Punt Granda – Fuorcla Gualdauna – Piz Blaisun – Fuorcla Pischa – Punt Granda

Caratteristiche

Difficoltà: F la salita, EE la discesa
Dislivello in salita: 1100 m circa
Tempo: 6 – 7 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Agosto 2019

Bellissimo percorso ad anello, spettacolare e panoramico, che permette di raggiungere la vetta del Piz Blaisun. La salita si svolge per la lunga cresta est della montagna: è una stupenda e aerea cavalcata di crinale, tra panorami sconfinati e imponenti pieghe rocciose. Le difficoltà si concentrano nella salita finale alla vetta, dove bisogna superare qualche breve passo di facile arrampicata. Si scende poi per la “via normale” lungo il detritico versante nord, quindi per comodi sentieri segnalati si ritorna al punto di partenza. Date le caratteristiche della salita, che tra l’altro è priva di segnavia, l’anello è consigliato solo ad escursionisti esperti e allenati, che sappiano scegliere la via di passaggio migliore tra detriti e facili rocce.

Accesso

a) Proveniendo da St-Moritz o Pontresina si scende lungo l’Engadina fino a La Punt, quindi si svolta a sinistra in direzione dell’Albulapass. Senza raggiungere il valico, si parcheggia poco prima del ponte sull’Ova d’Alvra (6,2 km da La Punt).
b) Proveniendo dalla bassa Engadina, si risale la vallata fino a La Punt, quindi si svolta a destra lungo la strada per l’Albulapass. Si parcheggia dopo 6,2 km, poco prima del ponte sull’Ova d’Alvra (località Punt Granda; 2252 m).

Salita

Sul lato settentrionale della strada, si imbocca l’ampia carrareccia con indicazioni per la Chamanna d’Es-cha. Salendo tra i prati si piega a destra su un buon sentiero, a tratti un po’ fangoso, che sale in diagonale verso est, passando alla base della lunga cresta del Piz Blaisun. Si lascia a destra una diramazione per l’Alp Nova e si continua lungamente in traverso, attraversando alcuni piccoli ruscelli. Si guadagna quindi l’ampia sella della Fuorcla Gualdauna​ (2486 m), caratterizzata da una piccola zona umida.

Si tratta di un marcato intaglio posto sul contrafforte orientale del Piz Blaisun. Subito a est si innalza la piccola sommità del Muntischè (2604 m), raggiungibile in 15 minuti seguendo un ripido sentierino.

Appena sorpassata una recinzione del pascolo, si abbandona il sentiero, diretto alla Chamanna d’Es-cha, e si risale il ripido dosso erboso sulla sinistra senza via obbligata. Seguendo più o meno la recinzione del pascolo, si aggira sulla sinistra un piccolo dosso roccioso, quindi si scende brevemente ad una selletta. Si prosegue per ripidi pendii di erba e ghiaie, che man mano si riuniscono in un contrafforte più marcato. Per facili roccette si sorpassa un piccolo risalto, quindi si sale a fianco di imponenti stratificazioni rocciose. Si giunge così all’inizio della lunga e regolare cresta est del Piz Blaisun; con un brevissimo saliscendi se ne guadagna il primo dosso (2877 m), sormontato da un ometto di pietre.
Percorrendo un ampio dorso detritico si scende ad una selletta ai piedi del secondo dosso, che sul versante destro (nord) è caratterizzato da spettacolari pieghe. Una ripida salita inframezzata da brevi passaggi su rocce molto facili porta sulla sommità del dosso (2923 m). Da qui inizia un lungo e panoramicissimo tratto con dolci saliscendi, che porta ai piedi del risalto successivo. Questo si presenta un po’ più ripido dei precedenti, ma si risale comunque agevolmente sul filo per roccette gradinate (I), fino sulla sommità (2995 m). Si scende brevemente per l’ampia dorsale detritica fino alla sella successiva, ormai ai piedi della regolare piramide sommitale del Piz Blaisun. Si riprende a salire, prima per cresta detritica, poi per caratteristici lastroni gradinati e un po’ rotti (I), fino alla base di un risalto roccioso più ripido.

Il risalto è ben evidente dal basso in quanto sembra interrompere la regolarità della cresta. Secondo alcune relazioni bisognerebbe evitarlo spostandosi nel canalone detritico sulla sinistra. In realtà in loco abbiamo preferito mantenerci vicino al filo, con difficoltà modeste, piuttosto che spostarci nel canalone, parecchio ripido e friabile.

Seguendo alcune rampe terrose, si passa tra alcuni caratteristici spuntoni, quindi si supera un breve muretto (II-). Il successivo roccione si aggira sulla sinistra, quindi superando ancora un breve passaggio su roccia all’interno di un vago canalino (I+) si ritorna sul filo a monte delle difficoltà. Si sale ripidamente a sinistra per detriti, quindi si esce sull’aerea cresta sommitale del Piz Blaisun (3200 m; 3 – 3.30 ore da Punt Granda).

Discesa

Si ritorna indietro lungo il percorso di salita per pochi metri, fino ad individuare un sentierino che si abbassa verso nord, seguendo il poco marcato dorso della montagna. Il terreno ripido di fini detriti permette una discesa velocissima fino alla Fuorcla Pischa (2867 m).

Elevato valico detritico posto tra il Piz Blaisun e il Piz Pischa, lungo lo spartiacque tra i bacini dell’Inn e del Reno. È attraversato da un sentiero che collega Tuors alla Chamanna d’Es-cha e a Madulain.

Si piega a destra lungo il sentiero per la Chamanna d’Es-cha, che scende tra ghiaioni e facili nevai che permangono fino ad agosto inoltrato. Superata una spianata con numerosi ometti di pietre, ci si infila in un piccolo avvallamento, stretto tra il versante del Piz Kesch e una crestina rocciosa di dolomie. Si giunge quindi in un pianoro dove si attraversa un rio, poi si prosegue a saliscendi per scavalcare alcuni dossi di erba e rocce. Si taglia quasi in piano un ripido versante erboso, passando accanto a piccole pozze perenni, quindi ci si abbassa ripidamente per un panoramico costone. Si incontra così l’ampio sentiero che collega Punt Granda alla Chamanna d’Es-cha (quota 2547).

La Chamanna d’Es-cha (2593 m), rifugio gestito, può essere raggiunto prendendo il sentiero a sinistra in circa un quarto d’ora.

Si segue il sentiero verso destra, in lieve discesa, andando poi ad attraversare l’Ova Pischa su un ponticello in legno. Si risale brevemente, sorpassando un altra spianata ricca di ometti di pietre, poi si taglia quasi in piano uno scosceso versante di erba e ghiaie. Con percorso comodo si ritorna alla Fuorcla Gualdauna, da cui si ritorna all’automobile seguendo l’itinerario dell’andata.

La Val d’Alvra (3 agosto 2019)
Salendo verso il primo cocuzzolo della cresta (3 agosto 2019)
Il lungo crestone orientale del Piz Blaisun (3 agosto 2019)
Salita su lastroni gradinati verso il Piz Blaisun (3 agosto 2019)
Panorama dalla vetta: il Piz Üertsch incappucciato dalle nubi e due laghetti ancora innevati (3 agosto 2019)
La cresta e il Piz Blaisun visti dal sentiero di discesa (3 agosto 2019)

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