Arquata Scrivia – Sottovalle – Colle del Prete – Case Tuè – Monte Alpe

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 850 m circa
Dislivello in discesa: 250 m circa
Tempo: 4.30 – 5.30 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2014

Percorso lungo ma molto interessante, che segue tutto il costolone spartiacque tra Lemme e Scrivia dalle propaggini collinari nei pressi di Arquata Scrivia fino all’ampio rilievo del Monte Alpe. Il percorso è facile, ma non è sempre ben segnalato; nella prima parte è un po’ contorto e bisogna fare attenzione a non perdere la strada agli innumerevoli bivi, trivi e crocevia. L’itinerario può essere abbreviato in più punti: giungendo in automobile a Sottovalle oppure alle Case Tuè (in questo caso si calcolino 1.15 – 1.30 ore per arrivare in vetta).

Accesso

In treno fino alla stazione ferroviaria di Arquata Scrivia (239 m).

Itinerario

Di fronte alla stazione si imbocca viale Italia e lo si segue per poco più di 200 metri; si imbocca quindi la seconda traversa sulla sinistra (via Libarna), che attraversa il centro di Arquata in direzione sud-est. Dopo poche centinaia di metri si giunge in Piazza San Rocco; qui iniziano le segnalazioni bianco-rosse del percorso escursionistico europeo E1 che andranno seguite fino in vetta al Monte Alpe. Si imbocca a destra via Carrara, che sale tra le case e poi prosegue dritta in un’ombrosa valletta.

Sul piccolo crinale che delimita a est la vallecola, sorge la caratteristica Torre di Arquata, che domina la città e ne costituisce il simbolo. La torre è l’unico residuo di un castello trecentesco che nel corso dei secoli è stato smantellato.

La stradina termina con uno spiazzo presso una costruzione recintata; qui si svolta a sinistra lungo un’ampia mulattiera che taglia tra boscaglia e radure in dolce salita. Raggiunta una costa erbosa in corrispondenza di un traliccio, la si segue per un breve tratto, fino ad un crocevia (quota 373). La pista principale taglia a sinistra, spostandosi sul versante orientale fino al bivio successivo. Si sale a destra portandosi sullo spartiacque tra il Fiume Scrivia e il Rio Pratolungo, tributario del Lemme. Qui si trova un trivio (quota 395).

La diramazione di sinistra porta al Santuario di Montaldero, chiesa di origine seicentesca isolata tra folti boschi. Dal santuario, una pista permette di ritornare ad Arquata Scrivia effettuando un percorso ad anello.

Si imbocca la diramazione centrale: un sentiero che sale ripido nel bosco, poi si sposta sul versante del Rio Pratolungo e scavalca un contrafforte occupato da un traliccio. Con alcuni saliscendi anche ripidi, il sentiero, assai rovinato dall’erosione, tocca una selletta che si affaccia sulla Valle Scrivia (quota 459), poi ritorna sul versante del Rio Pratolungo. Scavalcato un altro contrafforte, si scende ripidamente fino ad una seconda selletta (quota 450), dove si incontra una pista proveniente da Rigoroso. Si segue la pista in direzione sud-ovest, attraversando le radure in cui sorgono i ruderi della Masseria Praga (470 m).
Il sentiero piega a sinistra, inziando a salire decisamente, poi ritorna a destra, tagliando il versante settentrionale della Rocca Crovaglia. Si riceve da destra il segnavia 299a, proveniente da Pratolungo, quindi si incontra un altro bivio. Si va a sinistra e si scende in una bella valletta erbosa, per poi incontrare il segnavia 299, proveniente da destra. Poco più avanti si raggiunge l’ennesimo bivio, subito prima delle case della Masseria Cappelletta (482 m).

Il percorso ufficiale dell’E1 qui segue la diramazione di destra, scendendo a raccordarsi con la strada asfaltata che collega Carrosio a Sottovalle. Qui descrivo un percorso alternativo di lunghezza paragonabile, più suggestivo, che permette di evitare un po’ di dislivello ed un lungo tratto di asfalto.

Si lasciano a destra le case e si svolta a sinistra, giungendo subito alla chiesetta di Nostra Signora del Soccorso.

La chiesa, conosciuta dai locali semplicemente come “la Cappelletta”, è di costruzione antecedente al 1654, anno in cui appare in una carta della zona.

Sulla destra ha origine una traccia che taglia il versante meridionale della Rocca Crovaglia, mantenendosi quasi in piano. Lasciata a sinistra una diramazione che porta in vetta, si sorpassa una costruzione e ci si porta sullo spartiacque tra le valli Lemme e Scrivia (quota 460 circa).

Sulla sinistra, il versante che scende verso la valle Scrivia è caratterizzato da calanchi imponenti e spettacolari.

Con una breve discesa, si attraversa un’ampia sella prativa, quindi si superano alcune case isolate e si raggiunge la strada asfaltata che collega Arquata Scrivia a Gavi Ligure. Seguendola verso destra (ovest) si entra in breve nel paese di Sottovalle.

La zona di Sottovalle è frequentata fin dai tempi degli antichi Romani: qui transitava un’importante bretella stradale, che collegava la Via Postumia alla Via Julia Augusta. Una tavola bronzea del 117 a.C. rappresenta il territorio circostante, indicando confini e pedaggi dell’epoca.

Giunti di fronte al numero civico 94 (quota 477) si imbocca a sinistra una stradina (attenzione: segnavia assente) che giunge ad un bivio. Si va a destra e si ritrova il segnavia; al bivio successivo si imbocca la diramazione di sinistra, che sale ripida ad una casa. Qui si prende ancora a sinistra una mulattiera che sale in diagonale tra gli alberi; ad un bivio si va a destra, salendo a tornanti, poi si lascia a destra una diramazione per tagliare fino ad una zona aperta dove si incontra una carrareccia.

Guardando verso nord si riconosce la Rocca Crovaglia, il cui versante est è caratterizzato da imponenti fenomeni calanchivi.

Si piega a destra lungo un sentiero che sale in diagonale, varca un piccolo intaglio e scende ad incontrare una strada sterrata in località Prà del Lupo (572 m). Ad un crocevia si abbandona la traccia principale e si imbocca al centro una ripida carrareccia che poi si spiana; si incontra un’altra biforcazione e si va a sinistra; attraversati alcuni ruscelli, con una breve salita ci si porta al Colle del Prete (631 m), dove si trova un crocevia.

Il colle si trova sulla cresta est del Monte Zúccaro (767 m), raggiungibile in breve seguendo il sentiero che sale a destra. Dalla vetta iniziano il segnavia “punto e linea gialli”, che scende a Voltaggio, e il segnavia “due triangoli gialli vuoti”, che scende a Carrosio; entrambi i percorsi, abbandonati da tempo, sono oggi sconsigliabili.

Si prosegue dritti, poi si gira a destra e, con una breve discesa in diagonale, si raggiunge la strada asfaltata che sale da Borlasca. La si segue verso destra raggiungendo in breve un bivio nei pressi delle Case Tuè (605 m).

Le case Tuè si trovano in un’ampia e marcata sella, all’incontro dei valloni del Rio Borlasca (tributario dello Scrivia) e del Rio di Voltaggio (tributario del Lemme). Volendo le si può raggiungere in automobile per abbreviare l’escursione: si esce al casello autostradale di Arquata Scrivia si segue la SS35 in direzione di Genova fino a Pietrabissara, quindi si sale a destra superando Borlasca e trovando le Case Tuè. 

Si va a sinistra lungo l’ampia sterrata per Voltaggio, che scende dolcemente entrando nel bosco. Quando la rotabile piega a destra (quota 598), la si abbandona per proseguire dritti lungo un sentiero che si biforca due volte; entrambe le volte si va a destra e si continua lungo una mulattiera che sale ripida nel bosco (al segnavia E1 si aggiunge anche una croce gialla proveniente da Pietrabissara). Trascurando un segnavia rosso che si stacca a sinistra, si segue la ripida mulattiera sconnessa, che aggira il boscoso Monte Pagliaro sul versante occidentale e poi si porta su un costone alberato percorso da un sentiero.
Lo si segue verso destra in lieve discesa, poi si aggira anche il Monte Brignone. Il sentiero ritorna sul crinale, diventa carrareccia e supera alcuni tratti panoramici. Piegando a sinistra si scende decisamente fino ad una selletta, quindi si percorre un crinale ondulato (Costa delle Pertiche) fino ad un importante bivio (quota 776). Qui, da sinistra, sopraggiunge la pista con segnavia “rombo giallo vuoto” proveniente da Ronco Scrivia.

Da qui è possibile seguire fedelmente il panoramico crinale spartiacque tra Lemme e Scrivia. Si continua dritti lungo il filo del costone, percorso da una carrareccia non segnalata; si sale tra boschetti e radure, poi si esce all’aperto e si guadagna la piatta cima del Monte Porale (o Bric del Puà; 835 m). Si prosegue in direzione sud, lungo l’ondulato crinale opposto, fino alla selletta tra il Monte Porale e il Monte Alpe, dove si ritrova il segnavia E1.

Il percorso segnalato taglia a destra, lungo una carrareccia che contorna a ovest il Monte Porale con percorso pianeggiante. Usciti dal bosco, si taglia per ampie praterie accanto ad una recinzione, raggiungendo infine l’ampia sella erbosa tra il Monte Porale e il Monte Alpe (quota 790 circa).

​Qui si incontrano: un altro sentiero che scende dalla vicina vetta del Monte Porale, e una vecchia mulattiera, ormai quasi scomparsa, che saliva da Banchetta.

Salendo per un evidente e panoramicissimo costone tra erba e rocce si raggiunge l’ormai vicina vetta del Monte Alpe (o Alpe di Porale; 836 m), sormontata da una cappelletta.

La campagna di Arquata, con il Monte Spineto sullo sfondo
La campagna di Arquata, con il Monte Spineto sullo sfondo (16 giugno 2014)
La chiesetta di Nostra Signora del Soccorso presso Sottovalle
La chiesetta di Nostra Signora del Soccorso presso Sottovalle (28 ottobre 2020)
Versanti calanchivi nei pressi di Sottovalle
Versanti calanchivi nei pressi di Sottovalle (28 ottobre 2020)
La Rocca Crovaglia vista da sud
La Rocca Crovaglia vista da sud (16 giugno 2014)
Panorama dalle Case Tuà verso Borlasca e la Valle Scrivia
Panorama dalle Case Tuà verso Borlasca e la Valle Scrivia (16 giugno 2014)
Il Monte Alpe visto dal crinale del Monte Brignone
Il Monte Alpe visto dal crinale del Monte Brignone (16 giugno 2014)
Dalla vetta del Monte Porale: il Monte Alpe, e dietro i monti Leco, Figne e Tòbbio
Dalla vetta del Monte Porale: il Monte Alpe, e dietro i monti Leco, Figne e Tóbbio (23 giugno 2018)

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