Rifugio Campo Base – Rifugio Stroppia – Lago Niera – Bivacco Barenghi

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 1188 m
Tempo: 3.20 – 4 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2014

Possibili ascensioni e traversate dal Bivacco Barenghi: Tete de la FremaBivacco Bonelli

Escursione molto bella e varia, che risale l’impressionante bastionata rocciosa delle Cascate di Stroppia per una vecchia mulattiera militare; giunti in cima alle cascate, si sbuca nel vallone sospeso del Vallonasso di Stroppia. Meta dell’escursione è il Bivacco Barenghi, situato nei pressi del Lago del Vallonasso di Stroppia, in ambiente solitario e severo. Dal bivacco è consigliabile salire alla vicina e panoramica Tête de la Fréma, il “3000” più facile del gruppo dello Chambeyron.

Il termine “stroppia”, molto diffuso in Val Màira (ad esempio con la variante “stroppo”) deriva probabilmente dal dialettale stroup, che indica uno sbarramento di valle.

Accesso

Da Cuneo si raggiunge Dronero, e si risale integralmente la Val Màira fino a Chiappera, l’ultimo paese. La strada prosegue ancora lungo il vallone superiore; giunti ad un bivio si va a sinistra e, oltre un ponte, si raggiunge in breve il Rifugio Campo Base (1642 m).

Il rifugio, con annesso campeggio, è aperto con servizio di alberghetto tutto l’anno ad esclusione di novembre. Dispone di 36 posti letto (tel. 0171.99068).

Si può proseguire ancora lungo la strada, ora sterrata, che taglia in piano a fianco del torrente, portandosi ai piedi della gigantesca bastionata da cui scendono le Cascate di Stroppia. Qui si trovano alcuni spiazzi in cui parcheggiare (località Ponte delle Fie; 1680 m circa).

Le cascate, alimentate dalle acque raccolte nel Vallonasso di Stroppia, scendono con tre salti da un’alta parete rocciosa sul lato destro idrografico della Val Màira, superando in pochissimo spazio circa 650 metri di dislivello. In realtà non sono sempre attive: nell’estate avanzata tutta l’acqua viene smaltita attraverso condotte carsiche sotterranee e sgorga più in basso, dalla risorgenza del Lac Ars, lasciando al posto della cascata solo una striscia scura sulla roccia.

Itinerario

Continuando a piedi lungo la sterrata, si giunge in breve all’inizio del “sentiero Dino Icardi”, segnalato con strisce giallo-azzurre. Si abbandona la sterrata e si imbocca a sinistra il sentiero che sale dolcemente tra radi larici in direzione delle cascate, poi piega a destra e si innalza con numerosi tornanti lungo un versante in gran parte erboso. Alla base di una parete rocciosa si gira a sinistra e si percorre un ampio cengione erboso in diagonale. Giunti ad un bivio, bisogna lasciare a destra il vecchio segnavia S18; esso raggiunge il Lac Ars con percorso difficoltoso. per proseguire a sinistra lungo il sentiero Icardi. Si taglia in piano tra erba e radi alberi, si attraversa uno spumeggiante torrente su una passerella in legno e si giunge ai piedi del grande salto centrale delle Cascate di Stroppia. Qui si piega a destra, e, con una ripida salita tra erba e rocce, si raggiunge il ripiano del Lac Ars (2024 m).

Nonostante il nome, non si tratta di un lago: è un piccolo ripiano erboso chiazzato di rododendri dove si trova una copiosa risorgenza di acque provenienti dalle condotte sotterranee del Vallonasso di Stroppia.

Dal ripiano il sentiero segnalato si innalza faticosamente per erba e detriti fino alla base della bastionata superiore. Qui si piega a sinistra attraversando due torrentelli (in secca in estate inoltrata) e innalzandosi con vari tornati scavati direttamente nella roccia. Fino a luglio inoltrato l’acqua invade parte della mulattiera rendendo il percorso un po’ malagevole. Con un traversone (corda per chi non ha passo sicuro) si raggiunge il panoramico cengione dove si trova il piccolo Rifugio Stroppia (2260 m).

Il rifugio, inaugurato il 13 agosto 1933, è una piccola costruzione in pietra dotata di 12 posti letto. Di solito è chiuso, e le chiavi sono disponibili presso il bar di Chiappera.

Il sentiero va ad attraversare il rio delle Cascate di Stroppia con una passerella in legno ai piedi del salto superiore, poi sale con alcuni tornanti alla selletta del Passo dell’Asino (2310 m), da cui si entra nell’ampio Vallonasso di Stroppia. Scendendo brevemente si raggiunge il bellissimo Lago Niera (2302 m).

È un laghetto dalle acque limpide posto sul terrazzo sovrastante le Cascate di Stroppia. Si estende per circa 5500 mq, ma la profondità massima non supera il metro; in estate avanzata, quando tutta l’acqua viene smaltita da condotte sotterranee, il lago tende a prosciugarsi. Le rocce calcaree sulle rive sono ricche di fossili.

Il sentiero segnalato rimonta quindi l’ampio ed ondulato Vallonasso di Stroppia, ricco di varie forme di carsismo superficiale. Si lascia a sinistra il sentiero per il Colle della Portiola, poi a destra quello per il Colle dell’Infernetto, e infine ancora a sinistra quello per il Col di Nubiera. Più in alto il vallone si fa detritico, e si incontra il “sentiero Roberto Cavallero”, proveniente dai Laghetti di Nubiera. Si risale faticosamente l’ultimo tratto del vallone, giungendo ad un bivio (quota 2774). Trascurando il sentiero principale che taglia direttamente verso il Col de Gippiera, si va a destra, raggiungendo in breve il piccolo Bivacco Barenghi (2822 m).

La piccola costruzione a semibotte si trova su un ripiano detritico poco sopra all’ampio Lago del Vallonasso di Stroppia. La conca in cui sorge è di alpestre bellezza, circondata dalle gigantesche cime rocciose del Brec e dell’Aiguille de Chambeyron. Dispone di 9 posti letto ed è sempre aperto. Riguardo al lago, è uno dei più ampi della zona (al massimo circa 20000 mq), ed occupa il fondo di un’ampia dolina modificata da fenomeni glaciali. Come altri laghi della Val Màira, è fortemente soggetto a variazioni di livello stagionale. Spesso si ritrova ingombro di ghiaccio e neve fino a fine luglio.

La grande Cascata di Stroppia (giugno 2008)
Il salto superiore delle Cascate di Stroppia e la Rocca Bianca
Il salto superiore delle Cascate di Stroppia e la Rocca Bianca (15 luglio 2014)
Il bellissimo Lago Niera (15 luglio 2014)
Il Brec de Chambeyron dal Vallonasso di Stroppia
Il Brec de Chambeyron dal Vallonasso di Stroppia (15 luglio 2017)
Il Lago del Vallonasso di Stroppia e il Bivacco Barenghi visti da nord (15 luglio 2014)

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