Il Pin – Monte Collardente – Bassa di Sanson – il Pin
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 400 m circa
Tempo: 2.30 – 3.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Giugno 2020
Piacevole percorso ad anello, tra folti boschi di pini e larici, per sentieri non segnalati e strade sterrate ex-militari. La salita alla vetta del Monte Collardente è parecchio ripida, ma può essere tranquillamente evitata.
Accesso
Si esce dall’autostrada ad Arma di Taggia e, seguendo le indicazioni per Taggia e Triora, si risale la Valle Argentina. Superato Triora, si continua per Loreto e Creppo, quindi si svolta a sinistra salendo a Realdo. La strada si stringe e, con qualche tornante, sale ancora a Borniga e alle case della località il Pin, dove diventa sterrata (ampio spiazzo; 1395 m).
Itinerario
Dal parcheggio, si trascura la strada sterrata e si imbocca un sentiero inerbito, non segnalato, che sale verso nord-est in direzione di una cisterna in cemento. Le tracce passano nelle vicinanze di una capanna in legno, quindi risalgono un costone coperto da una bella pineta. Mantenendosi sul dorso del contrafforte, si prende quota in maniera costante; a tratti il bosco si apre, regalando belle viste panoramiche sulla Valle Argentina fino al mare. Superati alcuni tratti più ripidi, si attraversa una radura e si sbuca sulla strada sterrata ex-militare che collega la Bassa di Sanson al Passo di Collardente (quota 1666).
Volendo evitare la ripida salita al Monte Collardente, si può seguire la strada sterrata verso sinistra in modo da giungere direttamente alla Bassa di Sanson.
Si attraversa la strada e, risalita una breve scarpata ghiaiosa, si ritorna sul filo del costone. Si percorre un tratto pianeggiante tra prati e macchie di pini e larici, quindi si attacca la ripida china erbosa sommitale. Con una faticosa salita si guadagna la vetta del Monte Collardente (1777 m; 1 – 1.15 ore dal Pin), segnalata da un cippo di confine e da un grosso ometto di pietre.
Il Monte Collardente è una cima minore posta sullo spartiacque tra Roya e Argentina, che fa da cresta di confine tra Italia e Francia. Il versante italiano è ripido ed erboso, mentre il versante francese è più dolce, coperto da un bellissimo lariceto che arriva fino in vetta. Il Monte Collardente è un buon balcone panoramico su tutta la Valle Argentina fino al mare, sull’imponente versante meridionale della dorsale Saccarello-Frontè, sulla Cima di Marta e su uno spicchio di Alpi Marittime dominato dal Mont Bégo.
Si gira a sinistra e si segue il crinale spartiacque in direzione sud-ovest, alternando tratti dolci a brevi discese più ripide. Si incontrano quindi due piccole anticime, che si possono scavalcare o aggirare sul prativo versante italiano. In questo tratto non c’è un vero e proprio sentiero, ma a tratti si notano vaghe tracce di passaggio, si incontrano i cippi di confine e si sorpassano resti di trincee e postazioni militari. Scendendo, il contrafforte diventa completamente boscoso; si passa nelle vicinanze del Rifugio Sanson e di alcune costruzioni adiacenti, quindi si incontra una pista che, oltre una sbarra, conduce alla Bassa di Sanson (1680 m).
Sul valico, crocevia di piste sterrate, si trova una cappelletta. Qui si incontra l’Alta Via dei Monti Liguri, proveniente dal Passo di Collardente. Il vicino Rifugio Sanson, detto anche Rifugio dell’Amicizia, in genere è chiuso: per informazioni scrivere a info@realdovive.it.
Si prosegue dritti in direzione sud-ovest, lungo la strada sterrata indicata dai segnavia dell’AVML. Dopo circa mezzo chilometro si giunge ad un altro crocevia (quota 1693); subito prima di arrivarci, se si scende sulla sinistra per qualche metro, si rintraccia l’imbocco di una mulattiera non segnalata. Si gira ancora a sinistra (est) e la si segue in dolce discesa, tagliando un ripido versante coperto da pini e larici. Più avanti la mulattiera si innesta su un costone e lo rimonta in discesa verso destra; qui si incontrano alcuni tratti selciati e si notano alcuni ometti di pietre e segnavia bianco-verdi. Ad un certo punto (ometto) si svolta a sinistra, alti sulla conca del Pin; il parcheggio da cui si è partiti è da qui ben visibile.
Il sentiero diventa parecchio ripido e sconnesso, e attraversa una zona di roccette scistose e fratturate. Perdendo velocemente quota tra radi alberi, ghiaie e arbusti, si incontra una stradina asfaltata nei pressi delle Case Abetin (1403 m) e la si segue verso sinistra. La rotabile diventa subito sterrata e, con percorso quasi pianeggiante, contorna una bella conca pascoliva attraversando due ruscelli. In pochi minuti, si ritorna infine al parcheggio del Pin.
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