Passo del Turchino – Sella del Barnè – Bric del Dente

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 620 m circa
Dislivello in discesa: 110 m circa
Tempo: 2.15 – 2.45 ore dal Passo del Turchino; 40 – 50 minuti dalla Sella del Barnè
Ultima ricognizione: Luglio 2012

Percorso di media lunghezza ma poco faticoso, lungo lo spartiacque principale appenninico. Seguendo il percorso dell’Alta Via dei Monti Liguri, che si mantiene più o meno parallelo alla strada provinciale del Passo del Faiallo, si sale gradualmente in ambiente molto vario e si osservano vastissimi panorami.

Accesso

a) A piedi da Acquasanta.
b) In automobile, usciti al casello di Campo Ligure-Masone, si gira a destra lungo la ex-SS456 in direzione di Genova, attraversando Masone. Giunti alla galleria del Turchino si gira a sinistra (indicazioni per Acquasanta), arrivando subito alla galleria vecchia ormai dismessa. Si svolta a destra e in breve si sale al Passo del Turchino vero e proprio (588 m).

Il Passo del Turchino è un marcato valico posto sullo spartiacque principale appenninico, e divide i confinanti gruppi del Béigua e della Scaggia. È attraversato dalla stradina che collega Masone ad Acquasanta; la ex-SS456 che collega Ovada a Genova, lo sorpassa qualche decina di metri più in basso, in galleria. La galleria originaria svalicava a quota 532 m, era a senso unico alternato ed era lunga 180 m; tra il 2010 e il 2013 è stata realizzata una nuova galleria a doppio senso, lunga 270 m, che svalica a quota 525 m. Il valico è attraversato in galleria anche dall’autostrada A26 e dalla ferrovia Genova-Ovada. Gode di una certa notorietà per il passaggio della corsa ciclistica Milano-Sanremo.

Itinerario

Si ritorna indietro lungo la strada asfaltata in discesa verso la Galleria del Turchino. Giunti ad un tornante si incontrano i segnavia bianco-rossi dell’AVML e si imbocca a sinistra una carrareccia dal fondo dissestato che sale dolcemente tra i castagni. Doppiato un costone la carrareccia si porta sullo spartiacque principale alla sella di Caga Luvu (621 m), dove si incontra la strada provinciale del Faiallo. Si imbocca a destra la diramazione asfaltata che conduce alla Cappelletta di Masone; poco prima di arrivarci si prende a sinistra una carrareccia che sale dolcemente, passa sotto ad un elettrodotto e scavalca il contrafforte settentrionale del Bric Busa. Tagliando in piano tra prati e boschetti, si ritrova la strada provinciale in corrispondenza del Giovo di Masone (671 m).

Attraverso il Giovo di Masone transitava l’antica “strada della Cannellona”, un tempo principale via di comunicazione tra Voltri e l’oltregiogo. Questa via era nota anche come “via della carta” o “via degli stracci” perchè vi si trasportavano gli stracci usati per produrre la carta nelle cartiere di Voltri. Ancora prima era già utilizzata per il trasporto dei minerali di ferro che, proveniendo dall’Isola d’Elba, approdava a Genova e poi doveva essere trasferito alle ferriere della Valle Stura. La “strada della Cannellona” venne abbandonata nel 1872 con l’apertura della strada del Turchino.

Si trascura la rotabile asfaltata per continuare lungo la carrareccia che taglia in diagonale sul boscoso versante padano. A quota 776 ci si congiunge ad una sterrata più ampia, proveniente da sinistra.

Seguendo verso sinistra la strada sterrata si giunge in pochi minuti alla vetta del Bric Geremia (820 m). Essendo la prima vetta importante ad ovest del Passo del Turchino, ed essendo anche un buon punto di osservazione, il Bric Geremia fu scelto per la costruzione di un forte a difesa del valico; esso venne ultimato nel 1890. Un altra fortificazione, distrutta durante un bombardamento nel 1914, si trovava sull’altro lato del valico, sulla piccola altura del Bric Aresci. Dopo anni e anni di abbandono ed incuria, a partire dal 1997 il Forte Geremia è stato ristrutturato e oggi viene utilizzato come rifugio.

Proseguendo a destra lungo la strada sterrata, si passa accanto ad una casa diroccata, poi si scende brevemente e si ritorna sullo spartiacque ad una selletta (quota 774). Si trascura il sentiero segnalato con due rombi gialli per Masone a destra e si segue la strada provinciale del Faiallo per poche decine di metri, quindi si riprende a destra il sentiero segnalato dell’AVML, che in breve ritorna sull’erboso spartiacque. Si lascia a destra una diramazione che si porta sul lato padano per salire direttamente lungo l’ampio crinale spartiacque, poi si aggira sul versante marittimo la tondeggiante cima del Monte Giallo (la vetta, 970 m, può essere raggiunta con una breve deviazione a destra) e si scende tra erba e rocce fino alla vicina depressione della Sella del Barnè (892 m). Qui si incontra il segnavia “due croci rosse” proveniente da Fiorino, che andrà seguito fino in vetta.

Si tratta di una sella erbosa posta sullo spartiacque principale dell’Appennino Ligure, tra il roccioso Bric del Dente e il più basso Monte Giallo.

Si piega a sinistra in comune con l’Alta Via dei Monti Liguri, rimontando il contrafforte est del Bric del Dente. Il sentiero si innalza con alcune svolte, poi, presso un ometto di pietre, si sposta sul versante marittimo. Qui si presentano due possibilità:

a) Si abbandona la traccia principale e si imbocca a destra lungo un sentierino (segnavia: linea rossa) che rimonta direttamente l’ampio costolone orientale del Bric del Dente. Si cammina tra rocce e spuntoni dalle forme più svariate, con bellissimi panorami. Aggirato un tratto impervio sul versante meridionale, si risalgono le roccette sommitali e si giunge al grande cippo di vetta.

b) Si prosegue lungo il sentiero principale che taglia in diagonale il ripido versante sud della montagna con spettacolari viste sulla val Cerusa e sul mare. Raggiunta la cresta ovest (quota 1026), si abbandona l’AVML per seguire le due croci rosse; si sale a destra lungo un ripido sentiero che risale l’erboso crestone e supera un boschetto. Aggirato un dosso, si raggiunge la base del groppo roccioso sommitale. Si risalgono le facili rocce terminali e si raggiunge la panoramicissima vetta del Bric del Dente (1109 m), sormontata da un grande cippo con croce incorporata.

La Cappelletta di Masone
La Cappelletta di Masone (20 luglio 2012)
Il Forte Geremia, posto sull'omonimo bricco
Il Forte Geremia, posto sull’omonimo bricco (20 luglio 2012)
Il Bric del Dente visto dal Monte Giallo
Il Bric del Dente visto dal Monte Giallo (20 luglio 2012)

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