Bivacco Boerio – Mongioia
Caratteristiche
Difficoltà: Variante “a”: EE. Variante”b”: E/EE
Dislivello in salita: 257 m
Tempo: 0.45 – 1 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2018
La via normale al Mongioia è relativamente semplice, e per questo molto frequentata. Sono presenti due varianti: il sentiero “italiano”, che taglia il versante a picco sul Lago Mongioia e poi raggiunge la vetta superando facili risalti rocciosi, e il sentiero “francese”, che è più comodo e segue il detritico dorso sud-ovest della montagna. In genere, si sale per il sentiero “italiano” e si scende per quello “francese”.
Accesso
a) A piedi da Sant’Anna di Bellino.
b) A piedi da Pontechianale attraverso il Passo di Fiutrusa.
c) A piedi dal Bivacco Olivero.
Itinerario
Dal Bivacco Boerio (3096 m) si scende brevemente in direzione ovest, fino a portarsi all’estremità occidentale del Lago Mongioia (3083 m). Dalla sella detritica subito oltre si diparte sulla destra il frequentato sentiero segnalato con ometti di pietra; subito si prende quota su un ampio dorso, quindi si sale in diagonale alla base di una fascia rocciosa. Ad un certo punto, sulle rocce a sinistra, si nota una freccia gialla con scritta “facile”. Qui si presentano due possibilità:
a) Trascurando l’indicazione, si prosegue sul sentiero principale, che taglia ancora in diagonale sul versante che sovrasta il Lago Mongioia (ometti). Si sale tra cenge detritiche e ripidi lastroni, seguendo attentamente i segnavia, quindi si sbuca su un dosso molto panoramico, da cui la vista si apre verso nord fino al Monte Bianco. Qui si può salire direttamente la balza sulla sinistra, che però obbliga ad uno scomodo “passo del gatto” al suo culmine, oppure si può tornare indietro per poche decine di metri fino ad imboccare una cengia ascendente che fa sbucare al di sopra della paretina. Da qui si sale una seconda balza rocciosa, breve e facile, fino a sbucare in vista della croce di vetta. Si aggira sulla destra l’ultimo tratto di cresta rocciosa e si giunge in breve in cima al Mongioia.
b) Si segue l’indicazione, superando una breve balza rocciosa ben appigliata e imboccando sulla sinistra un sentiero ben marcato (ometti). La traccia sale con alcune svolte, quindi si porta sull’ampio e detritico dorso sud-ovest della montagna. Risalendolo regolarmente, con alcuni tornanti, si raggiunge infine l’ampia vetta del Mongioia (Bric de Rubren; 3340 m).
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