Menezzo – Colla d’Onzo – Castell’Ermo

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 511 m
Tempo: 1.30 – 1.45 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2014

È la via più breve per salire sull’imponente Castell’Ermo. Per una comoda strada sterrata si raggiunge la Colla d’Onzo, da cui una frequentata mulattiera porta alla chiesetta di San Calogero e alla vetta.

Accesso

Si esce al casello autostradale di Albenga da cui si prosegue per Pieve di Teco. Si imbocca quindi la SP453 che risale la Valle Arroscia, superando Ortovero e Pogli. Poco dopo si imbocca a destra la diramazione che sale verso Onzo, da cui si va a sinistra e poi a destra salendo alla piccola frazione Menezzo; si parcheggia nel piazzale davanti alla chiesa (581 m).

Menezzo è il nucleo più elevato del comune di Onzo. Accanto alle case si trova il Lago di Menezzo, un piccolo lago artificiale molto pittoresco costruito per irrigare campi e attrezzato per la pesca. Il lago si trova sulla sinistra della strada subito prima della chiesa.

Itinerario

Si imbocca un’ampia mulattiera (segnavia: due rombi rossi vuoti) che sale tra fasce terrazzate piegando a destra. Superando alcuni tratti di boscaglia si gira a sinistra e si raggiunge una dissestata strada sterrata chiusa al traffico. La si segue verso destra salendo con ampi tornanti tra boschi e radure, poi, oltre un tratto in lieve discesa, si incontra un’altra sterrata proveniente da Onzo. Si sale a sinistra (segnavia: due linee rosse) e, con un ultimo lungo tornante nel bosco, si raggiunge la Colla d’Onzo (839 m).

È un’ampia insellatura boscosa, crocevia di sterrate, posta sullo spartiacque tra Arroscia e Pennavaira, a dividere l’imponente Castell’Ermo dalla lunga e ondulata costiera boscosa del Monte Cucco.

Si imbocca a destra una carrareccia (segnavia: triangolo rosso vuoto) che sale nel bosco prima dolcemente, poi più decisamente, fino ad un’area picnic (quota 870). Qui si abbandona la carrareccia che scende verso Curenna, per imboccare la mulattiera segnalata che sale in diagonale tra rocce, alberi e arbusti. La mulattiera diventa poi più ampia e ripida, a tratti acciottolata. Superate due svolte un sentiero sulla sinistra permette di tagliare un tornante della mulattiera. Si arriva poco dopo alla chiesetta di San Calogero (1023 m), posta su un ripiano a poca distanza dalla vetta del Castell’Ermo.

La chiesetta ha origini antichissime: risale probabilmente al primo periodo di cristianizzazione della Liguria. Secondo la tradizione, San Calogero sarebbe stato un ufficiale romano martirizzato a causa della sua fede. Nel ripiano retrostante alla chiesetta sono stati ritrovati resti di costruzioni, testimonianze di un’antica frequentazione del luogo.

Dietro la chiesetta si imbocca un sentierino segnalato con una X rossa, che sale con due svolte ad una selletta erbosa, poi piega a sinistra e si innalza ripido a zig zag tra le rocce che formano la cima della montagna. Giunti ai piedi del castelletto roccioso sommitale si trova un bivio. A destra si raggiunge l’anticima est, sormontata dalla croce, mentre a sinistra si sale in breve alla cima principale del Castell’Ermo (o Peso Grande; 1094 m).

Panorama dai pressi della Colla d'Onzo; sullo sfondo il Monte Frontè
Panorama dai pressi della Colla d’Onzo; sullo sfondo il Monte Frontè (11 maggio 2014)
Panorama dal Castell'Ermo verso Albenga e il mare
Panorama dal Castell’Ermo verso Albenga e il mare (11 maggio 2014)

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