Alpe Campaccio – Valle del Monte – Monte Garone

Caratteristiche

Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 1090 m circa
Tempo: 3.15 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2019

Si tratta del percorso più comodo per salire alla vetta del Monte Garone: rimonta interamente la Valle del Monte, in ambiente assai solitario. Il terreno è sempre molto facile, ma l’assenza totale di sentieri e segnavia per gran parte del percorso mi fa propendere per una valutazione per escursionisti esperti.

Accesso

a) Proveniendo da Sondrio si sale verso il Passo del Bernina senza raggiungerlo; proveniendo dall’Engadina bisogna invece scavalcarlo, per raggiungere la deviazione che sale alla Fòrcola di Livigno. Si scende quindi verso Livigno e, subito prima del ponte sullo Spöl si trova il piccolo parcheggio dell’Alpe Campaccio.
b) da Livigno si sale verso la Fòrcola superando Palipèrt, Tresenda e Campacciolo. Subito oltre il secondo ponte sullo Spöl si trova il piccolo parcheggio nei pressi dell’Alpe Campaccio (1940 m).

Itinerario

Si imbocca la stradetta sterrata con segnavia 151, che passa accanto all’edificio dell’alpeggio e giunge ad un bivio. Imboccando la diramazione di sinistra, si segue una sterrata che sale con numerosi tornanti nel bosco di conifere, con scorci sull’incassato vallone del Rin del Monte. Si giunge quindi ad una biforcazione (quota 2080 circa); si abbandona la sterrata che prosegue nella salita verso la Cascina del Monte per imboccare a sinistra una carrareccia che taglia quasi in piano avvicinandosi al Rin del Monte. Si attraversa un affluente, poi si riceve da destra una mulattiera proveniente dalla Cascina del Monte, e si raggiunge il torrente di fondovalle (quota 2182). Qui si abbandona il sentiero segnalato, diretto al Lago del Monte, e, senza attraversare il rio, si sale per prati costeggiandolo sulla sponda sinistra idrografica.

Sul fondovalle sono presenti grossi massi di calcare rosa, localmente conosciuto come “broccatello”.

Lasciata a sinistra una cascatella, si entra in un tratto di valle più rinserrato, dove si percorre un sentierino ben marcato. Si sbuca quindi nell’ampia conca successiva, dove il sentierino si perde subito (quota 2370 circa). Si lascia a destra un rudere e si sale senza via obbligata, portandosi sul punto dove la Valle del Monte si biforca in due rami, ai piedi del Monte Garone. Qui si guada il torrente principale e si va ad imboccare il ramo di sinistra del vallone, sovrastato dall’imponente parete triangolare del Monte Breva.
Ci si mantiene sulla sinistra idrografica e si supera un tratto ripido, salendo in diagonale per prati e tenendosi alti rispetto al rio sottostante, che scorre piuttosto inforrato. In questo modo si sbuca in un’altra ampia conca (quota 2600 circa), da cui il rio ha origine. Senza scendere sul fondo della conca, si continua in diagonale verso ovest per ripidi prati e piccole pietraie, rimontando la parte superiore del vallone. Tenendo la destra, si entra nell’ultima conca della Valle del Monte, ai piedi del valico detritico della Fuorcletta. Non conviene puntare al valico, difeso da un ripidissimo versante di massi instabili; è meglio piegare a destra e rimontare una specie di dorso di erba e massi, non molto marcato, che si dirige direttamente verso il dorso del Monte Garone.
L’ampio dorso si perde poi nel dolce versante superiore, mentre le rocce metamorfiche (rossicce o verdastre) lasciano spazio alle carniole (rocce sedimentarie grige bucherellate). Passati accanto ad un piccolo arco di roccia, si raggiunge l’ampia cresta di confine, un centinaio di metri a sud rispetto alla Fuorcletta (quota 2920 circa). Si rimonta ora l’ampio e panoramicissimo dorso, senza difficoltà; scavalcato un piccolo dosso e attraversato un ripianetto, un’ultima salita porta alle roccette sommitali del Monte Garone (3029 m).

L’Alpe Campaccio
L’Alpe Campaccio (4 agosto 2019)
Rimontando la Valle del Monte
Rimontando la Valle del Monte (4 agosto 2019)
Il dorso detritico verso la vetta del Monte Garone
Il dorso detritico verso la vetta del Monte Garone (4 agosto 2019)
Panorama dalla vetta, con il Lago del Monte e i ghiacciai del Piz Paradisin
Panorama dalla vetta, con il Lago del Monte e i ghiacciai del Piz Paradisin (4 agosto 2019)

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