Sorgenti del Máira – Lago Visáisa – Bivacco Bonelli – Lago d’Apsoi
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 708 m
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2014
Possibili ascensioni e traversate dal Bivacco Bonelli: Monte Viraysse e traversata al Bivacco Barenghi
Classica escursione nell’alta Val Máira che permette di osservare due laghi naturali, molte forme carsiche e montagne spettacolari. Il percorso si svolge per buone mulattiere, e la meta è costituita dal Bivacco Bonelli, posto nell’ampia conca del Lago d’Apsoi.
Accesso
Da Cuneo si va a Dronero e si risale la Val Màira fino a Saretto; subito prima del piccolo lago artificiale sul Màira si imbocca a sinistra una diramazione che attraversa il torrente e sale alle Sorgenti del Máira (1628 m).
Le sorgenti sono così denominate anche se in realtà la Máira non sorge qui, ma molto più in alto, nel vallone del Maurin. Dalle sorgenti sbuca la grande quantità di acqua raccolta dalle condotte carsiche dei valloni sospesi di Visàisa, Apsoi e Munie; la maggior parte di esse si raccoglie in un torrente che scorre nella bella conca sbarrata da un cordone morenico, poi alimenta un piccolo laghetto artificiale e scende rapidamente alla Máira. Una più piccola quantità d’acqua filtra attraverso il cordone morenico e sbuca in polle più piccole più a valle, nei pressi della strada asfaltata. Tutta quest’acqua è fortemente calcarea, e lascia abbondanti depositi di travertino.
Itinerario
Dal crocevia presso l’entrata del campeggio alle Sorgenti del Máira si imbocca a destra il “sentiero Pier Giorgio Frassati”, che risale il cordone morenico che chiude la conca a settentrione. Si passa accanto ad un ripetitore, poi, con una breve salita nel lariceto, si va ad incontrare una vecchia rotabile militare (quota 1720 circa). La si attraversa e si continua lungo una bella mulattiera (segnavia GTA e sentiero Frassati) che si innalza con numerosi tornanti nel bosco di larici. La mulattiera risale una stretta valletta chiusa da uno spuntone roccioso, poi supera una selletta e taglia in piano verso i verticali spuntoni rocciosi del Bals del Rossin. Con un’ultima serie di tornanti tra i larici si raggiunge il dosso (2001 m) che chiude a valle l’ampia conca del Lago Visáisa.
Il lago, il cui livello di massimo invaso si trova a quota 1916, può essere raggiunto grazie ad un sentiero che scende a destra. L’amplissima conca è di origine carsico-glaciale, ed il lago ne occupa solo una piccola porzione nel settore settentrionale; la soglia della conca si trova a quota 1935, quindi circa una ventina di metri sopra il livello di massimo invaso. Il lago ha forma vagamente romboidale ed è molto profondo: in primavera ed inizio estate può raggiungere la massima profondità di quasi 40 m ed un’estensione di circa 30000 mq; nei periodi di magra lo specchio acqueo si riduce di molto, con variazioni di anche 10-15 m.
Il sentiero segnalato taglia verso sinistra, alto sulla conca, prima all’aperto, poi in un boschetto di larici, e alla fine attraverso gli enormi ghiaioni che scendono dai contrafforti dell’Auto Vallonasso. Si sale poi con una lunga serie di stretti tornanti che guida ad una piccola conca sospesa ai piedi dell’altissima parete nord dell’Auto Vallonasso. La mulattiera piega a destra, in lieve salita tra i prati, e raggiunge un bivio (quota 2336), sulla soglia che chiude a valle la conca del Lago d’Apsoi. Si lascia a sinistra il sentiero per il Colle d’Enchiàusa e si va a destra, entrando nell’ampia conca del Lago d’Apsoi; si imbocca quindi a sinistra la breve diramazione che guida al Bivacco Bonelli (2323 m), posto su un dosso erboso nei pressi del lago. Per scendere sulle sponde dello specchio d’acqua occorrono altri cinque minuti di cammino tra prati cosparsi di massi.
Il Bivacco Bonelli è una costruzione in legno che dispone di 12 posti letto. Normalmente è chiuso: per le chiavi bisogna rivolgersi al bar “Ciarbonet” di Ponte Màira. Il Lago d’Apsoi si estende a sud del rifugio, ed è il lago naturale più ampio della Val Màira; raggiunge un’estensione massima di circa 45000 mq, ma il livello acqueo è assai variabile, e dopo periodi di intensa siccità il lago si può trasformare in una pozza. Il lago occupa una profonda dolina ad imbuto, modellata anche da fenomeni glaciali, ed è contornato da una severa cerchia di alte montagne: l’imponente e massiccio Auto Vallonasso, il castellaccio roccioso del Monte Oronaye e le punte aguzze dell’Aiguille d’Oronaye e del Monte Villadel.
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