 1.10 ore dalla Colla dei Boschetti).
Si prosegue lungo l’ampia dorsale, passando accanto ad una piccola costruzione e giungendo ai piedi della cima nord-est del Poggio dell’Allodola. Qui si abbandona la pista di crinale per imboccare a destra un evidente sentiero, indicato da un cartello in legno con la scritta “falegname”. Dopo un traverso in piano, ci si innesta sul contrafforte detto Costa Montè, che dal Poggio dell’Allodola scende direttamente verso il paese di Nava. Il sentiero scende lungo il costone boscoso per alcune centinaia di metri, poi piega a destra in piano. Giunti ad un bivio si gira a sinistra e, con alcune ampie curve, si ritorna sul costolone, ripido e poco marcato. Presso una selletta si trova un bivio, dove si segue ancora a destra l’indicazione per “falegname”. In pochi metri, si esce dal bosco e si raggiungono le Case Arzenora (1167 m; fonte nei pressi), situate sul versante meridionale del costolone.
Si continua dritti lungo una buona mulattiera, che passa accanto ad un pilone sacro e rientra nel bosco, attraversando una zona di terrazze abbandonate. Si riprende poi a scendere in diagonale, passando accanto ad un rudere e ritornando sul dorso del costone. Questo si fa man mano più ripido e mal definito; il sentiero perde velocemente quota con numerose svolte, lasciando a sinistra una diramazione indicata con segni gialli. Passati accanto ad un traliccio, si piega a sinistra e si incontra una pista più ampia. Si scende verso destra fino ad un bivio dove si piega ancora a sinistra, incontrando le prime case isolate.
Superato un tornante, la strada diventa asfaltata e giunge sul fondo del vallone del Rio dei Boschetti. Qui ci si congiunge con una rotabile più importante, che si segue verso sinistra. Procedendo in piano per un centinaio di metri si ritorna nel centro di Nava, dove si incontrano la strada statale e il parcheggio da cui si era partiti (1.20 – 1.30 ore dal Poggio dell’Allodola).
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