Ronco Scrivia – Cappella di Tanadorso – Monte Alpe

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 580 m circa
Dislivello in discesa: 70 m circa
Tempo: 2 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Novembre 2021

Percorso un tempo abbastanza frequentato, ma oggi praticamente abbandonato, che sale da Ronco Scrivia al Monte Alpe seguendo il costolone divisorio tra i valloni del Rio Creverina e del Rio Ladde. Ufficialmente questo sentiero non è più mantenuto da varie decine di anni, e per questo ci sono alcuni brevi tratti un po’ infrascati (comunque superabili senza difficoltà se non ci si va in estate); i segnavia sono evidenti fino alle Case Giacoboni, poi diventano sbiaditi e poco visibili, ma questo non crea particolari problemi di orientamento. A parte queste piccole difficoltà, si tratta comunque di un percorso molto piacevole, per prati, castagneti, zone rurali e panoramici costoni erbosi.

Accesso

In treno fino alla stazione ferroviaria di Ronco Scrivia (323 m).

Itinerario

Si esce dalla stazione sul lato di via Roma, la si attraversa e la si percorre per poche decine di metri verso nord-ovest (direzione: Isola del Cantone), fino a trovare sulla sinistra l’imbocco della via Postumia. Si prende la viuzza, che attraversa la parte più antica del paese, poi attraversa il Rio Ladde su un bel ponte in pietra (qui compaiono i primi segnavia “rombo giallo vuoto”, che andranno seguiti fino in vetta). Attraversata la stradina per Cipollina, Tanadorso e Porale, si prosegue ancora per pochi metri lungo la via Postumia, che sale dolcemente tra le case della frazione Villavecchia. Si gira quindi a sinistra, e subito dopo ancora a sinistra, in via Giacoboni, che taglia in piano verso ovest.
Giunti presso una cabina elettrica si svolta a destra, su una carrareccia che sale con un tornante nella boscaglia e termina presso il cancello di una fattoria. Subito a destra si prende un sentiero, all’inizio un po’ infrascato (rovi invadenti), poi più comodo, che sale decisamente tra gli alberi e poi sbuca sulla stradina asfaltata per le Case Giacoboni. Si attraversa la rotabile e si sale ancora su sentiero, passando poi accanto ad un grande traliccio e ricongiungendosi all’asfalto poco a valle rispetto alle Case Vicarie (435 m). Si segue ora l’asfalto, superando il piccolo gruppo di case ed effettuando un tornante verso destra; dopo alcune decine di metri si trova a sinistra (cartello con segnavia e simbolo della chiesetta) l’imbocco della stretta stradina che sale alla vicina chiesa della Madonna della Salute (534 m).

La chiesetta, che ad oggi sembra essere un po’ in stato di abbandono, è fiancheggiata da un ripianetto dove si trovano numerosi tavoli e panche per un picnic. Curiosamente vi si trova anche un tabellone del Parco dell’Àntola, anche se siamo decisamente fuori dai suoi confini.

Sulla sinistra della chiesa si trova un’ampia carrareccia inerbita che sale dolcemente effettuando una curva verso destra. Quando il fondo diventa in cemento si entra nel grazioso nucleo delle Case Giacoboni (555 m). Si attraversa per l’ultima volta la stradina asfaltata e si prosegue dritti su carrareccia, costeggiando le ultime case ed una fattoria. Dopo una salita in diagonale, si percorre un costone pianeggiante dove si trovano due grandi tralicci, quindi si riprende a salire entrando nel castagneto. Presto la carrareccia termina; trascurando una diramazione che scende verso destra, si imbocca, lievemente a destra, un’ampia mulattiera dal fondo sconnesso, che inizia a salire parecchio ripida tra i castagni.
Il tratto ripido porta ad un aperto costone di conglomerato, che offre bellissimi panorami sulla Valle Scrivia e sui monti che la circondano. Al termine del tratto panoramico si svolta a sinistra rientrando nel bosco e scavalcando un piccolo costone. Poco più avanti si arriva ad una radura invasa dai rovi dove bisogna prestare parecchia attenzione (quota 727): proprio nel centro della radura si trova un bivio, poco evidente e non segnalato, dove si deve svoltare a sinistra. Rientrando nel bosco si scavalca nuovamente il costoncino e si continua con brevi saliscendi sul versante sud del Monte Refin, lungo il sentiero che presto si allarga diventando una comoda carrareccia.
Si giunge quindi ad un bivio segnalato da un ometto di pietre; si abbandona la carrareccia e si prende a destra un sentiero che sale in diagonale, tra boschetti, radure e felci un po’ ingombranti. Un ultimo tratto tra rocce affioranti porta alla panoramica sella tra il Bric dei Crovi (anticima del Monte Refin sormontata da un piccolo traliccio) e il Bric del Fuoco. Si imbocca verso sinistra il comodo sentiero di crinale, che scavalca la sommità arbustiva del Bric del Fuoco (773 m).

Su questa piccola cima è stata realizzata la 131esima “panchina gigante” (link al sito ufficiale del progetto), grazie alla quale il Bric del Fuoco è diventato un posto piuttosto frequentato. Eppure il panorama stupendo c’era anche prima che fosse costruita la panchina…

Con una breve discesa si raggiunge la sella dove sorge la Cappella di Tanadorso (758 m).

La cappelletta sorge presso un crocevia di sentieri e stradette, sia sterrate che asfaltate. In particolare, la stradina asfaltata proviene dalle sottostanti case di Porale e costituisce l’unico accesso “automobilistico” all’appartata conca di Tanadorso. Accanto alla cappella si trova un cippo con la scultura di un’aquila, analogo a quello posto in vetta al Monte Reale. Sul versante rivolto verso la conca di Tanadorso si trovano: un rifugetto e tavoli e panche per il picnic.

Si attraversa l’asfalto e si imbocca l’evidente sentiero di crinale (piccolo cartello con indicazioni per il Porale e l’Alpe), che sale tra gli arbusti, poi piega a destra tra gli alberi per aggirare un dosso. Costeggiando una recinzione si scende ad una selletta, quindi si attraversa la recinzione e si piega a destra, risalendo un secondo dosso rivestito da una bella pineta. Dopo un breve tratto pianeggiante si esce dal bosco e si raggiunge la vicina vetta del Monte Porale (835 m), che offre un bellissimo panorama.
Si gira a sinistra seguendo l’ampio e panoramico costone ondulato che collega il Monte Porale al Monte Alpe; con una discesa più marcata si raggiunge la selletta tra le due cime (quota 790 circa), dove si incontra l’ampia pista dell’E1, proveniente dalle Case Tuè. Salendo ora per un evidente e panoramicissimo costone tra erba e rocce si raggiunge l’ormai vicina vetta del Monte Alpe (o Alpe di Porale; 836 m), sormontata dalla cappelletta di Santa Maria Ausiliatrice.

La chiesetta della Madonna della Salute
La chiesetta della Madonna della Salute (23 giugno 2018)
Dirupi di conglomerato sui versanti del Monte Refin
Dirupi di conglomerato sui versanti del Monte Refin (23 giugno 2018)
La Cappella di Tanadorso
La Cappella di Tanadorso (23 giugno 2018)
Panorama verso nord-est dal Monte Alpe
Panorama verso nord-est dal Monte Alpe (23 giugno 2018)

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