Pian Laiardo – Ponte Schiarante – Tana Cornarea
Caratteristiche
Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 130 m circa
Tempo: 0.50 – 1 ora
Ultima ricognizione: Luglio 2021
Escursione piuttosto breve nell’ambiente selvaggio della Val Tanarello, che permette di raggiungere una grotta molto suggestiva. Le difficoltà, che in condizioni normali sarebbero state assenti, sono legate ai danni dell’alluvione dell’autunno 2020: la strada sterrata tra Pian Laiardo e il Ponte Schiarante è interrotta nei pressi di un ripido canalone; il Ponte Schiarante stesso non esiste più, essendo stato in parte distrutto dalla piena del torrente.
Accesso
a) Dal casello di Ceva si risale la Val Tanaro sorpassando Garessio e Ormea. A Ponte Nava si abbandona la statale per il Colle di Nava e si sale a destra, seguendo le indicazioni per Viozene. Dopo circa 5,4 km si nota l’indicazione a sinistra per la Val Tanarello; si gira a sinistra e si parcheggia subito nell’ampio spiazzo di Pian Laiardo
b) Uscendo ad Imperia o Albenga, si raggiunge Pieve di Teco e si sale al Colle di Nava. Scesi a Ponte Nava, si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Viozene; dopo 5,4 km, in corrispondenza dell’indicazione per la Val Tanarello, si gira a sinistra e si parcheggia subito nell’ampio spiazzo di Pian Laiardo (914 m).
La piccola piana alluvionale di Pian Laiardo si trova presso la confluenza dei torrenti Tanarello e Negrone, da cui si origina il Fiume Tánaro. Nei pressi del parcheggio si trova un’area picnic.
Itinerario
Si imbocca la strada sterrata che attraversa il Torrente Negrone su un ponte, quindi piega a sinistra e sale in diagonale tra gli alberi. Doppiato un contrafforte roccioso, la rotabile entra nella Val Tanarello, assai selvaggia e suggestiva, chiusa a sinistra dai contrafforti calcarei del Bric Cornia. Si procede a mezza costa sul lato sinistro idrografico, superando alcuni tratti scavati nella roccia, con belle viste sul sottostante torrente. Superata una Madonnina posta presso una sorgente intermittente, si giunge ad uno spiazzo (quota 938); subito oltre, in corrispondenza di un canalone, la strada è stata portata via dall’ultima alluvione. Si attraversa con attenzione il canalone, seguendo le tracce di passaggio su roccette friabili, quindi si riprende la strada sterrata che taglia in piano. Si incontrano altri tratti rovinati dall’erosione, oppure invasi da piccole colate detritiche, e infine si giunge al moncone del Ponte Schiarante (941 m). Per attraversare il torrente ci sono due possibilità:
a) Si lascia a sinistra il ponte e si prosegue dritti lungo la strada principale. Dopo poche decine di metri, non appena la boscaglia lo permette, si scende a sinistra nell’alveo del Tanarello e lo si guada (a piedi nudi o con stivali; impraticabile in caso di portata elevata). Giunti sulla sponda opposta, si ritorna indietro alla meglio tra massi e tronchi caduti, si guada un piccolo affluente e si giunge all’edicola sacra all’estremità orientale del ponte.
b) Si percorre il moncone del ponte fino alla sua estremità, quindi ci si abbassa in verticale sfruttando un tronco legato al moncone stesso a mo’ di gradino. Risalendo brevemente tra massi e tronchi caduti, si giunge all’edicola sacra sulla sponda opposta.
Si lascia a destra la pista sterrata che sale verso la Colla del Fieno e si imbocca a sinistra il sentiero con indicazioni per la Tana Cornarea e la Madonna dei Cancelli. Dopo una breve rampa ripida, il sentiero si innalza dolcemente in una bella faggeta, attraversando alcuni impluvi. Si contorna dall’alto un ghiaione con un traverso panoramico, quindi si giunge ad un bivio: si lascia a destra il sentiero segnalato per la Madonna dei Cancelli e si prosegue dritti. Il sentiero taglia brevemente in piano, poi effettua un curvone verso destra. Procedendo tra ortiche un po’ invadenti, si giunge alla base della parete rocciosa dove si apre la Tana Cornarea (quota 1020 circa).
Ampia caverna che si apre alle pendici occidentali del Bric Cornia, era già frequentata dall’uomo preistorico. Se si è dotati di torcia, il vasto salone interno è facilmente visitabile.
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